WEC | 24 ore di Le Mans, la cronaca LIVE
24^ Ora Gli ultimi sessanta minuti procedono senza particolari intoppi, eccezion fatta per una stop&go comminato alla Toyota #7 per un eccessivo consumo di carburante nel suo stint. Un problema che comunque non ha influito sulla classifica conclusiva.
LMP1 Finalmente, dopo tanti tentativi e sofferenze, Toyota riesce a sfatare il tabù Le Mans, conquistando la prima vittoria in questa ottantesima edizione della 24 Ore dopo venti tentativi. Vince la numero 8, con Alonso-Nakajima-Buemi primi sotto la bandiera a scacchi; per tutti e tre si tratta della prima vittoria nella classicissima francese, con lo spagnolo che firma il suo primo successo alla sua prima presenza. Nonostante i brividi nel finale, la TS050 #7 completa la doppietta nipponica, grazie all'ottimo lavoro di Conway-Kobayashi-Lopez. Finisce sul podio, con 12 giri di ritardo, la Rebellion RB13 #3 di Laurent-Beche-Menezes, che chiude davanti alla vettura gemella di Lotterer-Jani-Senna; sulla prestazione di quest'ultima pesa ovviamente l'errore in partenza del pilota tedesco. Non riesce ad arrivare al traguardo invece la Br della Smp, fermatasi a circa quaranta minuti dal termine per la rottura del propulsore.
LMP2 Si conclude in modo trionfale il vero e proprio dominio tutto targato G-Drive. Un magistrale Vergne porta al successo la Oreca #26 insieme a Rusinov e Pizzitola. Ben due giri di distacco per i secondi classificati, gli alfieri del team Matmut con la Alpine #36, Lapierre-Thiriet-Negrao. Riesce a concludere ad un forse insperato terzo posto la Graff Racing, che ha portato un'altra Oreca sul podio, quella contraddistinta dal numero 39 e portata in gara da Capaillaire-Gommendy-Hirschi. Ai piedi del podio l'altro prototipo francese della Tds, che ah provato un assalto al podio proprio negli ultimi minuti. Sfortunati sono stati invece gli alfieri della Panis Barthez e i poleman della Idec, protagonisti prima di alcuni inconvenienti tecnici. Tredicesima di classe invece la Dallara della Cetilar Villorba Corse.
GTE-PRO Nulla riesce a fermare Porsche in questa edizione della 24 Ore in classe GTE-PRO. La 911 "Pink Pig" conquista un successo mai in discussione dopo le prime ore con Christensen-Vanthoor-Estre, che completa la doppietta grazie all'altra Porsche con livrea storica, ovvero la #91 di Bruni-Lietz-Makowiecki. Completa il podio dopo una bella bagarre innescata nelle ultime ore la Ford Gt #68 di Bourdais-Muller-Hand, con l'esemplare #67 curata dal team Chip Ganassi Uk quarta. Nella deludente 24 Ore della Ferrari, la prima 488 è la #52 di Vilander-Giovinazzi-Derani al sesto posto, con il pilota pugliese unica vera nota positiva per la casa di Maranello. Gli alfieri della Af sono stati preceduti anche dalla Corvette #63 di Magnussen-Garcia-Rockenfeller. Esordio positivo, ma purtroppo non concretizzato, per le Bmw M8, nelle prime posizioni ad inizio gara ma finite poi ko per vari guai. Discorso diverso per le Aston Martin, mai in gara e solamente ai margini della top ten.
GTE-AM La festa Porsche è stata completata dal successo in classe GTE-AM della Porsche #88 della Dempsey Proton Racing, con Campbell-Andlauer-Ried veri mattatori dalla seconda ora di gara fino al traguardo. Buon secondo posto per la Spirit of Race, con Fisichella-Castellacci-Flohr con la 488, stessa vettura portata sul podio anche dalla Keating Motorsport grazie a Bleekemolen-Keating-Stolz. Vede il traguardo in sesta posizione la Ebimotors con la 911 #90, mentre non giungono purtroppo al traguardo Cairoli-Roda-Al Qubaisi con la seconda Porsche targata Demspey.
