FIA WEC | 1000 Miglia di Sebring: ritorno al successo per Alonso-Buemi-Nakajima
A Sebring torna sul gradino più alto del WEC l’equipaggio della Toyota #8: Alonso, Buemi e Nakajima. In una gara terminata ai limiti delle otto ore regolamentari, per via della pioggia arrivata nelle fasi finali, a farla da padrona sono state le Toyota, con la #7 arrivata seconda nonostante una sosta durata ben due giri. Vittoria in LMP2 per il Jackie Chan DC Racing di Heinemeier-Hansoon-King-Stevens; in GTLM trionfo per la Porsche di Bruni-Lietz, bissato dal trionfo nella classe Am per la gemella del Dempsey-Proton di Campbell-Andlauer-Reid.
In LMP1 Fernando Alonso, Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima hanno conquistato la loro terza vittoria stagionale, allungando, in questa maniera, nella classifica iridata. La Toyota #8, partita dalla pole position, ha comandato con facilità l’intera gara, complice il contatto della gemella #7, pilotata da López, con l’Aston Martin di Adam che è costato il fondo piatto danneggiato e una sosta ai box in cui sono stati persi quasi due giri. Brividi anche per Buemi che, nel tentativo di superare la DragonSpeed, ha portato la sua Toyota sull’erba.
Negli ultimi trenta minuti di gara, una pioggia battente ha costretto tutti ad una sosta supplementare per montare gli pneumatici di tipo rain, con Nakajima che si è reso protagonista di un innocuo testacoda; le battute conclusive hanno visto l’ingresso della Safety Car, per l’uscita di pista della TDS di Duval, rientrata poco prima del calare della bandiera a scacchi. Terza posizione per SPM #11 di Hartley-Aleshin-Petrov, ma staccata di ben undici giri, che ha approfittato dei guai occorsi alla Rebellion #3 nelle ultime fasi di gara.
Nella LMP2 successo di classe e quarto posto assoluto per il team Jackie Chan DC Racing composto da Heinemeier-Hansoon-King-Stevens: l’Oreca #37 ha preso in mano le redini della gara già nelle prime battute incrementando, man mano, il vantaggio sulla Signatech Alpine arrivata seconda con quasi mezzo minuto di distacco. Terzi di classe Davidson-Maldonado-Gonzales, nonostante uno stop supplementare per la sostituzione dell’alettone posteriore con annessa carrozzeria. Battuta d’arresto per la #38 del Jackie Chan DC Racing di Richelmi-Tung-Aubry, arrivati con trenta giri di ritardo per via di un problema elettrico.
GTLM Pro vinta in extremis dalla Porsche #91 di Gianmaria Bruni e Richard Lietz: per il romano si tratta della prima vittoria nel Mondiale Endurance con i colori Porsche. Come da copione in questa classe si è vista la gara più combattuta: a comandare le danze la Ford GT #67 di Tincknell-Priaulx-Bomarito con un vantaggio rassicurante, prima dell’ingresso della Safety Car, in seguito svanito nel corso delle prime ore.
Durante la sesta ora la BMW #81 di Catsburg-Sims-Tomczyk è riuscita a sopravanzare la Ford: la vittoria sembrava nelle mani del team bavarese quando la pioggia ha scombinato i piani avvantaggiando nettamente la Porsche #91 che, complice una sosta più rapida per montare gli pneumatici da bagnato, è uscita in testa dai box.
Terzo posto per la Ford #67, quarta e sesta le due Ferrari mai in grado di dettare il passo; ottava l’unica Corvette C7R davanti alle due Aston Martin mai competitive per tutto il weekend.
In classe GTLM Am, dopo la pole position, vittoria per la Porsche del Dempsey-Proton #77 di Campbell-Andlauer-Reid con appena dodici secondi sulla Ferrari 488 dello Spirit of Race di Fisichella-Castellacci-Flohr. Terzo posto, che sa di vittoria, per la Porsche del Project 1 di Bergmeister-Lindsey-Perfetti: il team ha ricostruito a tempo di record la vettura dopo il fuoco che, la settimana scorsa, ne ha danneggiato il telaio.
Prossimo appuntamento per la 6 Ore di Spa-Francorchamps, il 4 maggio, per il penultimo appuntamento della della Super Stagione 2018-19.
Michele Montesano