Credits. RCR
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Austin Dillon ha vinto la seconda tappa di Richmond della NASCAR Cup Series. L'americano ha ottenuto la quinta affermazione in carriera spezzando una lunga pausa che durava dalla Daytona 400 dell'estate del 2022. Il #3 di RCR svetta dopo un Overtime letteralmente imprevedibile, l'alfiere di Chevrolet è passato per primo sotto la bandiera a scacchi dopo aver deliberatamente spinto a muro la Ford #22 di Joey Logano e la Toyota #11 di Denny Hamlin.

400 giri di strategia prima del ‘fattaccio’

La ‘Cook Out 400’ è stata una corsa relativamente lineare senza bandiere gialle ad eccezione delle consuete due sospensioni che seguono le Stage. La prima è stata vinta da Christopher Bell (DEWALT Carpentry Solutions Toyota #20), la seconda è stata conquistata dal messicano Daniel Suarez (Choice Privileges Chevrolet #99) che per primo ha provato a cambiare le carte in tavola montando anticipatamente le gomme morbide.

Ricordiamo infatti la decisione della NASCAR di sperimentare in una gara valida per il campionato l'utilizzo di una mescola ‘alternative’, più morbida e di conseguenza più performante al fine di aumentare la possibilità di sorpasso all'interno dei shor-track. Gli organizzatori continuano a provare a migliorare questa tipologia di competizioni, più che mai complicata con le ‘Next Gen’.

Denny Hamlin (FedEx Rewards Toyota #11), autore della pole,  è tornato presto al comando nei minuti seguenti, unico superstite di Joe Gibbs Racing visti dei problemi al motore per Martin Truex Jr (Bass Pro Shops Toyota  #19) ed una penalità per Bell dopo un'infrazione in pit road.

La musica è presto cambiata con l'arrivo nella parte alta dello schieramento da parte di Austin Dillon (Bass Pro Shops Chevrolet  #3). L'ex vincitore della Daytona 500 ha beffato il nativo di Tampa ed ha iniziato ad allungare, una caution a tre giri dalla fine ha rimesso tutto in discussione quando tutto sembrava già scritto.

La neutralizzazione dovuta al contatto tra Ricky Stenhouse Jr. (Kroger/General Mills Box Tops Chevrolet #47) e Ryan Preece (Mohawk Northeast Ford #41) ha segnato l'inizio dell'Overtime dopo l'ultima sosta della giornata e la scelta da parte di quasi tutti i protagonisti di montare un nuovo treno di gomme morbide.

L'Overtime della discordia…

Il migliore al restart è stato Joey Logano (Shell Pennzoil Ford #22), abile a sorprendere nei primi metri del giro Austin Dillon. Il nativo dello Stato del North Carolina ha iniziato a seguire il due volte campione con il chiaro intento di tentare un attacco verso l'ultima curva, una dinamica che puntualmente si è realizzata.

La Chevrolet Camaro ha ritardato appositamente la frenata per colpire la Ford Mustang #22 del Team Penske, Dillon è successivamente rientrato nella traiettoria ideale toccando e spingendo a muro anche Denny Hamlin che nel frattempo era diventato provvisoriamente il leader della competizione.

Dillon ha vinto quindi l'evento ‘abbattendo’ i due rivali, una mossa voluta al fine di entrare nella lista dei sedici protagonisti che da settembre a novembre si contenderanno i Playoffs della NASCAR Cup Series. Ricordiamo infatti che una singola affermazione prescrive l'ingresso nel Round of 16, indipendentemente dalla propria posizione in classifica generale (prima o ultima non fa differenza).

Vedremo se la NASCAR prenderà decisioni in merito nelle prossime settimane. Attualmente Dillon è il vincitore della prova appena conclusa, con tutte le polemiche del caso arrivare dallo stesso Hamlin o da Joey Logano.

 

Settimana prossima un nuovo evento in Michigan, non ci saranno più soste fino alla finalissima di novembre che eleggerà il campione della serie. 

Luca Pellegrini