23^ Ora Mentre sfumano le minacce di pioggia, ad una e mezza dal termine arriva il primo vero brivido in casa Toyota, con la TS050 #7 che rallenta improvvisamente subito dopo il traguardo. Fortunatamente si è trattato solo di un grande spavento, dato che Kobayashi ha sbagliato il giro in cui fare il rifornimento, affrontando quindi più di metà pista con il pit limit inserito in modo tale da risparmiare carburante sufficiente per giungere ai box. Svolto il regolare pit stop, il giapponese è ripartito regolarmente.
LMP1. Niente è variato nonostante il problema della vettura numero. I giri di vantaggio sulla prima delle Rebellion sono infatti ancora 12, con il secondo posto attualmente al sicuro dietro all'esemplare numero 8 condotto in questa fase finale da Nakajima. Prova ad arrivare al traguardo anche la Smp, con la Br #11 con Button al volante. Il team russo è quinto di classe anche se staccato davvero di una vita.
LMP2. Sfortuna per la Ligier #32 della United Autosport, ovvero quella con cui corre Montoya, vittima di una foratura quando De Saadeler stava disputando il suo ultimo stint di guida. Un vero peccato, perché il team inglese era quarto di classe; la loro posizione è stata quindi ereditata dalla Tds di Duval, dietro ai dominatori della G Drive, l'Alpine della Matmut e l'altra Oreca della Graff.
GTE-PRO Ancora problemi per la Ferrari #52 di Af, costretta ad una sosta ai box forzata. Davanti sembra definitivamente sfumato il duello per la seconda piazza tra la Porsche #91 e la Ford #68, con la vettura di Muller staccata di una ventina di secondi. Estre conduce in vetta sulla Porsche "Pink Pig", mentre Antonio Garcia sta portando la Corvette #63 al quinto posto di classe, davanti alla Ferrari di Giovinazzi.
GTE-AM L'Aston Martin della Tf Sport provoca una slow zone a causa di un uscita dopo le curve Porsche, mentre la Porsche di Project1 è protagonista di un lungo da brivido in una delle chicane su Hunaudieres. Campbell comanda sempre con un giro di vantaggio sulla sua Porsche #77, con Giancarlo Fisichella sempre secondo. Resta in gara la 488 della Keating, protagonista di un testacoda nell'ora precedente ed ora terza di classe. Sempre sesta la Porsche di Ebimotors.
22^ Ora. Le prime posizioni delle varie classi sembrano congelate, ma a Le Mans nulla è scontato.
LMP1. Lopez perde sempre più contatto dal leader Alonso che si sta involando verso la vittoria; problema per Jani che chiude la portiera della sua Rebellion in corsa! Nakajima rileva il volante da Alonso, per lui una 24 Ore da veterano; Kobayashi prende il posto di Lopez: in Toyota hanno intenzione di fare un arrivo in parata tutto nipponico. Preoccupazione al box Toyota: Nakajima ha riacceso il motore con la vettura ancora sui cavalletti, possibile rischio di penalizzazione.
LMP2. Forse è stata la classe più statica complice il dominio incontrastato della Oreca del G Drive; rientro al rallentatore per la SMP Racing #35 con Nato, sosta anche per la Dallara #47 con Sernagiotto che torna al volante. Ritiro definitivo per l'Oreca della Idec Sport.
GTE Pro. Giro di soste con le due Porsche che stanno dominando la gara; cambio per la Ferrari #52 con Pier Guidi che lascia il volante a Serra. Rallenta vistosamente l'Aston Martin Vantage #97 in quattordicesima posizione, per poi riprendere la via della pista. Priaulx ormai ha quasi ricucito il distacco dalla Porsche #91 ora si trova a soli quattro secondi. Penalità di due minuti per la Ferrari #52 che ha effettuato un sorpasso in regime di Slow Zone.
GTE Am. Incredibile errore di Keating su Ferrari #85 che si va ad insabbiare quando occupava la seconda posizione, rimessa in pista dai commissari ora si trova al terzo posto. A comandare sempre la Porsche #77 del Dempsey Proton Racing.
21^ Ora Finalmente si riparte e la gara si ravviva soprattutto nealla classe GTE Pro per la lotta al secondo posto: Porsche contro Ford la storia si ripete.
LMP2. Brividi per Lopez che finisce largo a Tertre Rouge, mettendo due ruote oltre la pista, l'argentino si ripete facendo un testacoda prima del ponte Dunlop, è innegabile che sta sentendo la pressione. Senna, dopo un lungo, va ai box per rifornire, sosta anche per il leader Alonso che continua per un altro stint.
