Credits: MotoGP
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Nella prima giornata a Buriram per i test MotoGP era attesa una grande decisione da parte di Ducati: scegliere il motore 2025 oppure rimanere col 2024 per il prossimo biennio. Una scelta ufficiale non è ancora arrivata e potrebbe definire il rendimento del costruttore di Borgo Panigale da qui alla fine di questo ciclo regolamentare.

Il motivo della scelta

Nella MotoGP odierna, in continuo cambiamento, gli sviluppi sono all'ordine del giorno. Lo sanno bene in Ducati dove, nella figura di Luigi Dall'Igna, si sono sempre presi dei rischi per mantenere quello che è un dominio incontrastato dal 2022 fino ad oggi. Come spesso è accaduto nell'arco dell'inverno, gli sviluppi portati in pista dagli uomini di Borgo Panigale hanno faticato a convincere i piloti, ai quali serviva del tempo per capire la bontà degli aggiornamenti. È così anche nel caso della neonata Desmosedici GP25, l'ultimo gioiellino che è sceso in pista già nei test di Sepang. Se ci sono dei miglioramenti a livello telaistico e aerodinamico, quello che non convince la coppia di piloti Francesco Bagnaia e Marc Márquez è il nuovo motore. Dalla Malesia alla Thailandia, i dubbi di una squadra intera sono volati da Sepang a Buriram. Nella giornata di oggi era attesa una scelta riguardo quale motore usare: l'usato garantito oppure il rischio della versione 2025? Una scelta particolarmente importante non solo per questa stagione, ma anche per la prossima. Infatti, con il congelamento degli sviluppi in vista del nuovo regolamento che debutterà nel 2027, quello che verrà scelto oggi sarà il motore non solo per il 2025 ma anche per il 2026. 

Davide Tardozzi annuncia: “Siamo più propensi al modello 2024”

Nella trasmissione After the Flag della MotoGP alla fine della prima giornata in Thailandia, è Davide Tardozzi stesso a sciogliere qualche dubbio riguardo la contorta situazione motore: “Non abbiamo ancora deciso ma siamo più propensi per la versione 2024, ma questa sera Gigi [Luigi Dall'Igna, ndr] e gli ingegneri prenderanno una decisione definitiva. Una scelta sicuramente importante per Ducati, dettata maggiormente dal fatto che non c'è bisogno di prendere un grosso rischio e possibilmente compromettere le prossime due stagioni. È lo stesso Tardozzi a confermare questa versione: “Non vogliamo prendere rischi per i prossimi due anni”.

Mancanza di tempo

Spesso si è parlato di come non ci siano abbastanza giorni di test per le squadre. Questa situazione viene accentuata se, come Ducati, non si hanno concessioni dopo anni di dominio. Infatti, i piloti ci hanno tenuto a sottolineare come la versione 2025 del motore desmodronico non sia affatto male, ma che non garantisca ciò che serve a piloti ed ingegneri della Rossa. Parola di Marc Márquez, dominatore della prima giornata a Buriram: “Non è detta l'ultima parola, in Ducati stanno lavorando tanto per capire quale sia la base migliore. Ad ora, sembrerebbe che la versione 2024 sia migliore e più costante. Nelle parole dello spagnolo, si pensa tanto alla costanza quanto alla prestazione pura. A fare eco al nuovo compagno di box è il due volte campione Francesco Bagnaia: “Non vogliamo prenderci troppi rischi con il nuovo motore. La nuova versione non è affatto male, ma non abbiamo abbastanza tempo per lavorarci. Indipendentemente dalla decisione presa dal management Ducati, Márquez e Bagnaia partiranno comunque con i favori del pronostico per il Gran Premio di Thailandia.

Valentino Aggio

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