IndyCar | Mid-Ohio, spianata la zona di China Beach
Mentre anche gli ultimi team delineano le line-up, a Mid-Ohio si lavora per modificare una delle zone più iconiche
Modifiche significative sono state apportate ad uno dei tracciati più carichi di storia e fascino del calendario IndyCar. Il Mid-Ohio Sports Car Course ha, infatti, sostanzialmente ridisegnato la zona denominata China Beach, eliminando i dislivelli che la rendevano sì iconica, ma anche molto insidiosa per i suoi avvallamenti, delle vere e proprie trappole per i piloti delle categorie a ruote scoperte e non solo, considerando che anche diversi campionati motociclistici americani fanno tappa sul tracciato di Lexington.
Dal botto di Pagenaud alla riprogettazione in collaborazione con Dallara
Nel 2023, la zona di China Beach apparve in video e foto sugli smartphone di tutto il mondo, anche se quelli in grado di accorgersene, almeno in Italia, furono in pochi. Al suo ingresso, infatti, durante la prima sessione di prove libere, la Dallara di Simon Pagenaud decollò ed effettuò diversi tonneau in seguito ad un cedimento dell’impianto frenante. L’incidente fu spaventoso (in rete si trova ancora), e causò in pratica la fine della carriera del francese, che comunque se la cavò senza troppi problemi fisici. La spettacolarità fu data soprattutto dalla particolarità del disegno della pista; si arriva infatti in pieno rettilineo dopo il Keyhole e la lunga piega destrorsa, e si scala fino alla prima nella decelerazione più violenta di tutto il tracciato di Mid-Ohio. Qui, una secca curva a destra immette proprio sulle montagne russe di China Beach, con appunto la serie di curve che si alterna a diversi saliscendi, in cui l’asfalto è peraltro abbastanza irregolare.
È proprio qui che l’azienda che gestisce il tracciato, la Green Savoree Race Promotions, ha deciso di intervenire, andando in pratica a spianare il tracciato, eliminando quei dislivelli e quella conca che tanti problemi ha creato in passato. Il vasto cratere creatosi è stato riempito e disegnato a livello della superficie di gara; inoltre, è stata apportata anche una lieve modifica all'asfalto sopraelevato alla curva 4, quella che immette nella parte guidata del circuito, come spiegato dal proprietario della GSRP, Kevin Savoree, a RACER.
Nel corso degli anni, abbiamo continuato a cercare di evolvere l'aspetto di quell'angolo. La pista ha più di 60 anni e ogni volta che inizi a parlare di modifiche o cambiamenti, metà delle persone dice di non cambiare nulla, quindi ti ritrovi con migliaia di opinioni su come potrebbe essere. È qualcosa che Kim Green ed io abbiamo preso molto sul serio, in quanto siamo i commissari del Mid-Ohio Sports Car Course e quindi quello che alla fine abbiamo deciso, dopo aver discusso con la società di ingegneria Arcadia e aver lavorato con Tony Cotman e Dallara su alcune simulazioni, è stato di appiattire l'inclinazione da poco più di quattro gradi a poco meno di due gradi. Quindi, sostanzialmente, la pista è più piatta. Poi abbiamo sostanzialmente riempito China Beach. Ci sono voluti circa 16.000 metri cubi di riempimento, e abbiamo realizzato parte di questo utilizzando alcuni dei vecchi blocchi di cemento che venivano usati come barriere lungo i binari della ferrovia a Columbus.
Robb con Juncos Hollinger, mentre Dreyer & Reinbold punta ad un ritorno full-time
Mentre Mid-Ohio si rifà il look, diverse scuderie in IndyCar sono ancora al lavoro per definire le proprie line-up. In questo senso, si è iniziata a muovere la situazione in casa Juncos Hollinger, con l’annuncio dell’arrivo di Sting-Ray Robb come titolare per la stagione 2025. Il 23enne dell’Idaho sarà al via per la stagione completa, dopo un buon 2024 in casa Dale Coyne, ma è ancora in attesa di sapere il nome del suo team mate, dopo le difficoltà nel reperire budget espresse da Romain Grosjean. Intanto, il team ha accolto David Brown come direttore tecnico al posto del dimissionario Yves Touron.
Nel frattempo, il team Dreyer & Reinbold ha annunciato la propria line-up per l’appuntamento con la 500 Miglia di Indianapolis, con Ryan Hunter-Reay e Jack Harvey al volante delle due Dallara del team di Indianapolis. Secondo quanto dichiarato dai proprietari, però, DRR Racing starebbe approntando un piano per tornare full-time in IndyCar, come nel periodo 2005-2012. Il nuovo sistema charter potrebbe creare qualche problema in merito, ma con i cambiamenti di formula previsti nel 2027, il fondatore Dennis Reinbold si è detto ottimista, soprattutto grazie al coinvolgimento nel progetto del team di Don Cusick. Nulla di concreto al momento, ma probabilmente già nei prossimi mesi ne potremo sapere di più.
Nicola Saglia