F1 | GP Azerbaijan, l’analisi tecnica delle novità viste a Baku: continua l’alleggerimento delle ali
Mercedes
Il team tedesco ha portato alcune soluzioni nuove, atte a ridurre il carico generato dalle appendici alari.
L'alettone anteriore presenta il flap superiore di corda ridotta (in viola) per ridurre la deportanza generata all'anteriore.
Ad equilibrare “l’alleggerimento aerodinamico” anteriore ci pensa il nuovo alettone posteriore: sempre a cucchiaio (in rosso) ma con una corda ridotta del profilo principale con le zone periferiche che, lavorando in sinergia con i tre slot delle paratie laterali (riquadro giallo), creano meno deportanza rispetto alla zona centrale.
Il flap mobile, anch'esso di dimensioni ridotte, presenta un taglio a “V” (cerchio verde) più grande rispetto alla versione precedente.
Per ovviare al cronico problema di far funzionare gli pneumatici nella giusta finestra di utilizzo, i tecnici hanno introdotto dei cestelli asimmetrici per la diversa sollecitazione che subiscono in un singolo giro.
Il cofano motore presenta delle aperture di dimensioni contenute, per studiare le temperature sono stati utilizzati dei termometri adesivi. (Foto Fabrega)
Red Bull
Dopo aver risolto i problemi di correlazione tra galleria del vento e pista, il team anglo-austriaco si presenta quasi in versione Monza, ovvero a basso carico.
Oltre a presentare un alettone anteriore con il flap superiore a corda ridotta (cerchio arancio) e privo di riccioli (riquadro azzurro), presenta un alettone posteriore da basso carico che solitamente viene utilizzato per piste ultraveloci come Monza, mentre il cittadino di Baku presenta un settore decisamente lento.
L'alettone posteriore presenta un profilo principale di corda ridotta (in verde) e con la parte centrale che si curva verso l'alto a voler ridurre ancora di più il carico generato, anche il flap del DRS presenta una corda molto ridotta oltre un taglio a “V” centrale.
Da segnalare anche le modifiche alle paratie laterali con due sole soffiature orizzontali (riquadro giallo). (Foto Fabrega)
Ferrari
Poche novità per la rossa a Baku: sono state effettuate prove comparative tra l'alettone posteriore pre-Canada e quello introdotto a Montreal.
Nel frattempo sono comparsi dei deviatori in corrispondenza della parte terminale del cofano motore, che oltretutto presenta gli sfoghi di dimensioni generose, di scuola Mercedes.
Introdotto un convogliatore di flusso (cerchio giallo), montato a sbalzo, che ha una chiara funzione aerodinamica considerando anche i flussi di aria calda che investono questa zona.
Modificati anche i piloni di sostegno delle telecamere anteriori (cerchio verde): ridotti a due piccoli supporti (già utilizzati da Williams e McLaren) per ridurre la resistenza all’avanzamento e pulire ulteriormente i flussi. (foto Fabrega)
Force India
Modifiche di dettaglio per il team con sede a Silverstone e ad essere modificato è stato solo l'alettone posteriore da basso carico.
In particolare è stato modificato solo il profilo principale più svergolato che genera così meno resistenza, rendendo la vettura più rapida sui rettilinei; immutate le altre componenti rispetto al Canada, sia il profilo mobile che le paratie laterali.
Williams
Soluzione drastica per il team di Grove, in particolare sull'alettone anteriore: gli ultimi due flap presentano una corda estremamente ridotta oltre ad avere una bassa incidenza, soluzioni atte a favorire la riduzione della resistenza all'avanzamento ed aumentare le velocità di punta sui lunghi rettilinei; da ricordare che l'hanno scorso la Williams con Bottas raggiunse la velocità di 366 km/h.
Toro Rosso
Il team di Faenza ha seguito l'andamento generale scaricando le ali sia all’anteriore che al posteriore.
Sicuramente l'alettone anteriore adotta la soluzione più estrema: manca del tutto il flap superiore (il terzo) per ridurre il più possibile il carico generato in questa zona (cerchio rosso per il confronto).
Completamente inedito l'alettone posteriore a cucchiaio (in verde) studiato per generare maggior carico al centro ed alleviare le zone periferiche; ridotte anche le soffiature orizzontali, solo due (riquadro azzurro), così come i tagli verticali sulle paratie verticali (cerchio giallo).
Sono stati eliminati i monkey seat, mentre anche l'utilizzo della T-Wing è stato oggetto di comparazioni con la vettura di Kvyat che ha girato senza. (Foto Fabrega)
Haas
Il team americano ha introdotto diverse novità all'anteriore posteriore di chiara derivazione Ferrari: i supporti per l'alettone sono passati a due con le derive che arrivano sino alla parte superiore del profilo principale piatto (riquadro verde), mentre le paratie laterali presentano solamente tre soffiature (riquadro azzurro); introdotto anche il doppio monkey seat (cerchio rosso), soluzione in controtendenza perché la maggior parte dei team ha cercato di ridurre il carico generato dalle vetture per favorire le velocità di punta. (Foto Fabrega)
Renault
I tecnici di Enstone capitanati da Bob Bell hanno portato un interessante pacchetto di novità inerente tutte le zone nevralgiche della vettura.
Si parte dall'alettone anteriore con i profili superiori con corda ridotta e privi dei riccioli che si prolungano verso il centro.
I turning vanes sono stati completamente rivisti: ora dividono meglio i flussi indirizzandoli verso le zone nevralgiche della vettura, sia verso il fondo che verso i bargeboard.
I nuovi deviatori di flusso presentano un disegno nuovo e più accurato: grazie agli studi tramite il Cfd sono stati individuati i flussi principali e, tramite il nuovo disegno (cerchi azzurri), fatti deviare verso le pance laterali (per il raffreddamento) e verso il fondo vettura per incrementare la portata del fondo piatto; interessante anche i sei slot presenti sul marciapiede dei bargeboard (riquadro rosso) per pulire ulteriormente i vortici presenti in questa zona.
Per finire, anche l'alettone posteriore è stato aggiornato: presenta una forma a cucchiaio di dimensioni ridotte (linea rossa), così come ridotta è la corda del profilo mobile con un taglio a "V" (cerchio azzurro), entrambi importanti per generare meno carico alle alte velocità, mentre ideale per generare il carico sufficiente per disimpegnarsi nei tratti più guidati.
Riviste anche le paratie laterali con soli due slot orizzontali (riquadro arancio) ed uno verticale (riquadro giallo): da notare le nervature (cerchio verde) per pulire i flussi generati dal fondo piatto e dalle turbolenze degli pneumatici posteriori. (foto @RenaultSportF1; Fabrega)
Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano