Svoltasi a Spa l’edizione 1970 del Gran Premio del Belgio, i piloti, vista la pericolosità della pista, ottennero lo spostamento dell’appuntamento belga sul circuito di Nivelles, tracciato che sorgeva nei pressi di Bruxelles. Sul suddetto autodromo si disputarono solamente due GP (1972 e 1974) che videro in entrambi i casi l’affermazione del brasiliano Emerson Fittipaldi. Successivamente Nivelles dovette rinunciare ad ospitare la Formula Uno sia per problemi economici che per questioni legate alla sicurezza. Oggi la pista di Nivelles appartiene solo all’album dei ricordi. Smantellata, al suo posto è stato costruito un complesso commerciale.

Ben più rinomato è il tracciato di Zolder, che ha ospitato dieci edizioni del Gran Premio del Belgio (1973, dal 1975 al 1982 e l’ultima nel 1984). Malgrado alcuni accorgimenti effettuati, la pista belga non risultò essere in linea con gli standard di sicurezza: tra le criticità presenti figuravano un’esigua zona box e la mancanza di via di fuga adeguate. Purtroppo Zolder è ancora oggi ricordata per alcuni eventi luttuosi che scossero il mondo del motorsport. Nel 1981 perse la vita Giovanni Amedeo, meccanico della scuderia Osella, travolto nella corsia box dalla Williams di Carlos Reutemann. Sempre nella stessa gara si verificò l’incidente che coinvolse Dave Luckett, capo dei meccanici della Arrows. Luckett, entrato in pista in prossimità dell’inizio della gara mentre si accendeva il semaforo verde della partenza, per aiutare Riccardo Patrese a ripartire (la A3 dell’italiano si spense in griglia), venne colpito alle gambe dall’altra Arrows guidata da Siegfried Stohr cavandosela “solo” con una doppia fratture agli arti inferiori e una commozione celebrale. L’anno seguente, invece, la Formula Uno venne funestata dalla tragedia occorsa all’indimenticato Gilles Villeneuve: il folletto canadese trovò la morte dopo il terribile incidente, verificatosi negli ultimi minuti della sessione di qualifica del sabato e causato dal contatto con la March di Jochen Mass, avvenuto nei pressi della Terlamenbocht.

Malgrado l’infausta etichetta di “pista della morte”, Zolder ha riservato anche gioie ad alcuni piloti del Circus. Nel 1976 Niki Lauda ottenne il suo primo e unico Grand Chelem in carriera. Gunnar Nilsson (1977) e Didier Pironi (1980) ottennero la loro prima vittoria, mentre il compianto Michele Alboreto (1984) trionfò per la prima volta al volante della Ferrari.

Sempre a Zolder, nel 1979, avvenne il ritorno in Formula Uno come costruttore (dopo un digiuno durato 28 anni) dell'Alfa Romeo. La casa del Biscione scese in pista con una sola monoposto, la 177, guidata da Bruno Giacomelli, il quale in gara fu costretto al ritiro dopo l'incidente avvenuto con la Shadow di Elio De Angelis nel corso del 22° giro.

Piero Ladisa 

 

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