Non solo Chadwick-Powell: la seconda stagione della W Series si può ritenere un successo anche grazie alla sensibilizzazione su tematiche tabù e alla forte crescita mediatica nel corso del 2021.

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LA W SERIES TRA CRESCITA E CAMBIAMENTI

Otto gare per sei circuiti, il tutto come support race dei Gran Premi di Formula 1. È forse questa la vittoria più grande della formula rosa, dopo un timido avvio nel 2019 nei fine settimana del DTM e lo stallo del 2020 dovuto alla pandemia.

In un 2021 ancora frenato dall’emergenza sanitaria, la W Series ne ha approfittato per innestare una struttura diversa rispetto alla prima stagione. Grazie al crescente interesse di brand di fama internazionale, dal 2022 la serie sarà interamente team-based, come ha suggerito una prima suddivisione in squadre nella stagione appena conclusa.

CHE LOTTA TRA JAMIE CHADWICK E ALICE POWELL!

Tra i significativi cambiamenti, però, è rimasta una certezza. Naturalmente si tratta di Jamie Chadwick, di nuovo sull’Olimpo della W Series dopo un combattuto finale di stagione. La campionessa inglese non è mai scesa dal podio dopo il 6° posto nella prima gara in Austria. Ha fatto la differenza in qualsiasi condizione e soprattutto lottando con il coltello tra i denti contro la velocissima Alice Powell.

La connazionale, giunta negli Stati Uniti a pari punti con la Chadwick, chiude il 2021 come seconda classificata, con un gap di 27 lunghezze di differenza dalla vetta e vantando tre successi. La finlandese Emma Kimilainen si classifica invece al terzo posto, a punti in sette occasioni e sul gradino più alto del podio a Spa.

LE OUTSIDER, TRA DIFFICOLTÀ E SORPRESE

Nel corso del 2021 si è distinta sicuramente l’iberica Nerea Marti, proveniente dalla F4 spagnola, sempre a punti e terza in Ungheria. Tale costanza le è valso un ottimo quarto posto nella sua rookie season. Sorprende anche la britannica Abbi Pulling, autrice della pole di Gara-1 in America e seconda nella gara conclusiva.

È stata un’annata decisamente più travagliata per Irina Sidorkova, la partecipante più giovane sulla griglia del 2021. La pilota russa ha accumulato 34 punti e un podio, dovendo saltare tre delle otto gare previste. La 18enne è stata costretta a rinunciare al weekend di Spa dopo essere risultata positiva al Covid-19, per poi risultare negativa dopo essersi sottoposta a un ulteriore tampone. Anche il double-header statunitense si è concluso prima di iniziare per la Sidorkova, questa volta a causa della mancata approvazione del visto di ingresso nonostante lo status di atleta a livello agonistico.

LA STAGIONE DI VICKY PIRIA 

Per la nostra portacolori Vicky Piria non è stata sicuramente una stagione facile, con un solo punto raccolto nel round di Silverstone e un piazzamento a ridosso della Top-10 a Zandvoort. L’italo-inglese ha terminato il fine settimana a stelle e strisce con un doppio quattordicesimo posto. Al Circuit of Americas si è tenuto sicuramente un finale ricco di tensione, culminato nel ritiro anticipato per Marta Garcia, protagonista di una stagione sottotono. La pilota spagnola, ritenuta una delle favorite dopo essersi messa in luce nel 2019, ha deciso di non prendere parte all’ultima gara per motivazioni legate alla propria salute mentale.

Un ulteriore commento sul tema è arrivato nella giornata di lunedì sui social, dove la Garcia ha sottolineato l’importanza di dare la priorità alla salute, affermando di soffrire d’ansia da tempo. Tale messaggio si aggiunge a una lunga serie di considerazioni alle quali Lando Norris fece da apripista nel 2019, anno in cui iniziò a parlare apertamente di salute mentale, iniziando involontariamente un'opera di sensibilizzazione sull'argomento.

Un'altra grande vittoria della W Series nel 2021, seppur nelle avversità, è sicuramente quella di aver veicolato messaggi positivi su tematiche sensibili, oltre a supportare la comunità LGBTQ+ con attive rappresentanti come Sarah Moore. Una stagione di crescita, dunque, in attesa degli ulteriori sviluppi che vedremo in pista a partire dal 2022.

Beatrice Zamuner