LMP2. A comandare le danze sempre Pizzitola con G Drive, problemi per la Idec Sport di Lafargue che rientra ai box a causa di una perdita di pressione dell'olio scendendo, così, in sesta posizione. Buono il recupero della Dallara #47 che finalmente torna a girare regolarmente in quindicesima posizione di classe. Contatto fra la Ligier #32 di Montoya e la Ligier #33 di Cheng; nei gradini più bassi del podio si istallano la Alpine di Negrão e la Graff di Capillaire.
GTE Pro. Il leader Vanthoor su Porsche #92 va in fuga mentre è battaglia dura fra Makowiecki, Porsche #91, e Bourdais su Ford GT #68: i due sono in scia con il pilota Porsche che riesce a prendere, leggermente, il largo sfruttando i doppiaggi ma il driver della Ford riaccorcia subito le distanze; il francese della Porsche si difende anche oltre i limiti del regolamento zigzagando sui rettilinei, la Porsche ha più ripresa ma nei tratti guidati la Ford riesce a ricucire lo strappo, i sorpassi e i controsorpassi si susseguono. Nel pitstop Priaulx rileva Bourdais ma perde il contatto L
GTE Am. Ormai in queste ultime fasi di gara si alterneranno solo i piloti professionisti e, anche in questa classe, la sfida potrà diventare incandescente. Prime tre posizioni invariate con la Porsche #7 a comandare seguita dalle Ferrari #85 di Stolz e la #54 di Castellacci.
20^ Ora Ancora neutralizzazioni con safety car e slow zone protagoniste a quattro ore dal termine. Paul Di Resta è stato infatti autore di un brutto botto alle curve Porsche, nello stesso punto in cui hanno fatto le spese anche la Br1 della Smp e la Oreca #40 di G-Drive, distruggendo la sua Ligier della United. Resta invece per quasi un'ora intera la slow zone in zona Tetre Rouge, a causa del problema al tombino.
LMP1 Invariata la situazione tra le due Toyota, con Alonso che regge senza problemi il passo di Lopez alle sue spalle. Tra i due c'è circa un minuto e venti di distacco. Continua lo scambio di posizioni tra le Rebellion nei valzer dei pit stop, con la #3 protagonista anche di un brivido in una fase di doppiaggio. Ancora problemi invece per l'unica Br della Smp, quella contraddistinta dal numero 11, che si ferma per la seconda volta nel giro di nemmeno due ore a cambiare il muso ai box.
LMP2. Dopo una bellissima gara sempre nelle posizioni da podio, finisce il sogno della Panis Barthez Competition. La Ligier #23 è costretta a rientrare ai box, dove i meccanici stanno lavorando per un presunto problema al motore. Mentre la Oreca #26 è sempre indisturbata, dietro si accende la bagarre per la top three. Thiriet è secondo con la Alpine, ma sta pagando dazio da un grande Paul-Loup Chatin in rimonta con la sua Oreca della Tds. Ottima risalita anche per la Oreca della Graff #39, che ha conquistato il quarto posto ai danni della vettura gemella della Tds nell'ultima chicane.
GTE-PRO Si riaccenda la bagarre per la seconda posizione. Makowiecki fa un'escursione nella sabbia, permettendo il rientro delle due Ford, con Priaulx che nel frattempo ha preso la posizione di Bourdais. L'inglese riesce dopo un bel testa con la 911 #91 a passare in piazza d'onore con la Gt #67, con la #68 di Bourdais anch'essa molto vicina. Davanti Vanthoor continua imperterrito, mentre si ferma definitivamente la Corvette #64, afflitta dalla rottura del propulsore. La prima delle vetture americane è quindi la #63 di Jan Magnussen, in quinta piazza.
GTE-AM Bleekemolen si riprende la seconda posizione di classe con la 488, ai danni della vettura gemella della Spirit of Race condotta da Flohr. Davanti conduce sempre la Porsche #77 di Andlauer, con l'altra 911 della Project1 a chiudere il "sandwich" tra le due vetture della casa di Maranello.
19^ Ora Fase di gara caratterizzata da una safety car e da diverse slow zone, a causa di problemi di manutenzione ad un tombino dietro ad un cordolo.
