WSBK | I circuiti storici, da Albacete a Vallelunga
Storicamente Motomondiale e Mondiale Superbike sono andati di pari passo per quanto riguarda certi tracciati tipo Donington, Assen, Monza, Mugello e tanti altri. Il bello però della Superbike è sempre stato quello di sapersi distinguere e correre su piste mitiche ma anche insospettabili. In questo viaggio scopriremo su quali tracciati è andato a correre il Mondiale delle derivate di serie nella sua giovane (30 anni) vita.
Il nostro viaggio non poteva non iniziare dalla Spagna, un po’ perché la proprietà del Mondiale è spagnola (Dorna) e un po’ perché il Mondiale ha fatto tappa su diverse piste della penisola iberica: Aragon è solo l’ultima, Jerez, Jarama, Valencia e…Albacete. Situato a 10 km dall’omonima città di Albacete ed inaugurato il 14 luglio 1990, il tracciato spagnolo entra in calendario nel 1992 per uscirne nel 1999 e cedere il passo poi a Valencia. Nel 1992 la prova di Albacete era la prima di quella stagione. Il nostro Giancarlo Falappa si prese la pole ma le vittorie andarono ad Aaron Slight (gara-1) e Raymond Roche (gara-2). L’ultima edizione, quella del 1999, vide invece questi risultati: pole di Carl Fogarty, vittoria di Haga in gara-1 e di Colin Edwards in gara-2.
Prima di mettere le ruote sul mitico tracciato californiano di Laguna Seca, la Superbike corse nello stato del Minnesota sul Brainerd International Raceway, un tracciato inaugurato nel 1968 e lungo poco meno di 5 km. 3 i round disputati dal Mondiale su quel tracciato, 89-90-91. Nel 1989 Brainerd era il quarto di 11 round previsti in quella stagione, Fred Merkel si prese la pole ma ad imporsi in entrambe le gare fu il francese Raymond Roche con la Ducati 851. Nel 91 invece Brainerd era il quarto di 13 round: pole del belga Stephane Mertens e doppietta del pilota di casa Doug Polen con la Ducati 888.
L’Inghilterra non ha solamente Donington Park e Silverstone come piste di moto ma anche la fenomenale Brands Hatch. Ben 15 le gare disputate sul tracciato situato non molto distante da Londra. Le caratteristiche del tracciato le conosciamo benissimo, essendo location ricorrente del British Superbike Championship. La Superbike arriva per la prima volta a Brands Hatch nel 1993, primo round di 13 effettivi di quella stagione (il 14°, Messico, fu annullato per inadeguatezza del tracciato): pole dell’americano Scott Russell ma ad imporsi in entrambe le gare fu il Leone di Jesi Giancarlo Falappa con la Ducati. L’ultima gara disputata a Brands Hatch risale al 2008, 10° di 14 round previsti: pole di Bayliss e doppietta di uno scatenato Ryuichi Kiyonari con la Honda.
Scartando Hockenheim e Nurburgring, in comune con il Motomondiale, la Superbike ha corso al Lausitzring e ad Oschersleben. 7 i Gran Premi disputati sull’Eurospeedway Lausitzring: 2001-2002, 2005-2007, 2016-2017 e 5 quelli corsi ad Oschersleben: dal 2000 al 2004. La prima gara corsa sul triovale del Lausitzring risale al 2001, un anno maledetto per il motorsport con la morte di Michele Alboreto e l’incidente di Alex Zanardi proprio su quella pista. Tornando alla Superbike, l’edizione del 2001, la prima sul triovale tedesco, vide la pole di Neil Hodgson mentre Edwards e Bayliss si spartirono i successi. L’ultima edizione corsa al Lausitzring risale a 4 mesi fa: pole di Tom Sykes e doppietta di uno scatenato Chaz Davies.
La pista di Oschersleben, dal canto suo, è entrata in calendario nel 2000 per uscirne nel 2004 dopo soli 5 GP ospitati. Il tracciato venne inaugurato nel 1997 e misurava 3,696 km, poco più lungo del Sachsenring per intenderci. Il round di Oschersleben nel 2000 era il penultimo round del Mondiale (12° su 13) e vide il dominio netto di Colin Edwards con Superpole e doppietta la domenica. Nel 2004 invece, anno dell’ultima edizione, Oschersleben era il quinto di 11 round e salutò il Mondiale con questi risultati: Superpole di Troy Corser, gara-1 a Noriyuki Haga e gara-2 a Regis Laconi, entrambi su Ducati. Al termine della stagione 2004 il titolo andò a James Toseland, team mate proprio di Laconi in Ducati.
La Nuova Zelanda è entrata nel ristretto numero di Nazioni che hanno ospitato almeno una gara del Mondiale Superbike non soltanto grazie al grande Aaron Slight ma grazie al tracciato di Manfeild. Ebbene sì, oltre all’Australia si corse anche in Nuova Zelanda nei primi anni di vita del Mondiale. Situato nei pressi di Feilding e lungo 4500 metri con 12 curve, il tracciato di Manfeild dal 1988 al 1992 è stato sede del Gran Premio di Nuova Zelanda. Nel 1988 era la tappa conclusiva di quel primo storico Mondiale: pole di Davide Tardozzi, vittoria di gara-1 per Fred Merkel e gara-2 a Stephane Mertens. Nel 1992 invece l’ultima edizione del Gran Premio, sempre tappa conclusiva del calendario. Superpole e gara-2 a Falappa, gara-1 a Polen.
