WorldSBK Phillip Island 2025 Toprak 1
Fonte: Razgatlioglu X

Dito infortunato, telaio nuovo (e non quello voluto), una pista che sicuramente non è tra le sue preferite. Eppure Toprak Razgatlioglu è li, secondo sul podio nonostante l’enorme distacco da Bulega. A tutto ciò si aggiunge il pit stop obbligatorio a mescolare ulteriormente le carte, eppure “El Turco” ha fatto esattamente ciò che doveva fare.

UNA PISTA CHE NON PAGA

Phillip Island è un circuito molto particolare, con tanto tempo trascorso in percorrenza e pochi punto “stop and go”. Toprak, al contrario, è un maestro della staccata violenta e del far girare la moto in poco spazio. Non ci vuole un’analisi troppo approfondita per capire che il campione del mondo in carica è arrivato in Australia già sapendo che la seconda posizione è sicuramente un ottimo risultato. Non è nella natura di Razgatlioglu lottare per “non” vincere, ma di necessità vien fatta virtù in queste condizioni.

CONTRO GLI ALTRI E LA MOTO

Come se non bastasse, la prestazione di Toprak riceve ulteriore lustro dalla sua situazione tecnica e fisica. L’indice destro, importante per frenare, è ancora gonfio a sufficienza da necessitare un guanto apposito. L’high side dei test sicuramente ha lasciato qualche altro livido, e la M1000RR non è quella con cui ha vinto il titolo. Il nuovo telaio è stato testato e messo in omologazione in corso d’opera, dato il cambiamento del regolamento avvenuto in maniera quantomeno atipica. E se il fatto che la moto non sia ancora a posto non basta per dare il valore alla prestazione del turco, le 5 Ducati in top6 parlano da sole. Al pacchetto Petrucci-Iannone del 2024 si aggiunge un ritrovato Scott Redding, che in Gara-1 fa vedere quanto può fare con una moto che sposa il suo stile di guida.

NON SEMBRA UNA COSA SICURA

Piccola nota: Phillip Island dovrebbe rivedere il punto di uscita della pitlane se la tradizione del cambio gomme deve rimanere. Scott si è trovato a pochi metri da un Bautista molto largo in curva 1, cosa che lascia pensare che forse c’è necessità di una soluzione diversa e meno pericolosa. In una gara sprint anche i 2 decimi che si guadagnano in uscita dai box sono importanti, quindi forse bisognerebbe rivedere alcuni punti fondamentali riguardanti la sicurezza.

EUROPA, MI MANCHI

L’Australia è l’unica trasferta al di fuori dell’Europa che spetta al WorldSBK anche nel 2025, quindi dopo Phillip Island si tornerà nel Vecchio Continente. Quello sarà il momento giusto per lavorare sulle moto, che normalmente arrivano al primo round ancora un po’ acerbe. Se per Ducati questo non sembra un problema, la brutta scivolata di Van Der Mark concede un altro indicatore di quanto la situazione sia fragile in BMW. Per vedere veramente i valori in campo ci vorrà qualche altro mese, nel mentre Bulega deve capitalizzare il più possibile da questo round. Toprak arriverà.

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WorldSBK Phillip Island 2025 Toprak Crash 1
Fonte: Worldsbk.com

Alex Dibisceglia