La decisione di infliggere o meno sanzioni nei confronti dei piloti sarà a discrezione dei commissari. Qualora gli stewards non riuscissero a determinare la colpevolezza del pilota in questione, questi non subirà nessuna penalità”, si legge nell’articolo 38.2 del regolamento dopo la conseguente modifica.

Una rettifica quindi che tende la mano allo spettacolo, con gli attori principali dello show (ovvero i piloti) liberi di potersi cimentare in pista in battaglie maschie, all’ultimo respiro – chiaramente sempre nei limiti della correttezza – senza il timore di dover subire penalità "facili". Naturalmente ai commissari spetterà garantire uniformità di giudizio nelle diverse azioni: principio che non sempre è stato rispettato nel recente passato, con i piloti che in varie circostanze hanno lamentato proprio la mancanza di equità di trattamento.

Una novità che dunque dovrebbe impedire di vedere il ripetersi di penalità francamente incomprensibili, come ad esempio quella inflitta a Nico Rosberg per il sorpasso su Kimi Raikkonen a Sepang, garantendo al tempo stesso maggiore uniformità di giudizio tra episodi assai simili (basti pensare al "taglio" di curva effettuato prima da Hamilton e poi da Verstappen in Messico).

Inoltre, in ambito sanzionatorio, è stata mutata un’altra regola. Coloro che dovessero subire in gara una penalità di tempo (ad esempio uno stop and go oppure un drive-through) ma che fossero nel frattempo costretti al ritiro, potrebbero scontare la sanzione nel successivo appuntamento mediante un arretramento sulla griglia di partenza. 

Piero Ladisa 

 

{jcomments on}