Jorge Martin, secondo al traguardo della Sprint
Jorge Martin, secondo al traguardo della Sprint | Credits: Bonora Agency - Ph. Andrea Bonora

Il sabato del GP dell'Emilia-Romagna ha un sapore agrodolce per Jorge Martin, giusto secondo nella Sprint Race di MotoGP. A pesare è l'errore nel corso dell'ottavo giro, che ha permesso Bagnaia di portare a termine l'attacco decisivo per prendersi la testa della corsa e, a seguire, la vittoria. 

Un errore costato caro, anzi carissimo

Ma andiamo con ordine. Jorge Martin, scattato dalla seconda posizione, parte molto bene e si ritrova subito a condurre la Sprint, con Bagnaia vicinissimo alle sue spalle. 

All'ottavo giro scatta però il track limits warming per ‘Martinator’ ed è qui che la gara prende una piega inaspettata: la comunicazione arriva sulla sua dashboard nel momento peggiore (in piena percorrenza di curva) e lo spagnolo viene distratto dalla luce gialla sulla sua dashboard, andando quel poco largo che è bastato a Bagnaia per infilarlo. Lo spiega bene Martin a fine gara: 

Ho fatto un piccolo errore che mi è costato molto caro. Ho perso la concentrazione quando mi è arrivato il track limits warning, ho spostato lo sguardo per un attimo sulla dashboard nel momento sbagliato e ho mancato la linea di corda dove poi Pecco mi ha passato. Fino a quel momento ero in una buona posizione: anche se Bagnaia era vicino, avevo tutto sotto controllo e anche un buon passo. Domani spero di poter migliorare ancora e soprattutto di non fare errori.

Dopo il sorpasso, la sensazione è stata quella che Bagnaia ne avesse di più e che potesse scappare. Un pensiero che ha avuto anche Martin, salvo poi rendersi conto che non era esattamente così: 

Quando mi ha passato pensavo che avrei perso almeno un secondo, ma poi ho visto che potevo chiudere il gap e forse con 2 o 3 giri in più avrei anche potuto tentare un attacco. Sono fiducioso per domani, perché anche se dovesse sorpassarmi so che posso lottare ad armi pari. 

Una certezza che arriva anche dal fatto che la pressione della gomma anteriore non rappresenta un problema come invece accade su altri tracciati:

In altri circuiti faccio fatica a stargli dietro [riferito a Bagnaia], qui invece posso seguirlo da vicino e non è un grosso problema. Già oggi ci sono riuscito per diversi giri e non è stato un problema, anzi sono anche riuscito a riavvicinarmi. Forse stare dietro è addirittura meglio, non so… La cosa positiva è che se lui mi passa, o io passo lui, vedremo più bagarre… quindi non vedo l'ora di domani! 

Uno sguardo al futuro… a breve e lungo termine

Il discorso si sposta poi sulla gara di domani, dove si rinnoverà la sfida a Bagnaia:

Per domani sono un po' più fiducioso, di sicuro proverò a concentrarmi solo su me stesso e a non guardare la dashboard o il muretto. Penso che se riuscirò a dare il mio 100% sarà difficile per loro avere il mio stesso passo

Tornando all'errore di oggi, inevitabile una riflessione sull'introduzione delle comunicazioni radio, prevista ufficialmente a partire dal 2025. Uno strumento che forse oggi avrebbe potuto aiutare Martin, su cui però lui preferisce ancora non esprimersi:

Non so se avrebbero potuto aiutarmi, non li ho ancora provati. Certamente se sei in contatto con il team via radio, è più facile decidere in quali momenti possono parlarti e quando no. Non so bene quando la Race Direction decida di mandarci questi messaggi, ma di sicuro se succede nel mezzo di una curva, con tutti i colori che già ci sono sulla dashboard è facile distrarsi… Ad esempio oggi l'ho guardata per un millisecondo ed è bastato per non prendere il punto di corda giusto. Forse dovremmo anche parlare con la Race Direction e decidere in quali punti del tracciato possono mandare messaggi perché altrimenti può essere un problema. 

Da Misano - Giorgia Guarnieri

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