F1 | GP Brasile, qualifiche: Verstappen critica la bandiera rossa
Eliminato nel Q2 del GP a San Paolo, Verstappen non le manda a dire nei confronti della direzione gara per le tempistiche di esposizione della bandiera rossa
Max Verstappen ha attribuito la sua eliminazione anticipata nelle Q2 del GP del Brasile alla tempistica di esposizione della bandiera rossa nelle fasi conclusive della manche, definendo la decisione in maniera…colorita ai microfoni di Sky dopo la conclusione della manche.
Stroll fuori, Verstappen dodicesimo
In una sessione di qualifica bagnata che ha visto molti piloti uscire di pista, il pilota della Red Bull ha concluso la seconda manche al dodicesimo posto, non avendo avuto la possibilità di iniziare il suo ultimo giro veloce, a causa dell'incidente di Lance Stroll, finito a muro davanti all'olandese.
Il canadese dell'Aston Martin è andato in testacoda contro una barriera alla Curva do Sol, danneggiando il lato destro della sua monoposto. Inizialmente la direzione gara aveva coperto l'incidente con bandiere gialle, successivamente (probabilmente vista la posizione e la necessità di assistenza per la rimozione della monposto) tramutata in bandiera rossa.
Quando hanno esposto la bandiera rossa mancava meno di un minuto al termine della sessione. Considerato che in un tempo simile nessuna monoposto avrebbe fatto il giro di uscita in tempo utile per non finire sotto la bandiera a scacchi, la direzione gara ha deciso di non riprendere la Q2.
Max furioso
Max Verstappen ha reagito piuttosto furiosamente in merito alla sospensione, a suo dire, tardiva. Se la sessione fosse stata bloccata immediatamente con bandiera rossa, secondo l'olandese ci sarebbe stato abbastanza tempo per riavviare la Q2, dando potenzialmente ai piloti il tempo per un ulteriore giro lanciato. Max ha commentato a caldo ai microfoni di Sky:
"Appena una monoposto colpisce il muro, deve essere esposta direttamente una bandiera rossa. Non capisco perché ci vogliano trenta o quaranta secondi perché venga esposta una bandiera rossa. È solo una grossa stupidaggine (ndR, abbiamo edulcorato il termine usato originalmente da Max…). È così stupido parlarne, è ridicolo".
Ancora una volta le procedure di direzione gara vengono messe nel mirino di un pilota. Oggettivamente, va detto, l'incidente di Stroll e la posizione della monoposto avrebbero dovuto fugare qualsiasi dubbio sull'esposizione rapida di una bandiera rossa; tuttavia, le procedure di sicurezza sembrano aver seguito il loro iter, con le tempistiche che abbiamo visto.
La frustrazione di Max Verstappen, che in Brasile dovrà scontare una penalità di cinque posizioni in griglia per aver superato il numero massimo di parti della power unit, è comprensibile, tuttavia è discutibile pensare che trenta o quaranta secondi in più sul cronometro avrebbero giovato di sicuro alla prestazione dell'olandese, considerendo le condizioni della pista e del traffico che si sarebbe creato.
In ogni caso, considerando la precedente reprimenda inflitta all'olandese, la direzione gara potrebbe non aver preso bene l'epiteto con cui ha descritto la rapidità della decisione. In fondo (ed è difficile da mandare giù) questa volta Verstappen è stato vittima di una coincidenza piuttosto sfortunata.
Luca Colombo