F1 | Test Bahrain, Day 2: Ferrari, lavori in corso sul passo
Hamilton (2°) continua il suo ambientamento nel Cavallino, mentre Leclerc (3°) ha effettuato long run con la dura pagando però un secondo dallo stint di Norris

In casa Ferrari rimangono sensazioni miste dopo la seconda giornata di test F1 in Bahrain. Lewis Hamilton e Charles Leclerc hanno terminato col secondo e terzo tempo dopo aver percorso un totale di 128 giri oggi sul circuito di Sakhir, che si aggiungono alle 141 tornate accumulate ieri. Le simulazioni di passo gara effettuate nel pomeriggio hanno evidenziato che c'è ancora tanto lavoro da fare all'interno del team del Cavallino Rampante, soprattutto nel confronto con i suoi diretti rivali.
Hamilton guadagna sempre più confidenza con la SF-25
Ad aprire la giornata per la Scuderia di Maranello è stato un Lewis Hamilton che ha continuato ad esplorare la monoposto e i suoi meccanismi con ingegneri e le istruzioni. Nonostante un inizio a rilento per via della pioggia scesa sulla pista nelle prime decine di minuti, il pilota inglese si è dimostrato sempre più a suo agio sulla nuova Rossa nei 45 giri percorsi, abbassando sempre più i suoi tempi personali fino a firmare il best lap della sessione mattutina in 1:29.379 con gomme C3.
Tale tempo è molto vicino da quello della pole position del GP Bahrain dello scorso anno firmato da Max Verstappen. Bisogna sempre ricordare che i tempi nei test contano poco (anche per via dei miglioramenti delle monoposto nel corso della stagione), ma certamente ha fatto piacere a John Elkann (presente ai box Ferrari quest’oggi) e ai meccanici e ingegneri del Cavallino vedere un Lewis galvanizzato dalla sfida che gli si presenta per questo Mondiale.
Lewis in conferenza: “Ultimato gran parte del programma, ad ogni giro imparo sempre di più”
Hamilton è rimasto protagonista anche nella conferenza stampa organizzata della Ferrari in questo pomeriggio. Il 7 volte campione del mondo, oltre che a parlare dell’onore e delle sensazioni a guidare per la Rossa, ha parlato del resoconto dei test finora e del suo programma:
Sono state due giornate molto positive. Il meteo ci ha un po’ ostacolato e oggi non abbiamo potuto fare tutti i giri che avevamo pensato, ma grande parte del programma è stato ultimato. Ci stiamo concentrando sull’esplorare e ambientarmi nel team il più rapidamente possibile. Sto prendendo una giornata alla volta. Siamo concentrati sul nostro lavoro senza guardare al resto. Ad ogni giro percorso imparo sempre di più dalla macchina e dai processi e comandi e mi sento più a mio agio.

Uno spunto interessante sollevato da Lewis al microfono ha riguardato il suo “confronto” con Vettel e Alonso, due campioni che hanno cominciato le loro rispettive avventure a Maranello mesi prima di lui:
Sono ancora in una fase di apprendimento, anche io e il mio ingegnere stiamo imparando a comunicare insieme. Ho guardato anche ad altri grandi piloti come Sebastian e Fernando che sono arrivati in Ferrari prima di me, per esempio a novembre. Noi abbiamo fatto tanto nel breve periodo in cui siamo stati insieme e non potremmo essere più avanti.
Parlando della SF-25, poi, il nativo di Stevenage ci ha offerto un punto di vista particolare, parlando della metodologia di lavoro e come sia tutto nuovo per lui dopo 11 anni passati in Mercedes:
C’è ancora margine di esplorazione. Tutte le regolazioni al muretto sono diverse, non solo sul bilanciamento dei freni. Non devo disimparare ma devo “reimparare” questo nuovo metodo di lavoro. Al momento “sento” la macchina, sento che risponde alle sollecitazioni. Oggi è stata una giornata importante in termini di assetto, non si può ancora parlare di confronto con gli altri team. Magari domani cominceremo ad avere una piccola idea, ma certamente saremo tutti molto vicini.
Proseguendo su questi temi, il pilota britannico si è detto entusiasta dell’inizio del Mondiale e spera di poter accumulare non solo dati in pista, ma anche più esperienze e nozioni possibili dai suoi nuovi ingegneri:
Sono entusiasta, non vedo l’ora che arrivi la prima gara. Comunque mi godrò le prossime giornate, voglio fare un passo dopo l’altro. Ora è molto importante essere presente, tenere la mente aperta ed imparare da tutti gli ingegneri. Ognuno di loro ha la propria esperienza e dobbiamo vedere come amalgamarli con la mia, così da lavorare insieme per raggiungere i nostri obiettivi.
Leclerc, la sua simulazione con le gomme dure e il confronto con Norris

Mentre Lewis parlava ai microfoni, Charles Leclerc si è calato nell’abitacolo della monoposto per scendere in pista nel pomeriggio e continuare il programma della Scuderia, con un lavoro incentrato più sul passo gara. Dopo un inizio di sessione problematico tra il testacoda con le mescole più morbide e il nuovo scroscio di pioggia, il monegasco ha effettuato simulazioni long run le gomme dure (in particolare la C1), arrivando a girare attorno al 33 medio-alto/34 basso. Tempi che al momento supererebbero il secondo di distacco dalla simulazione di gara completa portata avanti dalla McLaren con Lando Norris, senza contare inoltre che Andrea Kimi Antonelli lo ha passato sulla Mercedes. Niente allarmismi però: i tempi sono quello che sono ai test e la sensazione è che Charles si sia nascosto di più rispetto soprattutto al team di Woking.
Leclerc è stato anche uno dei temi toccati nella conferenza stampa di Hamilton, con Lewis che si è espresso per la prima volta sul suo nuovo compagno di squadra ed evidenziando non solo un rapporto amichevole che c’era fin da prima che Charles debuttasse in Formula 1, ma anche la necessità di imparare anche da lui per diventare competitivo il più rapidamente possibile:
Charles ha un talento enorme e vederlo lavorare è stato grandioso. Lui è nel team da molto tempo e lo conosce molto bene, è come se fosse a casa sua. Eravamo già amici prima e questo ha reso molto più semplice il rapporto lavorativo fin da subito. Sarà una sfida incredibile, lui è molto veloce e io devo imparare tutto il possibile da lui anche per aiutare lui e il team a fornire il miglior risultato possibile.
Andrea Mattavelli