LMP1 La Toyota numero 8 ne approfitta per fare un pit stop, con Fernando Alonso tornato al volante al posto di Buemi per il suo primo stint mattutino. Nonostante sia costretto ad attendere il transito di tutto il gruppo, rimanendo quindi bloccato dietro al semaforo rosso in pit lane, lo spagnolo è riuscito a mantenere la testa per via dell'altro pit stop sulla #7. La TS050 #8 continua quindi a comandare sulla #7, sulla quale è salito Lopez al posto di Conway. Si ferma una Rebellion per cambiare il muso, con la #3 sempre davanti alla #1.
LMP2 Ancora problemi per la Oreca #31 della Drangonspeed, che rientra con una gomma forata dopo essersi insabbiata in nottata. Si ferma anche la Ligier #50 della Larbre, protagonista di un lungo che causa una lunga slow zone. Ricci, al volante al momento del crash, riesce a rientrare non senza difficoltà con un paio di gomme dechappate Davanti intanto Vergne continua a comandare con la Oreca della G-Drive, con la Ligier #23 della Panis Barthez che contiene senza apparenti problemi la Alpine #36. Bella lotta tra Owen e Duval per la settima piazza, rappresentanti del team United e Tds. Sedicesimo posto di classe invece per la Cetilar Villorba Corse.
GTE-PRO Si ferma l'Aston Martin #97, afflitta da problemi alla pressione dell'olio, cosi' come la Corvette #64, costretta ad una sosta forzata all'interno del suo box. Là davanti si accende la momentanea bagarre tra la Porsche #91 di Bruni e la Ford #68 di Muller per la seconda posizione. Christensen continua saldamente in testa con la Porsche "Pink pig", mentre le prime due Ferrari sono quelle #52 e #51 di Vilander e Pier Guidi.
GTE-AM Ried sempre in testa con la Porsche #77, davanti alla Ferrari della Spirit of Race sulla quale sta facendo il suo stint di guida Thomas Flohr. Bleekemolen è terzo con la 488 della Keating, davanti all'altra Porsche del Project1 condotta in questa fase dall'esperto Bergmeister. Sesta invece la 911 della Ebimotors, con Fabio Babini attualmente al volante.
18^ Ora. Un'ora decisamente tranquilla, con le posizioni di vertice, nelle varie classi, che sono rimaste le stesse, tutti i team si stanno preparando per l'attacco finale.
LMP1. Ufficializzato il ritiro della DragonSpeed #10; sosta per entrambe le Toyota con situazione invariata: con Buemi che precede Conway; decisamente più distaccate le altre LMP1 capeggiate dalle due Rebellion #3 e #1 a ben dieci giri di distacco.
LMP2. Inizio di ora con testacoda per Tracy Krohn sulla Ligier dell'Eurasia. Ora tocca a Nasr cercare di recuperare il tempo perso alla Dallara della Villorba Corse, attualmente diciassettesimo. Leader incontrastato Rusinov su G Drive, seguito da Buret su Panis Barthez Competition, terza la Signatech Alpine di Thiriet.
GTE Pro. Ennesima penalty per la Ferrari #52: Drive Through per Antonio Giovinazzi per eccessiva velocità in corsia box, a scontare la penalità è Vilander subentrato al pugliese. Torna Bruni al volante della Porsche #91 ma il distacco dalla #92, prima di classe, è difficilmente colmabile. A lottare, per la quinta piazza, senza esclusione di colpi sono la Corvette #63 e la Ford #69.
GTE Am. Posizioni di vertice invariate con la Porsche #77 che comanda agevolmente sulle Ferrari Spirit of Race di Fisichella e Keating Motorsport; da segnalare il testacoda, senza conseguenze, della Porsche #99.
17^ Ora. Inizia nel peggiore dei modi, la diciassettesima ora, per la Porsche del Dempsey Proton Racing #88 di Matteo Cairoli che va a sbattere nelle curve Ford, immancabile la Slow Zone, ad approfittarne tutti i team delle GTE per la sostituzione dei dischi e pinze freno. Incidente anche per la DragonSpeed #10 che torna ai box con il posteriore sinistro danneggiato.
LMP1. Se le prime quattro posizioni sembrano una sfida per Toyota e Rebellion, la Ginetta #5 è ancora ai box per le riparazioni. Brutto incidente per la DragonSpeed #10 con Hanley che perde il controllo e va a sbattere alla curva Porsche, la BR1 è vistosamente danneggiata sulla posteriore sinistra ma il pilota riesce a raggiungere i box. Penalità di un minuto per entrambe le Toyota per non aver rispettato la Slow Zone. Lotterer cerca di chiudere il gap con la Rebellion #3.
