F1 | Pirelli, l'anteprima del GP Bahrain
IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI
- Pirelli conosce bene il circuito di Sakhir, una delle venue preferite per i test di diverse categorie.
- A livello tattico le scelte possono variare: lo scorso anno i primi 10 all’arrivo adottarono nove diverse strategie.
- Il fondo è di granito, ma non è molto abrasivo. Il degrado termico costituisce un fattore di massima importanza.
- Le temperature in calo dell’asfalto rendono la pista più veloce nel corso di ogni sessione.
- Le gomme posteriori sono le più affaticate, a causa dell’alto livello di trazione.
- Sakhir ospita una delle tre gare in notturna del 2017, insieme a Singapore e Abu Dhabi.
MARIO ISOLA - RESPONSABILE CAR RACING: “A Sakhir i maggiori vantaggi cronometrici si ottengono ottimizzando la trazione. È un tracciato stop-and-go: la migliore erogazione della potenza e la gestione dei pneumatici posteriori costituiscono due fattori molto importanti. Lo scorso anno usura e degrado furono elevati; sarà interessante verificare l’eventuale cambiamento di questi valori a seguito dell’introduzione dei pneumatici allargati in versione 2017. La seconda sessione di prove libere è particolarmente importante perché si svolge in condizioni di illuminazione artificiale, rappresentative per le qualifiche e per la gara”.
QUALI NOVITÀ?
- Così come per le prime cinque gare di campionato, in Bahrain i team avranno a disposizione sette set della mescola più morbida tra quelle nominate, quattro set della media e due della mescola più dura.
- A Sakhir si apre la stagione di FIA Formula 2 Championship, la cui denominazione sostituisce quella precedente di GP2 Series, di cui Pirelli è fornitore ufficiale.
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