Moto2 | GP Americhe, gara: un Acosta attendista beffa Arbolino
Una battaglia stupenda quella che abbiamo visto in Moto2 al GP delle Americhe. Pedro Acosta e Tony Arbolino hanno incantato la classe di mezzo al Circuit Of The Americas in un duello all'ultimo giro. Alla fine la spunta il pilota di Red Bull KTM Ajo, mentre l'italiano si accontenta della seconda posizione. Chiude il podio Bo Bendsneyder, al primo podio in Moto2.
ACOSTA E ARBOLINO SU UN ALTRO PIANETA
Come già detto, Pedro Acosta e Tony Arbolino hanno semplicemente fatto un altro sport in Moto2 al GP delle Americhe. Il pilota del Marc VDS Racing Team ha fatto un primo giro da grande protagonista, rimontando dall'ottava posizione di partenza. L'italiano ha preso la leadership nelle prime fasi della corsa dopo un errore proprio di Acosta, al quale è entrata la folle a curva 12. Da lì in poi i due hanno imposto un ritmo al di sotto del 2'10", un ritmo che solo loro due hanno potuto mantenere per tutta la corsa.
Pedro Acosta ha preferito non attaccare il rivale per molti giri, facendo vedere di averne di più. Il primo duello arriva al 14° e terzultimo giro, quando Arbolino arriva largo in curva 1 e lo spagnolo lo infila. Acosta, nel tentativo di difendersi da un eventuale attacco nella famosa curva 12, arriva nuovamente lungo e permette all'italiano di riprendersi la testa della corsa. All'ultimo giro Acosta si è fatto risentire sempre in fondo al rettilineo, mantenendo la testa della corsa fino alla bandiera a scacchi. Inutile l'incrocio di Arbolino dopo l'ultima curva, che si ferma a 146 millesimi dalla vittoria.
BO BENDSNEYDER: UN PODIO CHE VALE PIÙ DI MILLE PAROLE
È una storia molto interessante quella di Bo Bendsneyder. Il pilota olandese del team SAG raggiunge il primo podio in Moto2 al GP delle Americhe dopo ben 90 tentativi. Infatti, dopo due stagioni in Moto3 (dopo la vittoria della Red Bull Rookies Cup, ndr), Bendsneyder è passato in Moto2 nel 2018. Dopo delle stagioni deludenti, dove non è mai andato oltre il 13° posto in campionato, il #64 ha finalmente raggiunto il parc fermé. Ci sono voluti 2359 giorni all'olandese per tornare sul podio, dopo il 3° posto nel Gran Premio di Malesia classe Moto3. Nella conferenza stampa internazionale, Bendsneyder ha confessato di avere un motivo in più per festeggiare: due giorni fa il nonno del pilota di Rotterdam è purtroppo deceduto. Un motivo in più quindi per festeggiare un traguardo così importante, dedicando la gara al parente scomparso.
ULTIMO GIRO PAZZO PER LA TOP 5
Il podio di Bendsneyder è stato reso possibile dalla grande bagarre nell'ultimo giro in Moto2 al GP delle Americhe. Infatti, Arón Canet ha provato ad infilare sia Jeremy Alcoba che Fermín Aldeguer. Proprio il pilota di Pons Racing ha riprovato ad infilare il pilota Boscoscuro, costringendo lunghi entrambi i piloti in curva 12. Proprio in quel momento Bendsneyder ha infilato entrambi, involandosi così verso il podio. Il gruppo, con al proprio interno anche Filip Salač e Alonso López, si è giocato la quarta piazza fino all'ultima curva. Proprio lì i due piloti di Gresini Racing Alcoba e Salač si prendono rispettivamente il 4° e 5° posto. Aldeguer e López seguono, con Canet grande deluso in ottava piazza.
Chiudono la top 10 Celestino Vietti e Manuel González, con il pilota italiano che ha perso moltissime posizioni nel corso del primo giro. Da lì, il pilota Fantic non è stato in grado di riprendere il gruppo di testa. Somkiat Chantra, Albert Arenas, Sam Lowes, Dennis Foggia ed il rientrante Ai Ogura sono gli ultimi piloti in zona punti.
MOTO2 | GP AMERICHE: I RISULTATI DELLA GARA
Valentino Aggio
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