Dakar 2019 | Al via l'edizione "made in Perù": percorso, favoriti e curiosità
NUMERI. Saranno dieci le tappe totali che caratterizzeranno l'edizione di quest'anno, con partenza e arrivo previsti nella capitale Lima. Oltre 5,000 i km complessivi da percorrere, di cui il 70% sarà su terreno sabbioso. Oltre la metà del percorso sarà cronometrato: le auto (sui 5,603 km complessivi) saranno alle prese per il 53% di esso con la sfida contro il tempo, mentre le moto si confronteranno su 2,889 km dei 5,541 complessivi. In totale saranno 334 gli equipaggi ai nastri di partenza, suddivisi tra auto (126), moto e quad (167) e camion (41). Ventuno gli italiani presenti al via, mentre saranno ben 17 le donne che prenderanno parte all'estenuante sfida sudamericana: un record assoluto.
PERCORSO. Il via, come detto, verrà dato dalla capitale peruviana Lima, per una prima tappa che vedrà i concorrenti raggiungere Pisco dopo 331 Km, di cui 84 di prova speciale. Una prima giornata di relativo "assestamento", alla quale seguirà la seconda tappa che porterà la carovana fino a San Juan de Marcona, per quella che risulta essere il secondo trasferimento più impegnativo in termini di chilometraggio, con le auto chiamate ad aprire il gruppo. Dopo le spiagge, i concorrenti saranno chiamati a confrontarsi in altura, raggiungendo nella giornata di Mercoledì 9 la quota di 2328 metri che caratterizza la cosiddetta "città bianca" di Arequipa. Sarà quindi la volta delle cosiddette tappe 'Marathon', le quali potrebbero sancire verdetti importanti in chiave classifica: la prima (fino a Moquegua per moto e quad, mentre Tacna sarà la destinazione per auto e camion) con 352 km di speciale e la seconda (con ritorno ad Arequipa) rispettivamente di 345 e 452 km per moto e auto. Dopo la meritata giornata di riposo si ripartirà sempre da Arequipa per la seconda parte del rally raid, in un percorso a ritroso che porterà i concorrenti superstiti a riabbracciare la capitale Lima nella tappa finale del 17 Gennaio.
AUTO. Decisamente ricca di personaggi di spicco la entry-list della competizione a quattro ruote, dove non mancherà praticamente nessuno dei protagonisti capaci di darsi battaglia nel corso degli ultimi anni. Dopo il successo colto nella precedente edizione, lo spagnolo Carlos Sainz farà inevitabilmente parte del lotto dei favoriti anche quest'anno, dove sarà al via con il team X-Raid Mini a bordo del Mini John Cooper Works Buggy. Tra i principali contendenti al successo finale anche i due compagni di squadra Stephane Peterhansel (recordman di successi, con ben 13 vittorie alla Dakar) e l'altro francese Cyril Despres, chiamati anch'essi al confronto con il qatariota Nasser Al-Attiyah (Toyota Hilux 4x4 del Gazoo Racing) e il suo compagno di squadra Giniel De Villiers, mentre sarà della partita anche Sebastien Loeb, in gara con la Peugeot 3008 DKR privata dopo il passo indietro della casa francese.
MOTO. La truppa della Dakar ha recuperato in extremis due che sicuramente reciteranno un ruolo da protagonisti: si tratta di Toby Price e Paulo Goncalves, entrambi reduci da infortuni che ne hanno messo in dubbio sino all'ultimo la partecipazione. Sarà soprattutto il portacolori KTM a giocarsi il successo finale, anche se la schiera di contendenti appare anche quest'anno decisamente agguerrita: tra di essi, impossibile non citare il vincitore 2017 Sam Sunderland, al pari dello spagnolo Juan Barreda (Honda) e del francese Adrien Van Beveren (Yamaha), mentre tenterà di bissare il successo dello scorso anno l'austriaco Matthias Walkner, anch'egli su KTM.
CURIOSITA'. Saranno venti gli italiani al via, suddivisi tra auto (9), moto (7) e camion (4). Tra di essi, da segnalare in particolare la presenza di Nicola Dutto, primo paraplegico a prendere parte alla maratona sudamericana in moto (qui l'articolo a lui dedicato), mentre ai nastri di partenza ci sarà anche Camelia Liparoti, presente in coppia con Rosa Romero. Un'edizione, come detto, da record quella che si appresta a scattare per quanto riguarda le "quote rosa", con ben 17 esponenti del gentil sesso al via. Da sottolineare, sempre a proposito di "prime volte", anche la partecipazione di Luca Barròn, 24enne afflitto dalla sindrome di Down, il quale sarà al via nella categoria UTV al fianco del padre Jacki. Insomma, le storie da raccontare di certo non mancano: adesso la parola passa ai motori.
Marco Privitera