F1 | GP Arabia Saudita 2025 - Commento LIVE Gara

George Russell, quinto al termine del GP d'Arabia Saudita
Credits: Mercedes AMG F1 Official website

La seconda posizione in classifica Costruttori, al momento, è ancora abbastanza tranquilla, ma per Mercedes il Gran Premio dell’Arabia Saudita è stato sicuramente diverso dagli altri. Per la seconda volta in stagione, nessuno degli uomini di Toto Wolff è salito sul podio e, nel complesso, la sensazione è che la Ferrari di Leclerc sia stata superiore nella gestione complessiva di una gara vissuta si ritmi elevatissimi. 

Russell: “Gestione gomma complicata”

Considerando quanto, nella giornata di sabato, si era avvicinato alla pole position, il quinto posto finale per George Russell non può essere soddisfacente. La sua gara è sovrapponibile a quella del team mate Antonelli, che ha terminato alle sue spalle e al quale chiedere di più era onestamente impossibile. Per entrambi, il punto focale del Gran Premio è stato rappresentato dalla gestione delle gomme, in particolare le medie. A metà del primo stint, infatti, è emerso un problema di surriscaldamento che ha impedito alle due Frecce d’Argento di spingere quanto necessario per poter lottare per il podio. Lo ha spiegato bene Russell al termine della gara. 

È stata una gara giocata tutta sulla gestione delle gomme. Purtroppo, abbiamo avuto problemi di surriscaldamento per tutta la corsa. Ho provato a spingere all’inizio del secondo stint per restare con Verstappen, ma ho capito subito che non sarebbe stato possibile. La mia intenzione era quella di gestire meglio le gomme, ma Leclerc e Norris avevano più margine e sono riusciti a passarmi senza che potessi fare molto. Dopo quei sorpassi, i miei pneumatici sono calati in modo deciso e ho pensato solo a portare la macchina al traguardo. Non è stata la nostra serata migliore in termini di ritmo: anche con una gestione diversa, non credo che avremmo potuto ottenere un risultato molto diverso. Il surriscaldamento degli pneumatici è un punto debole evidente e tutti, in squadra, sono concentrati su questo aspetto. Dobbiamo accettare questi risultati quando le cose non girano per il verso giusto, ma vogliamo migliorare e farlo in tempi brevi.

Da sottolineare come, ancora una volta, Andrea Kimi Antonelli sia risultato il migliore dei rookies, con una gara molto attenta senza acuti particolari ma anche senza alcun errore, se non un piccolissimo taglio di chicane nel primo giro, dopo il quale ha prontamente ceduto la posizione a Lewis Hamilton. Terminare la gara davanti al sette volte Campione del Mondo senza particolari patemi è certamente un risultato ottimo, che lo ha riportato in zona punti dopo il colpo a vuoto fatto registrare in Bahrain.

Credits: Mercedes AMG Official website

Qualifica e costanza di rendimento: le qualità da cui partire

La gara di domenica ha messo in mostra come, con il caldo, la Ferrari di Charles Leclerc sul passo gara possa diventare una spina nel fianco per Russell e Antonelli. Il monegasco ha raccolto a Jeddah quello che la Safety Car gli aveva tolto a Sakhir, con l’inglese e il bolognese che non hanno mai avuto il passo per attaccare la sua terza posizione, nonostante George fosse scattato proprio da quella posizione. A ben vedere, in questo inizio di stagione, sono due i punti fermi per il team Mercedes AMG F1. 

La prestazione del sabato, al momento, pare essere molto migliore rispetto alla Ferrari, e questo è un’ottima notizia per Russell e Antonelli. A Jeddah questo non li ha aiutati, ma in altre situazioni, anche nelle prossime uscite, potrebbe essere determinante. La qualifica, ad oggi, è ancora un punto a favore di Mercedes, che saltuariamente riesce a stare davanti anche alla Red Bull di Verstappen. E qui entra in gioco la seconda qualità fondamentale del team di Brackley. 

La costanza di rendimento è certamente maggiore rispetto a quella delle rivali più dirette, lasciando fuori dal discorso per ovvie e scontate ragioni McLaren. È vero, Antonelli ha fatto segnare un pesante zero in Bahrain, ma la prestazione è sempre stata presente in ognuno dei cinque round che hanno aperto la stagione anche per l’italiano. A conferma di come il lavoro svolto fino ad ora sia stato comunque ottimo. Il surriscaldamento patito sulle medie, però, è un campanello d’allarme importante, soprattutto guardando alle gare che stanno per arrivare, a partire da Miami. Dovesse ripetersi un problema simile, potrebbero essere guai, considerando che Ferrari pare, tra mille difficoltà e andandoci con i piedi di piombo, in crescita e Red Bull, con Verstappen, pare potere piazzare la zampata in diverse situazioni. 

Insomma, il bilancio resta in ogni caso positivo per la compagine diretta da Toto Wolff, ma certi segnali non vanno sottovalutati per nessuna ragione. 

Nicola Saglia