Il weekend di Austin rappresenta per molti aspetti un passaggio importante per il Circus della Formula 1, non soltanto per ciò che si verificherà in pista domenica, con la lotta per il Mondiale tra Hamilton e Rosberg ancora apertissima, ma anche per tutti i retroscena e gli aspetti legati al futuro della massima formula. Con le recenti defezioni di Caterham e Marussia ed una griglia ridotta a sole 18 vetture, si affaccia più che mai alla ribalta l'ipotesi che la terza vettura possa essere schierata dai top team per rimpolpare l'elenco dei partenti.

In questa ottica, è interessante sottolineare come nel weekend texano sia presente nel box della Ferrari anche Raffaele Marciello, attuale pilota in GP2 con Racing Engineering ma soprattutto membro della Ferrari Driver Academy. La presenza del pilota italiano, volta a consentirgli di acquisire preziosa esperienza attraverso la partecipazione ai breafing tecnici, rappresenta il chiaro segno di come la scuderia di Maranello sia intenzionata a valorizzare il proprio giovane talento, soprattutto in vista del futuro. Marciello, dopo aver conquistato il titolo nel 2013 nella Euro F.3, è alle prese con una stagione ricca di alti e bassi in GP2, impreziosita dallo splendido successo di Spa ma caratterizzata anche da qualche errore di gioventù, tanto da essere "bacchettato" pesantemente dallo stesso Luca Baldisserri via Twitter durante il weekend di Budapest.

Ma pensando all'ipotesi che Caterham e Marussia, dopo la possibile assenza anche nei prossimi due Gp conclusivi della stagione, possano poi definitivamente abbandonare il Circus a partire dal prossimo anno, la scuderia di Maranello guarda avanti: dopo l'incidente occorso allo sfortunato Jules Bianchi (destinato per ammissione dello stesso Montezemolo ad essere schierato in qualità di terzo pilota il prossimo anno), adesso potrebbe toccare proprio a Marciello salire a bordo della Rossa: l'occasione utile potrebbe essere rappresentata dai test di fine stagione in programma ad Abu Dhabi, in attesa di capire quali saranno gli sviluppi dal punto di vista regolamentare. Il suggestivo scenario riporterebbe un pilota italiano in Formula 1, ma soprattutto al volante di una vettura della casa del Cavallino Rampante, a distanza di sei anni dalle poco fortunate avventure di Luca Badoer e Giancarlo Fisichella, i quali nel 2009 subentrarono a stagione in corso all'infortunato Felipe Massa.

Carlo Luciani

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