IndyCar | Preview GP of Monterey: info e orari del weekend
Sarà lo storico tracciato di Laguna Seca ad ospitare l'ultima gara IndyCar prima dell'ingresso delle PU ibride.
È tempo di tornare in California per la Indycar. Nel weekend, infatti, verrà disputato il Firestone Grand Prix of Monterey, sul leggendario tracciato di Laguna Seca, situato sulle aride colline di sabbia tra la splendida località marittima della West Coast e San Josè. Un circuito storico, che ospiterà un evento a sua volta ricco di significati; sarà infatti l’ultima volta che la categoria a stelle e strisce vedrà in pista motori turbo puramente endotermici. Dalla successiva tappa di Mid-Ohio, infatti, faranno il loro debutto le power unit ibride anche dall’altra parte dell’Atlantico. Uno spunto di interesse in più, in un weekend che già di per sé, tra tracciato, storie e situazione di classifica, ha veramente tanto da dire.
Il tracciato
Il layout di Laguna Seca è forse quello che maggiormente trasporta noi europei e italiani in particolare nella dimensione americana delle gare IndyCar. E non è solo per The Pass, la straordinaria manovra di Alex Zanardi su Bryan Herta al Cavatappi, ma per quel modo di essere una pista non troppo complessa nel suo insieme, pur restando piena di insidie e di punti in cui il manico dei piloti fa ancora la differenza, come avvenuto una decina di giorni fa a Road America.
Il Weathertech Raceway Laguna Seca (questo il nome completo), misura 2.238 miglia, con 11 curve totali. La particolarità sono certamente i continui cambi di pendenza e saliscendi, insieme alle vie di fuga in sabbia che non consentono il minimo errore. Il rettilineo di partenza stesso presenta uno scollinamento, insieme ad una piega sinistrorsa (curva 1) che rende la prima staccata molto complicata. Curva 2 è l’Andretti Hairpin, un lungo tornante verso sinistra, spesso teatro di colpi di scena e sorpassi.
A questo punto, si entra nel tratto più piatto, con una lunga serie di curve a 90°. La salita che immette nell’ultimo settore (Rahal Straight) porta dritto il gruppo verso l’iconica doppia curva del Corckscrew, il Cavatappi. Si tratta di una “esse” in ripidissima discesa, proprio dopo lo scollinamento, in cui i piloti non vedo né il punto d’ingresso né quello d’uscita. A seguire, il curvone intitolato a Wayne Rainey immette sulle ultime 10 e 11, con quest’ultima a formare un secco tornantino verso sinistra che riporta sul rettilineo dei box.
I piloti
La tappa di Elkhart Lake, con la tripletta Penske, ha portato con sé una piccola rivoluzione in testa alla classifica. Will Power, vincitore in Winsconsin, è ora il primo della classe, con 236 punti, cinque in più di Alex Palou, primo dei Ganassi boys dopo un weekend molto complicato per la squadra del buon Chip. Terza posizione per Scott Dixon, a 225 lunghezze.
Un salto importante porta poi al quarto in classifica al momento, Pato O’Ward, fermo a quota 184, davanti a Scott McLaughlin e Kyle Kirkwood, a pari merito con 179 punti. Per trovare Josef Newgarden bisogna scendere fino all’ottava piazza e dietro a Colton Herta; il secondo posto di Road America è andato certamente stretto al driver del Tennessee, che per un certo periodo ha anche assaporato il profumo della vittoria. Tra gli altri, tornerà in pista Nolan Siegel, fresco di vittoria di classe a Le Mans e di un nuovo contratto pluriennale con Arrow McLaren al volante della #6.
Gli orari
Come sempre, la gara californiana verrà trasmessa da Sky Sport HD, con il commento in italiano. Le altre sessioni, invece, saranno disponibili sulla piattaforma IndyCar Live.
Venerdì 21 giugno
FP1: 23:00-23:40
Sabato 22 giugno
FP2: 19:00-19:45
Q: 23:15-00:00
Domenica 23 giugno
Warm up: 21:00-21:30
Lunedì 24 giugno
GP of Monterey: 00:00-02:00
Nicola Saglia