Il Salone dell'Auto di Torino si trasferisce a Milano: lo hanno annunciato ieri gli organizzatori del Salone, che nel 2020 arriverà alla sua sesta edizione e che fino a quest’anno era stato organizzato a Torino.
Ad annunciarlo è lo stesso Andrea Levy che in una nota scrive: “Seguendo la nostra vocazione innovativa, abbiamo scelto per il 2020 di organizzare la 6° edizione in Lombardia, in collaborazione con ACI. Sarà un grande evento internazionale, all’aperto e con una spettacolare inaugurazione dinamica a Milano nella giornata di mercoledì 17 giugno 2020. Ringraziamo la Città di Torino per aver collaborato in questi 5 anni alla creazione di un evento di successo, capace di catalizzare l’attenzione del grande pubblico e di tutto il mondo automobilistico".
La decisione di spostare il Salone dell’Auto, una fiera di automobili a cui partecipano decine di produttori da tutto il mondo, ha fatto molto arrabbiare la sindaca di Torino Chiara Appendino, che su Facebook ha scritto di essere "furiosa per la decisione del comitato organizzatore del Salone dell’Auto di lasciare Torino dopo cinque edizioni di successo", incolpando "alcune prese di posizione autolesioniste di alcuni consiglieri del Consiglio Comunale e dichiarazioni inqualificabili da parte del Vicesindaco".
A pesare sono state senz’altro le posizioni dei consiglieri comunali  che, insieme ad alcuni ambientalisti, hanno chiesto di mettere fine al Salone dell’Auto che si tiene di solito al Parco del Valentino. Per quasi un mese (tra allestimento ed esposizione) il Parco, una grande area verde del centro città, era occupato da stand e automobili, con parate ed esibizioni nelle piazze auliche; iniziative nettamente in contrasto con le politiche ambientaliste dell’amministrazione. A esasperare gli organizzatori, però, è stata la firma di una mozione che avrebbe precluso l’utilizzo del Parco del Valentino  per eventi fieristici.
Una grande perdita per la città di Torino e per la regione Piemonte, che vede traslocare un evento capace di portare in Piemonte ben 700mila persone. Numeri che saranno dirottati altrove, in Lombardia. La sindaca, insieme all'assessore Sacco, ha incontrato Andrea Levy, presidente del Salone dell'Automobile, garantendo il pieno supporto da parte della città, anche in un'ottica pluriennale, ma senza successo.
"Proprio nella giornata in cui è stata celebrata Torino Città dell’auto, con i bellissimi festeggiamenti per gli 80 anni di Mirafiori e la nuova linea di montaggio per la Fiat 500 elettrica, la notizia del trasferimento del Salone dell’Auto a Milano mi lascia sconcertato e molto amareggiato", commenta Dario Gallina, Presidente dell’Unione Industriale di Torino.
Durissimo il neo presidente della regione, Alberto Cirio: "E’ un’altra doccia fredda, perché Torino non può continuare a perdere tutto quello che è stato costruito con anni di lavoro e fatica dai suoi cittadini, dalle istituzioni e da tutto il sistema produttivo e territoriale. Se c’è anche solo una possibilità di mantenere un legame con il Salone dell’Auto ci lavoreremo".
Con 54 case automobilistiche, 700 mila visitatori e oltre 2000 vetture speciali che hanno sfilato nel centro città, Parco Valentino è stato pioniere di un nuovo concetto di Motor Show internazionale, capace di ispirare i grandi Saloni internazionali di Ginevra, Detroit e Parigi.
I dettagli del nuovo progetto e il nuovo logo saranno svelati a settembre in una conferenza congiunta con le amministrazioni dei comuni coinvolti.
Sarà di certo un grandissimo appuntamento quello che andrà in scena il prossimo giugno nel capoluogo milanese, un evento di grande portata e di grande spettacolarità.
Anna Mangione