Dakar 2019 | Stage 3: Peterhansel torna protagonista, Barreda cade e si ritira
AUTO. Dopo i guai accusati nella tappa di ieri, Stephane Peterhansel ha dimostrato di non voler perdere altro tempo, forzando il ritmo e portandosi decisamente all'attacco nel corso della terza tappa. Il pilota del team X-Raid ha infatti regalato il primo successo parziale alla MINI, che ora può raggiungere Peugeot e Toyota nel computo delle speciali conquistate in questa prima parte di gara. Il francese si è reso autore di un bel testa a testa con Nasser Al-Attiyah, almeno sino a quando quest'ultimo ha rallentato in un tratto costellato dalle dune, finendo comunque al secondo posto e riconquistando la vetta della graduatoria generale. Grazie a questa vittoria, il "re della Dakar" è riuscito a recuperare terreno in classifica, salendo in terza posizione a 7'03" dalla vetta ed a soli 15 secondi da Al Rajhi, oggi quarto alle spalle di Jakub Przygonski. Dopo il successo colto ieri, Sebastien Loeb oggi ha faticato non poco sulle alture peruviane, concludendo con il decimo tempo di tappa. Ancora peggio è però andata ad altri due protagonisti annunciati della vigilia: Carlos Sainz ha pagato la rottura di un braccetto della sospensione, giungendo al traguardo con diverse ore di distacco, mentre l'ex-leader Giniel De Villiers ha patito un guasto sulla sua Toyota al chilometro 172 rimanendo fermo a lungo. Per entrambi, ormai, le speranze di potersi giocare il successo sono già ridotte al lumicino. Tra i camion, Eduard Nikolaev ha conservato la testa della classifica, pur avendo pagato nella giornata odierna ben 14' di distacco dal compagno di squadra Andrey Karginov.
MOTO. E’ solo il terzo giorno della Dakar ma potrebbe essere stata una giornata già decisiva per le sorti del raid. Infatti, Joan Barreda (capo-classifica dopo le prime due tappe e prima punta dello squadrone Honda) è stato costretto al ritiro dopo una caduta al chilometro 143 che lo ha costretto a farsi recuperare dall’elicottero dell’assistenza. La tappa è andata al francese Xavier de Soultrait sulla Yamaha che ha chiuso i 331 km di speciale cronometrata con 15” di vantaggio sul cileno Pablo Quintanilla e la sua Husqvarna che, grazie al forfait di Barreda e alla giornata no di Matthias Walkner (solo quindicesimo ad oltre 23’ dal francese), è passato al comando della classifica generale con 11’23” di vantaggio su Kevin Benavides, oggi terzo a 2’37” e di fatto incaricato di portare Honda alla vittoria dopo il ritiro di Barreda. Quarto posto per l’altro francese della Yamaha Adrien Van Beveren davanti a Sam Sunderland, terzo nella generale e prima KTM, sesto posto per il pilota HRC Paulo Goncalves che però nella generale è ai margini della top10. Chiudono le prime dieci posizioni la KTM di Stefan Svitko davanti alla Hero di Oriol Mena, alla KTM di Toby Price (vincitore nel 2017, che non è ancora riuscito ad esprimersi al meglio in questa edizione) ed alla Sherco TVS di Michael Matge. Sedicesima posizione per Jacopo Cerutti alle spalle del campione in carica Matthias Walkner ptimo degli italiani. Nei Quad la vittoria è andata al giovanissimo Jeremias Gonzalez Ferioli, classe 1995 e già alla sua quinta partecipazione alla Dakar davanti al leader della generale Nicolas Cavigliasso.
Marco Privitera - Mathias Cantarini