LMP2. Sostituzione del musetto per la Alpine #36; la Dallara della Villorba Corse, con un musetto color carbonio, colpisce un detrito in carbonio e lo "spara" verso un commissario di percorso. Testacoda per Vaxiviere, su TDS Racing, con conseguente insabbiamento nelle vie di fuga, serve l'aiuto dei commissari per far ripartire l'Oreca. Sempre in testa la G Drive con Vergne.
GTE Pro. Durante il regime di Slow Zone Dixon, su Ford, va lungo per difendersi dalla Corvette di Rockenfeller perdendo, così, la posizione, ma, dopo un insistente inseguimento, il pilota Ford recupera la quinta posizione. Prime posizioni rimaste invariate con le Porsche di Estre e Lietz seguite dalla Ford di Hand.
GTE Am. Matteo Cairoli, autore di una gara costante, subisce il cedimento della sospensione posteriore destra e va a sbattere rovinosamente nella chicane Ford, gara finita per la Porsche e inizio della Slow Zone. Bella gara per l'unica donna impegnata Christina Nielsen, sulla Porsche dell'Ebimotors, sesta di classe. Primo posto per la Porsche di Campbell.
16^ Ora. Ormai le luci del giorno prendono il sopravvento sul buio della notte e la Toyota #8 corona la sua rimonta con il sorpasso alla gemella #7; insabbiamento per la Dallara #47 di Sernagiotto costretto a chiedere l'aiuto dei commissari, così come la Ferrari JMW di Segal.
LMP1. Un Nakajima arrembante continua a recuperare decimi ad ogni giro e corona il sorpasso sulla gemella #7, prima di cedere il volante a Buemi. Pitstop anche per Kobayashi che, però, resta sulla vettura.
LMP2. Ancora una volta la sfortuna colpisce Sernagiotto, autore di un ottimo triplo stint notturno, e la sua Dallara che finisce insabbiata nella curva Indianapolis immancabile la Slow Zone; il pilota italiano, aiutato dalla gru dei commissari, riesce a ripartire e portare la vettura ai box per le riparazioni del caso. Continua il dominio solitario della G Drive con Pizzitola.
GTE Pro. Ritorna al volante Giovinazzi sulla Ferrari #52 che ha ben impressionato nei suoi stint. Brutto incidente per la BMW #82 di Sims che va a impattare, dopo aver perso il controllo, sulle barriere delle curve Porsche, per la vettura, che torna ai box lentamente, non c'è nulla da fare se non dichiarare il ritiro. Ancora in test a le due Porsche #92 e #91.
GTE Am. Uscita di strada per la Porsche #56 che si trascina un cartello segnaletico di polistirolo. Anche la Ferrari JMW di Segal ha bisogno dell'aiuto della gru dei commissari per riprendere la via del tracciato. In testa sempre la Porsche #77 di Campbell seguito dalle Ferrari #85 di Keating e la #54 di Castellacci.
15^ Ora. Su Le Mans inizia ad albeggiare, ma i nuvoloni all'orizzonte non promettono nulla di buono, continua la sfortuna per il team AF Corse e le sue Ferrari.
LMP1. Situazione ormai chiara nella massima categoria: la vittoria è una storia fra le Toyota, mentre per la terza posizione è una lotta interna fra le due Rebellion. Dopo le rispettive soste la Toyota #7 precede di dieci secondi quella di Nakajima, il distacco è ad elastico a causa dei doppiati.
LMP2. Continua la rimonta della Cetilar Villorba Corse con Lacorte, ora quattordicesima di classe, e nella scia della Ligier del team Eurasia. Ancora problemi per la vettura #38 del Jackie Chan DC Racing che viene spinta ai box dai meccanici, a causa del mal funzionamento della pompa della benzina. Spinta ai box dai meccanici anche la DragonSpeed #31 a causa di una rottura di un disco dei freni. Continua il dominio del G Drive con Pizzitola al volante, seguito da Stevens su Ligier #23 e dall'Alpine di Negrão.
