Circus! #448 | Il video podcast sui motori

Credits: formula1.com
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Cadillac procede a pieno regime per preparare il suo debutto in F1. La scuderia americana, gestita da General Motors e TWG Motorsports, ha ricevuto da poco l’approvazione definitiva da parte della FIA e della FOM per diventare l’11° team in griglia nel 2026. Un traguardo raggiunto dopo un processo lungo e travagliato e che ha cambiato faccia solo con il passo indietro di Michael Andretti, ma nulla di tutto ciò sembra aver rallentato i programmi del team, almeno secondo le parole di Graeme Lowdon.

Lowdon dopo l’approvazione: “Felice di dove stiamo ora, orgoglioso dello spirito di squadra”

L’imprenditore britannico, nominato da General Motors come team principal della Cadillac agli inizi di dicembre, vanta un’esperienza pluriennale in Formula 1 prima come CEO del team Virgin/Marussia dal 2010 al 2015 e poi come manager di Guanyu Zhou negli ultimi anni. Parlando a F1.com della nuova sfida targata GM, Lowdon non sembra affatto intimorito dai lunghi tempi per l’approvazione della loro candidatura:

Tutto sta andando come da programma. Non siamo qui per arrivare e correre, vogliamo essere il più competitivi possibile. Da quel punto di vista, sicuramente ci sarebbe piaciuto avere più tempo e persone a disposizione, così da poter costruire di più sulla performance. Ma sappiamo che il processo stesso richiede tantissima energia ed impegno. In termine di linea temporale della produzione, siamo felici di dove stiamo adesso. Abbiamo usato molto di quel tempo per fare test e omologazione dei componenti individuali, testando elementi come musi, telai e così via. C’è stato un enorme quantitativo lavoro che è avvenuto dietro le quinte e ce ne sta ancora molto da fare. Siamo decisamente in una posizione migliore ora che siamo in un team di Formula 1 a tutti gli effetti. Avremo accesso ai dati e alle informazioni che tutte le altre squadre avranno. Ora possiamo spingere per arrivare con l’auto più competitiva che possiamo. Il nostro team è già abbastanza grande e siamo in una posizione molto comoda per il 2026.

Cadillac ha già messo a posto molti tasselli nel suo puzzle: oltre all’accordo con Ferrari per la fornitura di power unit e cambio prima dell’arrivo del primo motopropulsore del gruppo GM (programmato per il 2028), il team americano ha già ingaggiato oltre 200 tecnici tra cui l’ex-Renault Nick Chester come direttore tecnico e l’ex-direttore tecnico della F1 Pat Symonds come consulente esecutivo per l’ingegneria.

Cadillac logo
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A parte i numeri, destinati ad aumentare all’avvicinarsi del nuovo anno, Lowdon è rimasto molto ottimista dall’alchimia che si sta creando tra gli uomini del suo team:

La Formula 1 è una forma di motorsport unica, quindi avere persone (come Symonds e Chester) dalla grande conoscenza ed esperienza è ottimo. Inoltre sono delle belle persone con cui lavorare insieme. In più molti di coloro che sono in questo team hanno già lavorato insieme in altre squadre. Una cosa di cui sono molto orgoglioso è lo spirito di squadra che già si respira dentro il team. Tutti noi siamo passati dentro questo lungo processo ma, durante questo periodo, ci ha permesso di costruire una squadra guidata dalla visione e basata sul merito e ciò ci ha permesso di costruire e di comunicare questi valori a tutti. Inoltre stiamo ingaggiando giovani menti brillanti che non sono mai stati in F1. Avere gente di esperienza è utile per aiutare a crescere questi giovani nel nostro viaggio. 

Sui piloti: “Sceglieremo per merito, ma nulla vieta ad un americano di essere selezionato”

Ora l’attenzione mediatica sarà rivolta principalmente alla scelta dei piloti che Cadillac dovrà fare per il 2026: tanti i nomi già spuntati nel casting del marchio americano tra cui Guanyu Zhou (per i rapporti con Lowdon) e i più esperti Sérgio Perez, Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo, ma il candidato principale rimane sempre quello di Colton Herta, asso californiano della squadra Andretti IndyCar che è stato più volte rumoreggiato per un passaggio in F1 nel corso degli ultimi anni.

Rispondendo all’argomento, il TP Cadillac non vuole al momento escludere nessun’opzione:

Ci sono tanti piloti di talento là fuori. Non siamo potuti entrare nel mercato piloti perché il nostro ingresso non era confermato: ora che ciò è avvenuto, possiamo procedere. Riguardo ai tempi, non abbiamo messo nessun vincolo sugli annunci dei piloti, ma ci sarà tempo per quelli. Ovviamente sceglieremo i piloti sulla base del merito, ma non c’è nessun motivo per credere che non avremo piloti americani allora. Nulla previene ad un pilota di essere americano e di essere selezionato per merito. Credo che questo sarebbe qualcosa che i fan vorrebbero molto vedere. Alla fine della giornata, la Cadillac F1 Team è situata negli Stati Uniti. Abbiamo degli impianti operativi nel Regno Unito, ma il quartier generale è negli USA ed è un team americano. Dunque sono sicuro che scegliere per merito ed avere un pilota americano siano pienamente compatibili con gli obiettivi del team.

Andrea Mattavelli