Si chiude dopo 4 stagioni l'epoca Verstappen-Pérez in Red Bull.
Si chiude dopo 4 stagioni l'epoca Verstappen-Pérez in Red Bull. Credits: Red Bull Content Pool

Che potesse essere difficile replicare lo storico 2023, in molti potevano immaginarselo. Ma che Red Bull avrebbe fatto così tanta fatica a confermarsi ai vertici dello schieramento, perdendo il titolo Costruttori a favore della McLaren, nessuno a inizio anno poteva prevederlo. E così il 2024 del team di Milton Keynes è stato un anno complesso, fatto di vittorie – le 9 di Verstappen e il titolo Piloti dell’olandese, il quarto consecutivo – e, allo stesso tempo, di lotte interne, gossip, cause legali e dimissioni che hanno portato anche ad addii eccellenti come quello di Adrian Newey e che, in ottica futura, possono mettere in dubbio la dinastia Red Bull che in 20 anni di F1 ha conquistato 8 titoli Piloti e 6 Costruttori.

Red Bull crolla contro la concorrenza di McLaren e Ferrari

Nonostante una prima metà di stagione dove, nel mezzo del caos interno che ha portato Newey all’addio dopo quasi 20 anni, Max Verstappen aveva comunque conquistato 7 successi e con un Sergio Pérez ancora in lotta per le prime posizioni di rincalzo in campionato, a Red Bull non è riuscita la doppietta Piloti-Costruttori per il terzo anno consecutivo. Diverse le cause: in primo luogo, McLaren e Ferrari hanno ricucito il gap tecnico, approfittando anche delle diatribe interne in Red Bull che hanno rimescolato tutto l’assetto tecnico, privo del già citato Newey. A ciò va aggiunto che, se la concorrenza è cresciuta, la RB20 che doveva ammazzare gli avversari si è rivelata invece una vettura estremamente complessa; diverse soluzioni tecniche estreme – ad esempio: i "bazooka" – sono state messe da parte in più di un’occasione, rinnegando una filosofia che doveva fare scuola e che invece ha messo in difficoltà la squadra con gli sviluppi. Infine, il team composto da Verstappen e Pérez ha potuto fare solo affidamento sull’olandese, mentre il messicano, dopo un ottimo inizio, ha ceduto il passo dopo Imola totalizzando 49 punti dalla settima gara del Mondiale in poi. Un contributo troppo esiguo in confronto a quello offerto da Piastri e Sainz (se dobbiamo parlare di secondi piloti di ciascun team), che ha permesso ai loro team di chiudere al primo e secondo posto tra i Costruttori. Un anno non semplice e che pone dei dubbi su una riconferma del duo Red Bull – Verstappen nel 2025. I problemi interni, nati a febbraio dalla denuncia di una dipendente nei confronti del TP Christian Horner hanno spaccato un ingranaggio apparentemente perfetto, per la gioia dei rivali.
Voto: 5

A Las Vegas Max Verstappen ha conquistato il suo quarto titolo con 2 gare d'anticipo.
A Las Vegas Max Verstappen ha conquistato il suo quarto titolo con 2 gare d'anticipo. Credits: Red Bull Content Pool

La quarta corona di Verstappen è la migliore?

Non ha avuto, per più di metà campionato, la vettura migliore dello schieramento, ma è comunque riuscito a portarsi a casa un titolo sudato e, forse anche per questo, estremamente meritato. Il quarto successo iridato consecutivo di Max Verstappen è forse il migliore per tutto quello che lo stesso pilota olandese ha dovuto affrontare nel corso di un 2024 molto più complesso del favoloso 2023 che aveva chiuso con 19 vittorie. Una prima metà di campionato chiusa con un ampio margine sulla concorrenza è stata sufficiente per costruire un vantaggio poi comodamente gestito nel corso della seconda fase di stagione dove Red Bull era dietro a McLaren e Ferrari in termini assoluti, con le rivali che si toglievano vicendevolmente punti mentre a Verstappen è bastato gestire la situazione considerando come nella seconda metà dell’anno (dall'Ungheria in poi, ndr) l’olandese ha perso solo 24 punti da Leclerc e 21 da Norris, che è stato poi il primo rivale di Max per il titolo, sebbene mai realmente minaccioso.

I podi di Zandvoort e Singapore, dove ha chiuso subito dietro a Norris, uniti a quello di Austin dove ha chiuso davanti all’inglese sono stati vitali per mantenere la distanza di sicurezza costruita con i 7 successi conquistati nelle prime 10 gare, mentre il successo fondamentale sul bagnato ad Interlagos è stato il colpo di grazia finale su tutta la concorrenza. L’anno di Max non è stato esente da errori, come quello giunto nel caldissimo GP di Ungheria o quello di Abu Dhabi al via su Piastri, ma in una stagione nella quale Red Bull non è riuscita a fornirgli una vettura dominante come quella del 2023 la tendenza a sbagliare cresce dovendo mostrare i muscoli nelle lotte di gruppo. 

Dei quattro titoli conquistati, quello del 2024 è arrivato con il minor numero di successi stagionali, segno che l’olandese ha dovuto lottare con una concorrenza agguerrita e ben attrezzata. Difficile dire se altri piloti – Pérez insegna – avrebbero potuto fare lo stesso con il materiale tecnico a disposizione di Verstappen, ciò che è sicuro è che l’olandese ha dato dimostrazione ulteriore del suo talento cristallino.
Voto: 9

Pérez cede il posto a Lawson con il quale ha avuto lotte accese in Messico e Brasile.
Pérez cede il posto a Lawson con il quale ha avuto lotte accese in Messico e Brasile. Credits: Red Bull Content Pool

Pérez completa l’opera: una seconda metà di stagione da incubo

Da Zandvoort in poi ha totalizzato solo 21 punti, contro i 160 di Verstappen: basterebbe, forse, solo questo dato per descrivere il disastroso 2024 di Sergio Pérez che, a Natale, gli è costato il posto nonostante lo sconsiderato rinnovo annunciato in primavera. Un esito forse scontato e prevedibile già in estate e per quale il messicano non è riuscito ad opporsi. 

Si chiude così in modo triste la parentesi di Pérez in Red Bull, dove in 4 stagioni ha contribuito alla conquista dei titoli Costruttori nel ’22 e nel ’23 e ha avuto un ruolo chiave nel primo titolo piloti di Verstappen, oltre ad aver ottenuto 5 vittorie, 29 podi e 3 pole position. Tuttavia, l’aver totalizzato il 35% dei punti ottenuti da Verstappen nel 2024 – un dato che rappresenta la percentuale peggiore che il compagno di squadra di un campione del Mondo ha ottenuto dal 1994 ad oggi – è stato decisivo per la sostituzione del messicano con Liam Lawson. Un finale triste sulla parentesi di Pérez in Formula 1, ma non per questo inatteso e immeritato.
Voto: 3

Mattia Fundarò