IndyCar | Il debutto dell’ibrido slitta a dopo la Indy 500
Dovremo attendere qualche gara per vedere attive le power unit ibride sulle monoposto Dallara in IndyCar. La decisione è stata presa dagli organi direttivi della massima categoria americana a ruote scoperte in seguito ad alcuni test che non hanno dato sufficienti garanzie per quanto riguarda l’affidabilità della componente elettrica, qualità fondamentale nel momento in cui andrà ad essere applicata.
Se ne riparlerà dopo Indy
Il sistema di recupero di energia, dunque, per sbarcare in IndyCar dovrà attendere come minimo fino a giugno. Il management della categoria, infatti, ha deciso di posticipare l’applicazione del sistema elettrico almeno fino a dopo la 500 Miglia di Indianapolis, che si terrà come da tradizione durante l’ultimo weekend di maggio sul catino dell’Indiana.
“Il tanto atteso debutto delle power unit è stato posticipato almeno alla seconda metà della stagione 2024”, ha dichiarato Jay Frye. “La collaborazione tra Honda e Chevrolet è stata a dir poco fenomenale”, ci ha poi tenuto a sottolineare il CEO IndyCar, cercando in tutti i modi di evitare polemiche. “Lo specifico sistemo ibrido studiato per il nostro campionato è una meraviglia ingegneristica, e il nostro focus resta in ogni caso quello di farlo debuttare nel corso di questa stagione”.
Un cammino lungo e travagliato
La storia dell’introduzione dell’ibrido nella massima categoria americana è ormai lunga, e anche abbastanza travagliata. Il progetto e la sua presentazione, infatti, risalgono ormai al 2019, e hanno subito già tre ritardi importanti, dovuti a ragioni diverse.
Inizialmente, il programma prevedeva l’introduzione di unità termiche da 2.4 litri, dotate di un doppio turbo. Giusto un anno fa arrivò poi la parziale retromarcia da parte degli amministratori. Si optò per continuare con la motorizzazione attuale (2.2 litri), aggiungendovi semplicemente la componente ibrida, per un progetto che restava comunque particolarmente ambizioso. Fino ad oggi, quando è stato annunciato il posticipo dell’intero programma.
La cosa che più preoccupa, giunti a questo punto, è la mancanza di una data precisa che metta un punto a tutta questa situazione. Ovviamente, durante la prima parte di stagione continueranno i test da parte dei team. Nel momento in cui gli standard prestazionali e di affidabilità saranno raggiunti con continuità, potrà iniziare la produzione in serie e quindi l’istallazione sulle Dallara che poi andranno in pista.
Per ora, quindi, tutto resta com’è; nei primi mesi del 2024 avremo un’idea più precisa di quando vedremo in azione le nuove power unit anche in IndyCar.
Nicola Saglia