Laguna Seca in passato non ha goduto di buona salute, da qui le pause di anni tra le varie edizioni. Per ovviare ai problemi finanziari della pista californiana, gli organizzatori del Mondiale dal 2008 al 2012 si spostarono sul Miller Park situato a Tooele nello Utah, non distante da Salt Lake City. Lungo 4907 metri e composto da ben 23 curve, il Miller Park è entrato in calendario nel 2008 come GP degli Stati Uniti e venne praticamente dominato da Carlos Checa con Superpole e doppietta perentoria. Nel 2012 la gara di Miller era il 6° round su 14 stagionali: pole del ceco Smrz, vittoria in gara-1 per Checa e vittoria in gara-2 per Melandri con la BMW.
Se il Motomondiale non ha ancora toccato il suolo russo, la Superbike l’ha fatto in due occasioni nel 2012 e 2013 sul Moscow Raceway situato a circa 80 km da Mosca. Lungo 3,931 km ed inaugurato nel 2012, ha ospitato il primo GP di Russia della storia del Mondiale Superbike nello stesso 2012 con questi risultati: pole di Carlos Checa, vittoria di gara-1 per Tom Sykes e vittoria di gara-2 per Marco Melandri. Nel 2013 si disputò soltanto gara-1, vinta da Marco Melandri, mentre gara-2 venne cancellata per via della morte di Andrea Antonelli durante la gara della Supersport disputata il 21 luglio.
Troppo facile pensare a Phillip Island quando si parla di Mondiale Superbike. Ma chi si ricorda di Oran Park? Ebbene sì, prima dell’arrivo di Phillip Island nel 1990, in due occasioni (88-89) la Superbike corse sul breve tracciato di Oran Park situato a Sud Ovest di Sydney. Lungo circa 3 km (2,620 km per la precisione), contava 12 curve e venne inaugurato nel 1962. Essendo il 1988 l’anno dei debutti, ci fu anche il debutto del Gran Premio d’Australia proprio ad Oran Park, penultimo atto del Mondiale. Round dominato con pole e doppietta da un 28enne di Brisbane di belle speranze: Mick Doohan. Anche l’edizione finale del 1989 venne dominata da rider aussie: pole e vittoria di gara-2 per Michael Dowson, vittoria di gara-1 per Peter Goddard.
Attenzione, questa è una vera perla nostalgica. One shot only nel 1989, il Mondiale Superbike è passato anche dalla Sicilia e più precisamente da Pergusa. L’Autodromo di Pergusa era sostanzialmente un anello, della lunghezza di quasi 5 km, immerso nel paesaggio della Riserva Naturale Speciale Lago di Pergusa. Ospitò una sola edizione del Gran Premio d’Italia, per l’appunto nel 1989 con pole di Falappa, vittoria di gara-1 per Mertens e gara-2 di Roche ma ciò basta ad inserirlo tra i circuiti storici del Mondiale.
Ah quanto manca il Giappone nel Mondiale Superbike. Quelle wild card velocissime che poi passarono al Mondiale l’anno successivo grazie a quelle one shot opportunities. Tra le varie Suzuka, Motegi e Fuji c’era anche lei, la pista di Sugo, pista di proprietà della Yamaha. Lungo 3737 metri ed inaugurato nel 1975, entra nel calendario del Mondiale per la prima volta nel 1988 e ci rimane fino al 2003, 16 edizioni del Gran Premio del Giappone. Il 28 agosto 1988, la Superbike corse per la prima volta a Sugo con Marco Lucchinelli poleman, Gary Goodfellow vincitore di gara-1 e Mick Doohan trionfatore di gara-2. Piccola perla storica. Sugo, 1998, ultimo round del Mondiale. Fogarty, Corser e Slight si giocano il titolo. Corser è messo fuori causa da una rovinosa caduta in curva-1 nel warm up che gli procura danni alla milza ed altre lesioni e quindi per le gare è out. Slight è in giornata no e non fa meglio di un 7° e 6° posto in entrambe le gare mentre Fogarty grazie al 3° e 4° posto nelle due gare si laurea campione per la terza volta. L’ultima edizione del GP del Giappone svoltasi a Sugo risale al 2003, primo anno in pista della Ducati 999F03. Sugo è il terzo di 12 round, la Superpole è del francese Regis Laconi mentre Neil Hodgson si porta a casa una perentoria doppietta. A fine stagione sarà titolo per Hodgson davanti al team mate Xaus.
Last but not least, nel biennio 2007-2008 la Superbike arrivò vicino a Roma per correre sul fantastico tracciato di Vallelunga. Inaugurato nel 1951 e lungo poco più di 4 km, il tracciato di Vallelunga è stato sede del GP di Vallelung nel 2007 e 2008. Nel 2007 la pista romana era il penultimo di 13 round in calendario, Bayliss si prese pole e gara-2 mentre il pilota di casa Max Biaggi con la Suzuki vinse gara-1. Nel 2008 invece Vallelunga era il terzultimo di 14 round in calendario: pole ancora di Bayliss ma doppietta per il giapponese Nori Haga con la Yamaha.
Si conclude qui il nostro veloce viaggio a ritroso nel tempo per andare alla ricerca di quei circuiti che hanno fatto la storia del Mondiale Superbike. Circuiti con uno stile unico che purtroppo non torneranno più nel Mondiale.
Marco Pezzoni - @marcopezz2387