GTE Pro. Inizia male la quindicesima ora per la Ferrari #52 con Pipo Derani costretto a scontare una penalità per non aver rispettato la Slow Zone, scendendo in quinta posizione. Sosta per la Ford GT di Bourdais, con annessa sostituzione dei dischi freno anteriori, riprendendo la pista mantenendo la terza posizione ma non riesce a ricucire il distacco con le due Porsche di testa: la #92 di Vanthoor e la #91 di Makowiecki.
GTE Am. Anche nella classe minore a dominare è una Porsche la #77 di Ried, seguita da due Ferrari, rispettivamente la #54 di Fisichella e la #85 di Stolz.
14^ Ora Ancora problemi per una vetturaLmp2. Questa volta è la Oreca #37 della Jackie Chan a rimanere insabbiata in uscita dalle curve porsche. Una vera e propria disfatta quella del team malese, in lotta per la vittoria assoluta dodici mesi or sono.
LMP1 L'ottimo lavoro di Alonso è stato completato dall'altrettanto buono stint di Nakajima, arrivato a ridosso di Lopez, sostituito nel frattempo da Kobayashi. I due sono davvero vicini (un paio di secondi li separano) quando mancano dieci ore al traguardo. Nuovo scambio di posizioni invece tra le Rebellion, con la Rb13 #1 ferma ai box, restituendo di fatto il favore ai compagni di squadra sulla numero #3.
LMP2 Sempre Vergne in testa solitaria, mentre continua la bagarre tra l'Alpine #36 e la Ligier #23. Stevens è secondo con la vettura della Panis Barthez, ma dovrà resistere alla risalita di Andre Negrao, a soli dieci secondi di distanza. La Oreca #39 della Graff si becca uno stop&go di un minuto per il medesimo problema che ha colpito anche Buemi. Si ritira la Oreca #34 della Jackie Chan.
GTE-PRO Dopo una prima parte di gara combattuta, la classe GTE-PRO vede una situazione di stallo con le due Porsche ufficiali sempre al comando inseguite dalla Ford 68. Prosegue quarta la Ferrari della Af con Pipo Derani al volante.
GTE-AM Regge in terza piazza la Ferrari di Fisichella, mentre sulla Porsche #88 al comando è salito il gentleman Ried. Sempre secondo Bleekemolen con la 488 di Keating, mentre Matteo Cairoli proverà a risalire dalla settima piazza.
13^ Ora Brutta botta per la Oreca #40 della G-Drive, con Gutierrez finito a muro esattamente nello stesso punto in cui ha sbattuto Isaakyan con la Br della Smp. Gara finita per il messicano, che abbandona mestamente la sua vettura malconcia.
LMP1. Scende sotto il minuto il gap tra Alonso e Lopez, con lo spagnolo che sta spingendo ad un ritmo davvero forsennato già da quattro stint consecutivi. Resta da capire se questa differenza prestazionale si verificherà anche nei prossimi imminenti cambi pilota. Le Rebellion nel frattempo si sono invertite le posizioni, con la #1 che passa in terza posizione in seguito ad una sosta di "check-up" della vettura gemella condotta da Menezes.
LMP2. Torna Jean-Eric Vergne al volante della Oreca #26 della G-Drive. Indubbiamente il pilota con più minuti nel suo equipaggio, e grande protagonista fin qui dell'ottima performance della squadra russa. Lapierre nel frattempo si è messo al sicuro dai contrattacchi di Buret, sempre terzo con la Ligier #23. Problemi invece per la Dallara #29 della Racing for Nederland, ovvero quella portata in gara da Van der Garde-Lammers-van Eerd, vittima di un principio di incendio fortunatamente risoltosi senza particolari conseguenze.
GTE-PRO Tutto ancora una volta invariato nella classe regina delle Gt, con le due Porsche ufficiali saldamente al comando. Christensen è davanti a Bruni, mentre Muller resiste in terza piazza con la Ford #69. Sempre quarto Vilander con la prima delle Ferrari di Af Corse.
GTE-AM. Grande stint di Giancalro Fisichella, che porta la Ferrari della Spirit of Race al terzo posto di classe dopo una bella rimonta. Davanti a lui ci sono la Porsche del team Dempsey, sempre leader, e la 488 del team Keating con l'olandese Bleekemolen al volante. Retrocede sesto Al Qubaisi, con la Porsche #77 che divide con Cairoli e Roda.
