WSBK | Promossi e bocciati da Phillip Island: chi ben comincia...
Jonathan Rea 10 e lode: per il campione in carica Phillip Island è una seconda casa e sarebbe un disonore tradire il popolo che lo ha accolto come un figlio. Centra una doppietta non senza sudare le proverbiali sette camicie contro un coriaceo Chaz Davies, piegato solo al fotofinish.
Chaz Davies 9: esce da Phillip Island con più punti rispetto allo scorso anno ed è già qualcosa. Il solito staccatore seriale, gli manca però qualcosina in termini di velocità per bruciare Rea sul traguardo in entrambe le gare.
Alex Lowes 8: ha corso così bene in entrambe le gare che per un attimo sembrava di vedere il suo gemello Sam. Scherzi a parte, un gran weekend per il pilota Yamaha ed un bel salto in avanti della moto, considerando i problemi dello scorso anno
Xavi Fores 8: un’altra sorpresa del weekend australiano. Lo spagnolo compie due gare veramente incredibili, rimanendo sempre attaccato al gruppo di testa grazie anche ad una moto velocissima e vicina come prestazioni alle Panigale R ufficiali del team Aruba
Leon Camier 8: con una MV quasi “spompata” per non mettere in crisi il motore, riesce a tenere il passo di moto ben più potenti della sua. Il giusto riconoscimento per Leon sono un 5° ed un 8° posto.
Marco Melandri 7,5: non si fosse scontrato con Lowes in gara-1, saremmo qui a parlare di un buonissimo weekend per Marco, considerando che non toccava una Superbike in gare ufficiali dalla fine del 2014. Il podio di gara-2 è la ciliegina sulla torta di un buon round nel complesso.
Tom Sykes 7: bruciato da Rea sul suo terreno più congeniale (la pole), Tom prova a rifarsi in entrambe le gare ma senza l’esito sperato. Raccoglie un podio in gara-1 ed un mesto sesto posto in gara-2 che lo mandano già a -24 dal teammate. Si consola con un bottino di punti diverso rispetto allo scorso anno
Michael Van Der Mark 6,5: nel complesso un buon weekend per Magic Mickey, considerando tutti i problemi dell’adattamento ad una moto nuova. La settima posizione finale in gara-2 è il premio per non aver mai mollato.
Jordi Torres 6: tanto veloce in gara-1 quanto bersagliato dalla sfortuna in gara-2. Nella seconda gara non riesce nemmeno a partire tradito dalla sua BMW che non ne voleva sapere di mettersi in moto.
Lorenzo Savadori & Eugene Laverty 6: voto di comprensione per Lorenzo ed Eugene che fanno quello che possono con una moto palesemente indietro di condizione e che soffre di mancanza di grip al posteriore.
Nicky Hayden 5,5: weekend difficile per il team Honda, ma Nicky è l’unico che ci mette cuore ed anima per far andare una moto ancora troppo giovane e che manca di riferimenti sulle piste del mondiale
Stefan Bradl 5: ci si aspettava onestamente di più dal campione Moto2 2011, ma anche per Stefan il problema è l’adattamento alla moto e tutti i problemi di gioventù della moto stessa che sono palesi.
Griglia invertita 4: concepita come un qualcosa per creare maggior interesse verso la seconda gara, nell’arco di 2-3 giri ci siamo ritrovati con i soliti nomi in testa alla gara. Era proprio necessario questo cambiamento?
Menzione speciale per Roby Rolfo: vince al fotofinish una gara della Supersport rocambolesca in cui ne succedono di tutti i colori.
Per questa puntata è tutto: arrivederci al prossimo appuntamento con le pagelle, subito dopo il round thailandese in programma dal 10 al 12 marzo sul tracciato di Buriram.
Marco Pezzoni