Le bizze del meteo continuano a tenere banco nella prima giornata del GP Canada, nono appuntamento del Mondiale di Formula 1 in programma domenica a Montreal. Dopo quanto accaduto al mattino, anche la seconda sessione ha visto il programma di lavoro dei team condizionato dal maltempo, con la pioggia che è caduta in maniera intermittente sul tracciato che sorge sull'isola di Notre Dame. A svettare in simili condizioni è stato quindi Fernando Alonso, mentre Max Verstappen ha chiuso anzitempo la propria giornata in seguito ad un problema all'ERS verificatosi sulla propria Red Bull.

Alonso al top, Leclerc investigato

Bagnato, poi asciutto, quindi ancora bagnato. Le FP2 canadesi sono state un vero e proprio terno al lotto dal punto di vista del meteo, rivelandosi pressoché indecifrabili viste le molteplici variazioni verificatesi nel corso della seconda ora a disposizione dei piloti. Un caos al quale non si è sottratta nemmeno la Direzione Gara, la quale ha posto sotto investigazione la Ferrari di Leclerc reo di essere entrato in pista con gomme intermedie mentre la sessione non era ancora stata dichiarata “wet”. Un episodio che probabilmente si risolverà con una semplice ammonizione per il vincitore del GP Monaco, anche se rimane il mistero legato alla tardiva comunicazione della Race Direction. Per quanto possa valere, la classifica dei tempi ha visto svettare Fernando Alonso con il crono di 1:15.810 ottenuto in una delle poche “finestre” con pista quasi asciutta, con lo spagnolo a precedere per quasi mezzo secondo la Mercedes di Russell e l'altra Aston Martin del pilota di casa Lance Stroll. Notevole il quarto tempo ottenuto da Leclerc con gomma Medium, a circa sette decimi dalla vetta, mentre Daniel Ricciardo con la Racing Bulls ha completato la Top-5.

Verstappen costretto ad interrompere anticipatamente la sessione
Verstappen costretto ad interrompere anticipatamente la sessione

Problemi all'ERS per Verstappen

“Sento puzza di bruciato”: con queste parole dette via radio, Max Verstappen è rientrato precipitosamente ai box verso metà sessione, lamentando un'anomalia sulla sua Red Bull. Il pilota olandese è quindi stato costretto ad interrompere in anticipo la propria attività in pista, con il team di Milton Keynes che ha parlato di un problema all'ERS ed i tecnici che si sono immediatamente catapultati sulla monoposto del campione del mondo nell'intento di comprendere il guasto. Contemporaneamente, anche l'altra vettura del team (quella di Perez, fresco di rinnovo) è rimasta ferma ai box in via precauzionale, con i due piloti che quindi non sono andati oltre rispettivamente del 10° e 18° tempo. In attesa di capire l'entità del guasto verificatosi sulla vettura di Verstappen, con un surriscaldamento che ha generato non poche difficoltà ai tecnici del team nel rimuovere cofano motore e scalino, un tentativo di verdetto sui valori in campo sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve sembra essere ancora lontano dal poter essere formulato.

Un circuito insidioso con la pioggia

Le Ferrari sono rimaste per il momento nella “pancia” del gruppo, soprattutto con Sainz che ha chiuso con il 13esimo tempo, al termine di una sessione durante la quale diversi piloti si sono lamentati del comportamento delle due Rosse, segnalandone l'eccessiva lentezza nel proprio giro di cool down. Sotto la lente d'ingrandimento dei Commissari è finito anche Lando Norris, curiosamente ultimo dopo il miglior tempo realizzato al mattino, il quale per ben due volte ha tagliato la chicane finale senza rispettare il cartello appositamente posizionato per favorire la manovra di rientro. Non sono mancate le “acrobazie” sull'asfalto bagnato, con numerosi “lunghi” soprattutto nella frenata del tornantino: una discreta trappola per tutti i piloti, soprattutto considerando che previsioni meteo pressoché analoghe sono previste nel GP Canada anche per il resto del weekend.

Marco Privitera

La classifica delle FP2 in Canada
La classifica delle FP2 in Canada