12^ Ora
LMP1. Grande stint di Fernando Alonso, che ha ridotto a meno di un minuto e mezzo il suo distacco dalla Toyota #7 guidata da Jose Maria Lopez. Lo spagnolo ha dimostrato subito un grande feeling con le tenebre di Le Mans, nel suo primo stint notturno. Girano invece sempre un paio di secondi più alte le due Rebellion.
LMP2 Bella battaglia per il secondo posto tra l'Alpine #36 e la Ligier di Panis Barthez, con Buret al volante; Lapierre approfitta anche di un doppiaggio per passare il connazionale, rendendo un po viva la situazione in una classe fin qui piuttosto monotona. L'Oreca #26 comanda infatti in solitaria con Rusinov al volante, mentre Chatin sta provando a rimontare sulla Ligier del team Idec, attualmente quarto. Problemi per l'Oreca #31 di Gonzalez, sulla quale corre anche Maldonado, insabbiata in una delle chicane sul rettilineo di Hunaudieres.
GTE-PRO Cambiano solo i piloti a guidare le vetture della classe regina delle Gt nelle medesima posizioni, che non cambiano già da qualche ora a questa parte. Michael Christensen è infatti al comando con la Porsche #92, davanti a Gianmaria Bruni, tornato al volante della 911 griffata Rothmans. Dietro di loro prova a tenere il passo Dirk Muller, con la Ford #67 con cui precede Toni Vilander, subentrato a Giovinazzi sulla Ferrari #52.
GTE-AM Si infiamma la bagarre per il secondo posto, con Bleekemolen (Jmw Motorsport) che ha scavalcato la Ferrari gemella, ma gestita dalla Jmw, portata in gara da Liam Griffin. Andlauer continua al comando con la Porsche 911 #88, mentre la Ferrari #54 di Castellacci ha scavalcato la Porsche #77 di Al Qubaisi, che ha preso il posto di Giorgio Roda nel suo stint notturno.
11^ Ora Qualche brivido per la Ligier dell'Algarve Pro Racing #25 di Patterson, autore di un testacoda a Mulsanne in seguito al quale si è fermato in mezzo alla pista per qualche istante, riuscendo comunque a ripartire ed evitando un ingresso di una safety car.
LMP1 E' il momento di Fernando Alonso nella notte di Le Mans. Lo spagnolo ha ereditato il volante dalla Toyota #8 da Buemi, e sta provando a riavvicinarsi alla vettura gemella condotta da Mike Conway, autore dal canto suo di uno stint notevole. I primi due prototipi endotermici sono le Rebellion RB13, con Beche sulla #3 e Senna sulla #1; il brasiliano sembra tuttavia non riuscire a ripetere i tempi di Lotterer, grande protagonista nella notte sul circuito della Sarthe.
LMP2 Sempre e solo G-drive in classe Lmp2. Rusinov continua senza problemi al comando della classifica di classe precedendo, come già da un paio d'ore, la Alpine della Matmut #36 e la Ligier della Panis Barthez. Ai piedi del podio c'è sempre Idec, mentre chiude la top five l'Oreca della Tds guidata al momento da Vaxiviere.
GTE-PRO Le Bmw spariscono definitivamente dalle posizioni di testa. Dopo la sosta forzata ai box, l'#81 è infatti dodicesima di classe, mentre la seconda M8 occupa la nona con Farfus al volante. Là davanti non cambia nulla, con Estre sempre in testa con la Porsche "Pink Pig" con Lietz a completare la doppietta tutta "old style" della casa di Weissach con la 911 contraddistinta dalla livrea Rothmans. Rimane terza la Ford #68, cosi' come è stabile la quarta posizione di Antonio Giovinazzi e della sua Ferrari 488.
GTE-AM Situazione invariata anche in classe GTE-AM, con Matt Campbell, protagonista anche di un innocuo testacoda a Mulsanne. Il suo vantaggio è tuttavia molto ampio nei confronti delle Ferrari di Macneil e Stolz, con Roda sempre quarto al volante della Porsche #77.
10^ Ora
LMP1. Dopo più di nove ore di stallo in testa alla classifica, qualcosa si muove tra le due Toyota. La TS050 #8 è stata infatti penalizzata con uno stop&go di un minuto per un'infrazione della velocità massima consentita in slow zone da parte di Sebastien Buemi. In questo modo il pilota svizzero paga quasi un giro da Conway, sulla vettura #7. Dietro di loro Thomas Laurent sta conducendo in maniera intelligente il suo stint notturno, mentre Lotterer continua a martellare dopo il grossolano errore in partenza. Ancora problemi per la Ginetta #6, che dopo essere ripartita, si ferma definitivamente prima del rettilineo dell'Hunaudieres.
