F1 | Regolamento 2021: un faticoso iter verso l'approvazione
Secondo le speculazioni raccolte durante il fine settimana del Gran Premio in Canada, AMG Mercedes e Ferrari si trovebbero d'accordo nel posticipare l'approvazione delle nuove regole relative al Campionato 2021. L'idea sarebbe quella di spostare di quattro mesi la firma sull'approvazione formale del nuovo regolamento, facendo scivolare di fatto la sua ratifica ad Ottobre. Come si può facilmente immaginare, nonostante ci sia un'intesa di vedute tra i due Costruttori principali protagonisti dell'attuale massima Formula, la situazione è piuttosto complessa.
Come già riportato durante il fine settimana dell'ultimo Gran Premio, le scuderie sono impegnate in un lavoro di lettura e revisione della bozza di regolamento tecnico per il 2021, che, in ossequio al Codice Sportivo internazionale, dovrebbe essere ratificata entro la fine del mese, vale a dire diciotto mesi prima della sua applicazione.
Ora come ora il problema principale, evidenziato più o meno formalmente da diverse scuderie, è quello relativo alle tempistiche, perché sarebbe necessario più tempo per il processo di revisione ed accettazione di suddetta bozza.
Secondo quanto si riporta dal paddock di Montreal, Mattia Binotto avrebbe dichiarato che, per quanto le scuderie siano d'accordo sui principi e gli obiettivi delle nuove regole, la bozza è stata pubblicata soltanto qualche giorno fa e molti punti non sarebbero maturi per l'approvazione dalle parti in causa entro il termine specificato: vista la situazione, posticipare la ratifica del nuovo regolamento sarebbe la decisione più sensata da prendere.
Anche Toto Wolff ha espresso gli stessi dubbi sollevati da Binotto, sottolineando come l'AMG Mercedes sia pronta a supportare l'estensione della deadline, se questo si rendesse necessario. Sulla stessa lunghezza d'onda si è schierato Christian Horner della Red Bull, come confermato in un'intervista a Sky il sabato in quel di Montreal.
L'estensione della deadline è un'eventualità possibile, ma è un esercizio piuttosto difficile, dato che servirebbe l'unanimità di consensi da parte di tutte le scuderie, della FIA e della FOM. Per quanto si possa immaginare che tutte le scuderie siano più o meno accomunate dallo stesso problema, c'è chi non è del tutto convinto nel supportare la richiesta di estensione sui termini di scadenza.
La Renault, infatti, vorrebbe che le regole tecniche fossero finalizzate nei tempi prestabiliti, perché teme che i quattro mesi in più possano essere sfruttati dai top-team nel rallentare l'introduzione delle novità regolamentari, risultando in un cambiamento tecnico meno pronunciato di quanto fosse nelle intenzioni e, quindi, più orientato a mantenere l'attuale assetto tecnico di fatto.
In soldoni, di cosa si sta discutendo? Formalmente non ci sono indicazioni verso l'esterno che descrivano con precisione cosa dovrebbe cambiare nel 2021, anche se si conoscono le linee guida che ne costituiscono la filosofia (come riportato in questo articolo), si sa che le novità stanno "bollendo in pentola" dal 2017 circa ed è noto che i cambiamenti interesseranno le aree tecniche, sportive, finanziarie e di governance.
Non ci saranno cambiamenti radicali sull'architettura dell'unità propulsiva (probabilmente se ne riparlerà nel 2024 e bisognerà fare i conti con il fatto che nessun nuovo motorista pare nutrire interesse per entrare in Formula 1), ma si cercherà di standardizzare le parti in modo da uniformare le forniture, mantenendo sia la filosofia di avere componentistica utilizzabile su più gare, sia un tetto di prezzo per gli accordi tra motoristi e scuderie.
Fondamentalmente si parla di aerodinamica semplificata: si dovrebbero grosso modo abolire le strutture troppo complicate per la gestione dei flussi attorno alla parte superiore della scocca e in outwash, con il ritorno verso un sottoscocca (con diffusore) in cui sia maggiore l'effetto suolo. In ogni caso bisognerà tenere conto anche dell'introduzione delle gomme a spalla più bassa e della loro interazione con il resto della vettura.
Si discute anche dell'introduzione di parti in regime di monofornitura (come già riportato in questo articolo), come la struttura d'impatto posteriore, dischi freno, cerchi, strutture d'impatto laterale, pedaliere, colonna dello sterzo ed attuatore del DRS. Anche il numero di sviluppi aerodinamici per stagione dovrebbe essere contingentato ed è questa implicita mancanza di "creatività" il punto principale della discussione ancora aperta da parte delle scuderie.
Cambiando soggetto, l'attuazione di una nuova governance e l'introduzione di nuove regole fiscali, come l'introduzione del budget-cap a 175 milioni di dollari (tema affrontato in questo articolo), non sembrano essere punti problematici per le scuderie, fermo restando che l'applicazione di limitazioni fiscali e/o politiche sono sempre delle aree dai contorni molto sfumati, ovvero delle situazioni nelle quali il DNA della Formula 1 convive e va a nozze.
Infine, l'ultimo punto di attrito e discussione riguarda la nuova definizione del regolamento sportivo: fondamentalmente Liberty Media ha messo sul tavolo una serie di idee su metodi "sportivi" per migliorare lo spettacolo e (teoricamente) diminuire le spese. La proposta più discussa, e (francamente) discutibile, è quella relativa al regime di "parco chiuso" già attivo dal venerdì: è chiaro che, con trovate del genere (come anche l'idea di diminuire i test pre-stagionali da otto giorni complessivi a sei - sempre divisi su due sessioni), il punto di convergenza sia piuttosto lontano...
La FIA ha indetto per questo giovedì (domani) un pre-meeting a Parigi nel quale sono invitate le scuderie, Pirelli, membri dello Strategy Group e, così pare, piloti: questo evento dovrebbe accelerare le discussioni al fine di arrivare più "allineati" al tavolo delle discussioni del giorno successivo, riunione già pianificata da tempo che avrebbe dovuto essere il preludio alla firma dei cambiamenti regolamentari, originariamente fissata per fine mese.
Plausibilmente si vorrebbe uscire dai meeting di questa settimana in modo di avere un accordo parziale almeno sulla parte tecnico-politica del nuovo regolamento, facendo eventualmente slittare la chiusura sulla parte tecnica e sportiva ad Ottobre. Sempre che tutti i partecipanti siano d'accordo e si trovi unanimità di vedute...
Luca Colombo