Bagnaia Sprint Race Mugello MotoGP
Pecco Bagnaia, leader del sabato del Mugello | Credits: Bonora Agency

Sotto il sole del Mugello, a brillare di luce propria è un imprendibile Francesco Bagnaia, vincitore di una Sprint Race mai stata realmente in discussione. Un trionfo in solitaria che sottolinea ancora una volta l'ottimo feeling del Campione del Mondo in carica con il tracciato toscano e che rompe un digiuno che durava dal lontano GP d'Austria della passata stagione. 

Bagnaia in modalità Rock'n'Roll

Quella di Bagnaia è stata una corsa dominata dalla prima all'ultima curva, nella quale ai rivali sono state lasciate solamente le briciole. Un vittoria da Rock Star, per riprendere il casco speciale dello stesso Pecco, che vale oro per il morale, ma anche per la classifica: “Questa l'ho finita ed è già tanto considerando come sono andate le ultime quattro e la prima… Abbiamo fatto paura, il passo è stato incredibile. Sono veramente contento, questa vittoria ci voleva per me, ma in generale per tutti perché il sabato porta tanti punti ed era fondamentale guadagnarne qui”. 

Un concerto incredibile a suon di giri veloci, tranne uno: a pochi giri dalla fine, quando Marquez ha recuperato 6 decimi in una sola tornata. È stato lì che chi stava guardando la corsa ha temuto che la musica potesse cambiare. Cos'è successo? Ecco la risposta di Bagnaia: “Quel giro lì ho visto Martin cadere dagli schermi in curva 3 e ho detto ‘posso rallentare un po’' perché non pensavo che Marc fosse già così attaccato. Ma appena ho visto che era lì, ho riaperto il gas e ho ripreso a spingere”. 

Un fuori programma che non ha inciso sulla performance finale, anche se è mancato qualche “brivido” nel finale: “L'ultimo giro? Sì, mi sono c***to addosso! [ride] Ho pensato a curva 10 che è un po' simile alla curva 5 di Barcellona [quella dove è caduto la scorsa settimana, ndr], è fetente. L'altra volta è bastato farla un po' più piano - ma non abbastanza piano - per stendermi, questa volta invece l'ho fatta abbastanza piano”.  

Motivazione e concentrazione, il weekend non è ancora finito

Il Mugello, si sa, è un circuito dove il calore umano è un elemento caratteristico. Soprattutto se sei italiano e Bagnaia lo sa bene: “La motivazione qui è molto alta perché il pubblico è incredibile, sono fantastici”. Tuttavia, non sono mancati episodi spiacevoli nel corso della cerimonia di premiazione, dove si sono sentiti chiaramente molti fischi [rivolti a Marquez, ndr]: “Onestamente non mi piace quando il pubblico fischia. Non lo sopporto su di me, come mi è successo a Barcellona, ma non sopporto neanche che venga fatto sugli altri perché penso che sia irrispettoso. Io però non posso gestire questa cosa, ma spero migliori in futuro". 

Un episodio che però non ha intaccato la sua carica e il suo amore verso questo tracciato: "Quando senti un calore del genere è incredibile: arrivi in griglia e vedi tutta la gente che spinge per te… la motivazione è incredibile e lo senti. L'inno cantato così è stato magico, mi emoziona molto e fa la differenza, ma anche le persone qui rendono tutto più speciale. E poi questa è una pista che si adatta estremamente bene a come guido: tanti curvoni, tante percorrenze… mi trovo molto bene. ”. 

Una motivazione da conservare in vista della gara di domani, dove le condizioni meteo (e della pista) potrebbero cambiare. Una prospettiva da tenere a mente, ma su cui Bagnaia non vuole sbilanciarsi troppo: “Per domani vedremo, pare che farà un po' più freddo. La gomma dietro oggi ha retto molto bene, è stato più il davanti ad avere un consumo imprevisto, mi aspettavo che durasse di più e invece è calata abbastanza. Domani può essere che le gomme cambino, soprattutto quella dietro, ma aspettiamo di vedere il meteo domattina”.

Quel che è certo che cambierà è la posizione di partenza (da secondo a quinto) per via delle tre posizioni di penalità inflittegli ieri [per impeding ai danni di Alex Marquez]. Pecco non sembra particolarmente preoccupato: “Un po' cambia le cose. Devo azzeccare un'altra partenza come quella di oggi perché secondo me un buono spunto come quello di oggi mi permetterebbe comunque di essere davanti alla prima curva, ma vedremo”. 

Penalità, due pesi e due misure

E a proposito di penalità, Bagnaia è tornato sull'argomento per dire la sua, ancora una volta senza troppi giri di parole: “Non me l'aspettavo proprio. Abbiamo dimostrato chiaramente con le telemetrie che Alex [Marquez] ha fatto un po' di show. È abbastanza ridicolo, ma diciamo che di cose ridicole con le penalità ne stanno succedendo veramente tante. Ieri per esempio c'è stato un caso identico al mio e non è stato penalizzato, l'anno scorso qua nessuna penalità per una situazione esattamente uguale in qualifica… non ha senso. Nessuno è contento della situazione con gli steward, ci vorrebbe un cambio ma vedremo se arriverà. Quel che è certo è che nessun pilota è contento. Ogni volta prendono delle decisioni molto discutibili”. 

Tra le domande c'è chi chiede se sia il caso di scrivere una lettera unica firmata da tutti i piloti e team manager per provare a cambiare le cose e far sentire la propria voce. Questa l'opinione di Pecco: “Non so come si possa fare… A Portimao siamo caduti io e Marc [Marquez] e mi è stato detto ‘non ti abbiamo penalizzato perché sei caduto anche tu’. Ma oggi cos'è successo tra Bastianini e Martin? È caduto solo Enea, però la penalità a Martin non c'è stata. Cos'è successo con Oliveira? Anche lì nessuna penalità… È molto altalenante, non c'è un filo logico in quello che scelgono”. 

E poi un altro episodio, forse ancora più grave, che rende bene l'idea di quanto ci sia da fare - e cambiare: “Ieri mentre parlavo con gli steward in Direzione Gara e stavamo facendo un discorso serio, nel quale penso che stessero capendo quello che gli stavo dicendo, è uscito il comunicato delle 3 posizioni di penalità. Non c'è modo di parlarci, non ascoltano e prendono delle decisioni veramente discutibili”. 

Dal Mugello - Giorgia Guarnieri

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