Credits: Red Bull Content Pool
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E pensare che, storicamente, il layout del Sachsenring rappresentava una vera e propria insidia per la Desmosedici. Ora, il tracciato della Sassonia non è più la kryptonite della Ducati. Il costruttore di Borgo Panigale piazza tutte le GP24 all'interno del Q2 nel Venerdì del Gran Premio di Germania MotoGP. Francesco Bagnaia e Jorge Martín sono sicuri e consapevoli: saranno loro a giocarsi la vittoria questo weekend.

Bagnaia e Martín in coro: “Siamo i più forti”

Secondo e quinto nella graduatoria del Venerdì: Jorge Martín e Francesco Bagnaia sembrano continuare il dualismo che ha caratterizzato i primi otto round stagionali. Nonostante Aprilia e Maverick Viñales si siano presi la scena nel giorno d'apertura al Sachsenring, i due contendenti al titolo sembrano essere piuttosto tranquilli. I loro rispettivi media scrum si possono riassumere in una frase: “Siamo i più forti sul passo gara”. Il primo ad ammetterlo è stato proprio il due volte campione del Mondo, mentre il madrileno ha confermato una volta avuta l'imboccata da parte di un collega. In effetti, tempi alla mano, il #1 e il #89 sembrano davvero essere i più competitivi sulla distanza: “Un Venerdì molto positivo: di solito faccio molta fatica al Sachsenring sul passo gara, mentre oggi è andata al contrario” dichiara Bagnaia. 

I due ducatisti riconoscono la velocità di Viñales sul giro secco, ma entrambi non sono ancora riusciti a tirare fuori il meglio dal giro secco a causa delle condizioni metereologiche piuttosto difficile. Il vento ha causato parecchie cadute nell'arco della giornata, la temperatura dell'asfalto piuttosto bassa non ha certo aiutato i piloti: “Nel primo time attack ho rischiato di cadere, mentre nel secondo tentativo avevo consumato troppo l'anteriore: questo è un problema che ci affligge su questa pista”. Queste le parole di Martín, il quale continua: “Viñales ha fatto un gran tempo con gomma nuova, ma non lo vedo così competitivo sul passo gara. La chiave sarà la gestione di entrambe le gomme”. Bagnaia replica così: ”Nel time attack non sono riuscito a sfruttare le gomme: a destra la gomma davanti non era al massimo a causa del freddo e del vento. Non si riusciva a spingere bene per queste variabili: la finestra per sfruttare la gomma al 100% era davvero piccola, ma Viñales c'è riuscito davvero bene. Aprilia è sempre andata forte in Germania: si sta molto tempo piegati, il che agevola una moto come la RS-GP".

Bastianini e Morbidelli a caccia di una buona qualifica

In questa era della MotoGP la qualifica ricopre un ruolo fondamentale nell'economia dell'intero weekend: lo sanno bene gli altri due piloti dotati di Desmosedici GP24, Enea Bastianini e Franco Morbidelli. I due piloti, per diversi motivi, non sono dei veri e propri fulmini di guerra per quanto riguarda il giro secco. Bastianini in particolare ha sempre costruito le proprie fortune partendo da lontano, come confermato anche Domenica scorsa ad Assen. Anche al Sachsenring, il futuro pilota Tech3 ha dimostrato un ottimo ritmo gara: “Questa è, storicamente, una pista difficile sia per me che per Ducati: infatti sono contento del mio ritmo gara, che è uno dei migliori. Sicuramente le Aprilia e Martín hanno dimostrato di avere qualcosa in più sul giro secco, però non siamo lontani”. Bastianini si ritiene soddisfatto nonostante una caduta nel giro di uscita: “Ho un po' di dolore dopo la caduta: mi fanno male gamba e gomito, quindi domani soffrirò un po'. Oggi la temperatura era bassa, ma il vero problema era il vento: sono caduto nel giro d'uscita, appena ho aumentato leggermente l'angolo di piega”.

Si può ritenere pienamente soddisfatto della giornata inaugurale del Gran Premio di Germania anche Franco Morbidelli. Dopo un weekend olandese leggermente al di sotto delle aspettative, il protetto di Valentino Rossi riparte dal Q2 diretto al Sachsenring. “Un Venerdì positivo, senza dubbio: Q2 diretta e siamo ad un solo decimo dalla miglior Ducati. Purtroppo sono partito a rilento, ma abbiamo recuperato bene. La pista era molto insidiosa oggi, veramente pericolosa: con queste temperature e solo tre curve a destra la caduta è dietro l'angolo”.

Valentino Aggio

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