Indycar, il gran finale di Sonoma su Radio LiveGP
"The show must go on" recitava una famosissima canzone dei Queen. Lo spettacolo deve continuare, nonostante la ridda di polemiche scatenatesi all'indomani dell'emissione del comunicato con cui i vertici dell'Indycar confermavano il programma dell'ultima gara della serie a Sonoma, dopo il lutto che aveva colpito la stessa con la morte di Justin Wilson.
Ora, non per voler necessariamente giustificare tale decisione, talvolta tifosi e media (magari presi dall'emotività del momento) non riescono a ragionare con razionalità e lucidità, condannando a priori certe decisioni senza andare a ricercarne le reali motivazioni. Annullare o posticipare un evento del genere avrebbe danneggiato anche quei tifosi che avevavo acquistato l'agognato tagliando magari dopo ore di attesa e trafile interminabili, tipiche di un evento del genere.
Correre a Sonoma significa onorare al meglio la memoria di Justin Wilson, il gigante buono, colui che aveva fatto della sua passione la propria professione, la propria ragione di vita. E comunque le iniziative per commemorare al meglio la memoria del pilota britannico non sono mancate. I vertici dell'Indycar hanno istituito il Wilson Children's Found, fondo per raccogliere le donazioni a favore della famiglia di Wilson, mentre a Sonoma i piloti avranno uno sticker commemorativo sulle proprie monoposto. Il Dale Coyne Racing, cui Wilson ha regalato due delle quattro vittorie ottenute in IndyCar dalla squadra dell’Illinois, dedicherà al britannico la livrea della monoposto #19. Anche lo storico tracciato di Indianapolis ha voluto unirsi al ricordo di Justin, illuminando col suo nome il celebre pilone. Particolarmente suggestivo, invece, il corteo che i colleghi del britannico hanno voluto dedicargli riunendosi presso il Golden Gate di San Francisco con Marco Andretti, suo compagno di squadra, a guidare la sfilata.
Ma tornando all'aspetto sportivo, andiamo ad analizzare qualche dato statistico su quest'ultimo appuntamento della Verizon Indycar Series. Quella di Sonoma sarà la dodicesima gara che si disputa sul tracciato californiano, con solo tre piloti presenti in tutte le edizioni: Helio Castroneves, Scott Dixon e Tony Kanaan e con il neozelaandese unico pilota a completare tutti i giri delle 12 gare. Per quanto riguarda i vincitori, invece, Dixon (2007 e 2014) e Power (2010-2011-2013) sono gli unici ad aver vinto per più di una volta mentre con una vittoria, tra gli iscritti di quest'anno, troviamo Ryan Briscoe (2012), Helio Castroneves (2008), Marco Andretti (2006) e Tony Kanaan (2005).
Chi è partito dalla pole ha vinto la gara solamente in quattro occasioni: Castroneves (2008), Franchitti (2009) e Power (2010-2011), con ben cinque poleman differenti nelle ultime dieci edizioni: Briscoe (2005), Dixon (2006), Dario Franchitti (2007, 2009, 2013), Castroneves (2008) e Power (2010-12 e 2014).
Ultime annotazioni sui piloti: per Kanaan sarà la partenza numero 249, con la sua serie iniziata nel giugno 2001, mentre per Dixon sarà la numero 190.
Per ciò che concerne i costruttori il team Penske ha collezionato ben cinque vittorie a Sonoma, di cui quattro nelle ultime cinque, con il Chip Ganassi Racing che segue a tre (se trionferà quest'anno conquistera la vittoria numero 100) e l'Andretti Autosport con due.
A giocarsi il campionato, conti alla mano, sono rimasti ben sei piloti: Juan Pablo Montoya, Scott Dixon, Will Power, Graham Rahal, Helio Castroneves e Josef Newgarden, con i primi tre che hanno già conquistato titoli in Indycar.
In pole position partirà il campione uscente Will Power che nelle qualifiche ha preceduto Josef Newgarden e quindi Ryan Hunter Reay, Simon Pagenaud, Juan Pablo Montoya e Graham Rahal. La gara partirà alle ore 14 locali (le 23 in Italia), con il commento in diretta su Radio LiveGP. Essa chiuderà una stagione frenetica partita solamente il 29 marzo articolata in ben 15 appuntamenti disputatisi in soli 5 mesi. Una stagione, purtroppo, portatasi via anche lo sfortunato Justin Wilson.
Vincenzo Buonpane
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