LiveGP Awards 2024 | I candidati al titolo di "Miglior pilota internazionale auto"
Andiamo alla scoperta delle cinque nomination selezionate tra i piloti a livello mondiale nell'ambito del contest promosso dalla nostra redazione
La fine dell'anno coincide come da tradizione con il ritorno dei LiveGP Awards, i riconoscimenti per i piloti che si sono maggiormente distinti nel corso della stagione motoristica appena trascorsa. Giunto alla sua undicesima edizione, quest'anno il contest vedrà una modifica nel proprio format, con ben dieci categorie, ognuna delle quali vedrà cinque candidati, scelti dalla redazione di LiveGP in base alla loro annata. Sarà possibile votare sino a Lunedì 30 Dicembre a questo link.
Ma cominciamo subito con i cinque piloti scelti per la categoria “Miglior pilota internazionale auto”.
Max Verstappen (F1)
Il pilota olandese quest'anno ha raggiunto la propria definitiva consacrazione. Partito sulla scia della stagione quasi perfetta del 2023, nelle prime gare ha potuto contare su una Red Bull che sembrava imbattibile quanto quella che l'aveva preceduta, facendo presagire un'altra stagione all'insegna della monotonia. Dal GP di Miami, però, la superiorità tecnica della sua RB20 ha iniziato a vacillare. McLaren, Ferrari e Mercedes hanno iniziato a farsi sotto, iniziando a spartirsi le vittorie, tanto che dopo il GP di Spagna in Giugno, Verstappen è rimasto a secco di vittorie per dieci gare.
Nell'estate è emerso Lando Norris come principale sfidante, ma l'olandese ha tenuto duro, guidando spesso al di sopra dei limiti della macchina. A volte ha giocato sporco, vero, altre volte ha forse ecceduto con la foga (tanto da essere entrato nel mirino dei commissari di gara anche per le imprecazioni), ma ha fatto sempre ciò che era necessario per vincere. La ciliegina sulla torta è arrivata in Brasile, quando ha messo in scena una prestazione maiuscola rimontando da diciassettesimo a primo. A quel punto, di fatto, ha vinto il titolo, sebbene la conferma matematica sia arrivata solo tre settimane dopo a Las Vegas. Questo 2024 è stato decisamente l'anno in cui Max Verstappen ha confermato tutto il suo talento.
Gabriel Bortoleto (F2)
È arrivato in Formula 2 da campione della Formula 3, ma all'inizio dell'anno forse i riflettori su di lui non erano al massimo. Eppure già dal primo round stagionale ha fatto intravedere del talento, piazzando la macchina in pole position, sebbene poi abbia buttato tutto alle ortiche con un contatto alla prima curva.
Il successo è stato costruito a partire dall'estate, quando ha ottenuto la sua prima vittoria in Austria. A Monza è poi arrivato il momento più alto dell'anno, con una vittoria ottenuta dopo essere partito ultimo, grazie anche ad una strategia favorevole. Negli ultimi round si è limitato a gestire il suo rivale Isack Hadjar, riuscendo a non farsi sopraffare dalla pressione e vincendo il titolo a Yas Marina grazie a due secondi posti. Ha vinto la F2 al primo anno dopo essersi imposto in F3: nell'era moderna c'erano riusciti solo Charles Leclerc, George Russell e Oscar Piastri. Bortoleto, che il prossimo anno salterà in F1 con la Sauber, sarà chiamato a imitare i suoi predecessori anche nella massima formula.
Alex Palou (Indycar, IMSA, WEC)
Terzo titolo in cinque anni nella categoria. È questo il palmares di Alex Palou in Indycar, che nel 2024 ha allungato ancora la sua striscia di successi. Dopo aver vinto la gara esibizione a Thermal, lo spagnolo ha iniziato a fare sul serio in campionato a Maggio, vincendo il GP di Indianapolis, per poi ripetersi anche a Laguna Seca. “Solo” due vittorie, ma anche altri quattro podi e tanta costanza, cosa che è mancata agli altri piloti con cui ha lottato per il titolo, a partire da Colton Herta e fino ad arrivare ai portacolori Penske. Ora gli manca da conquistare solo la Indy 500 per poter definitivamente assurgere nell'Olimpo del motorsport a Stelle e Strisce.
Nel 2024 ha inoltre avuto la possibilità di correre le due più importanti 24 ore del mondo, quella di Daytona e quella di Le Mans, in entrambi i casi con la Cadillac del team Ganassi. Se in Florida è arrivato solo un decimo posto, in Francia lo spagnolo, in equipaggio con Earl Bamber e Alex Lynn, ha lottato per la vittoria nelle ore finali, anche se poi è stato costretto a cedere per la strategia chiudendo settimo. Un buon esordio che molto probabilmente non avrà purtroppo immediato seguito, vista una concomitanza della 24 ore del 2025 con una gara della Indycar, ma che fa ben sperare per un eventuale futuro nell'Endurance, qualora considerasse finita la sua esperienza in monoposto.
Kevin Estre (WEC, IMSA, IGTC, GTWCEU)
Il 2024 è stato l'anno migliore della carriera del pilota francese, che partito dal basso ha finalmente potuto, a 36 anni, affermarsi su un palcoscenico internazionale. Il pilota del team Porsche-Penske, al volante della vettura #6, ha infatti stupito tutti già nel primo round stagionale del WEC, quando in equipaggio con André Lotterer e Laurens Vanthoor ha vinto la 1812 km del Qatar. È stata la prima vittoria per Porsche dal ritorno nella classe regina del WEC, e a questa sono seguiti due secondi posti a Imola e a Spa, che hanno lanciato l'equipaggio in vetta alla classifica con ampio margine.
A Le Mans il quarto posto ha fatto vacillare il primato, ma un altro podio a San Paolo e un'altra vittoria al Fuji hanno di fatto permesso all'equipaggio di conquistare il titolo, che poi è arrivato a Sakhir in quella che è stata, ironicamente, la peggior gara del campionato. Un titolo, quello nella classe Hypercar, che si aggiunge a quello conquistato nella Superseason 2028-2019 in classe LMGTE-Pro, sempre con Porsche, e che consacra un pilota che quest'anno è sempre stato tra i più veloci e aggressivi nel panorama a ruote coperte. A conclusione di un anno perfetto ci sono stati anche i due secondi posti conquistati in due gare prestigiosissime, la 24 ore del Nurburgring e la Petit Le Mans di Road Atlanta, sempre con Porsche.
Thierry Neuville (WRC)
Dopo cinque secondi e tre terzi posti finali in campionato, il 2024 è stato finalmente l'anno del primo titolo di Thierry Neuville nel Mondiale Rally con Hyundai, in coppia con Martijn Wydaeghe. Un titolo sudato, arrivato nell'ultimo round stagionale in Giappone, sebbene forse aiutato dall'assenza full time di Kalle Rovanpera, che forse avrebbe potuto impensierirlo maggiormente se avesse corso tutto l'anno.
Un cammino iniziato nel primo round stagionale, con la vittoria a Montecarlo a gennaio, e replicata poi a settembre all'Acropoli, in Grecia. Con queste anche un secondo posto in Finlandia e altri tre terzi posti in Croazia, Portogallo e Europa Centrale, tutti risultati che l'hanno portato all'ultimo round stagionale in Giappone, ad avere ampio margine sul suo diretto rivale, Ott Tanak; il ritiro di quest'ultimo nel Sol Levante gli ha poi aperto la strada verso il tanto agognato titolo piloti, aspettato sin da quando aveva iniziato a correre nel Mondiale, e divenendo così il primo pilota belga a vincere nella categoria.
Alfredo Cirelli