LMP2. Non cambia nulla in testa alla classifica dell classe cadetta dei prototipi, con Pizzitola sempre quinto assoluto con la sua Oreca #26 e con quasi un giro di margine sulla Alpine #36, sulla quale è risalito Pierre Thiriet. Cambi di pilota anche per gli altri due equipaggi nelle prime posizioni, con Canal al volante della Ligier #23 della Panis Barthez e Rojas nell'abitacolo della vettura #48 della Idec. La Dallara di Villorba è invece diciottesima di classe.
GTE-PRO. Dopo aver stupito tutti nella prima parte di gara, la Bmw #81 accusa i primi problemi ai freni, costringendo gli uomini del team tedesco a richiamare l'M8 all'interno del box. La loro terza piazza è stata cosi' ereditata dalla Ford # 68 di Joey Hand, mentre là davanti sono sempre le Porsche a farla da padrona. Kevin Estre ha ripreso il volante della #91, stessa cosa che ha fatto Lietz sulla vettura #92. Antonio Giovinazzi inizia al meglio il suo primo stint di notte alla 24 Ore di Le Mans, portando la Ferrari #52 al quarto posto di classe. Più indietro invece le altre 488 di Af, con la #51 ottava e la #71 tredicesima.
GTE-AM. Spetta a Matt Campbell il compito di proseguire la supremazia Porsche e Dempsey Proton in questa prima parte di gara della 24 Ore. L'australiano comanda sulle due Ferrari di Jmw e Keating Motorsport, con rispettivamente Macneil e Stolz al volante. Giorgio Roda è invece quarto e staccato di un giro sulla sua seconda Porsche 911 #88 della Dempsey, e precede la Ferrari #54 della Spirit of Race di Castellacci-Fisichella. La Porsche di Ebimotors procede invece in nona posizione di classe dopo il contatto con la ByKolles nelle prime ore.
9^ Ora. Fase caratterizzata da una slow zone, procurata dalla Br di Isaakyan che le ha provate tutte per riportare la sua vettura ai box, togliendo persino il cofano motore. Tutti i tentativi sono però risultati vani in seguito ad una inequivocabile fumata bianca dal motore AER. La 24 Ore del prototipo #17 termina dunque qui.
LMP1. Mike Conway rileva il volante da Kobayashi, continuando a condurre nella notte di Le Mans. Procede senza troppi patemi la marcia di Buemi sulla TS050 #8, mentre le Rebellion pagano quattro e cinque giri dalla vetta, anche se Lotterer sta spingendo davvero forte. Si ferma ancora la Ginetta #6 di Rowland. Ora il box del team Manor è al completo, dato che anche la seconda G60 motorizzata Mecachrome ha già patito diversi guai ed è parcheggiata nell'altro lato del garage. E' rientrata invece la Br1 della Drangonspeed, con anche il secondo prototipo costruito dalla Dallara curato dalla Smp in ripresa dopo i problemi ad inizio corsa.
LMP2 Mentre non arrivano ulteriori comunicazioni riguardanti l'under investigation della Oreca leader, Andre Pizzitola ha confermato il prototipo G-Drive al primo posto di classe ma, zitto zitto, lo ha anche portato al quinto assoluto. Da segnalare il grande lavoro di Vergne, al volante per ben quattro ore e venti delle nove fin qui disputate. Sempre bello il confronto alle loro spalle, con l'Alpine #36 ora seconda con Negrao al suo debutto nella notte, mentre Stevens completa il podio di classe provvisorio con la Ligier #23 della Panis Barthez. Ai piedi del podio i poleman del team Idec, con Paul Lafargue al volante della Ligier #48.
GTE-PRO. Bella lotta tutta Porsche tra la #91 e la #93, con Malowiecki e Tandy protagonisti di un duello prolungato che alla fine si è risolto, purtroppo, con una sosta forzata ai box del pilota inglese. L'alfiere Porsche lascia quindi l'attuale terzo posto nelle mani di Eng e della sua Bmw #81. Là davanti nel frattempo procede senza intoppi la marcia di Vanthoor, leader con la 911 #91. Dietro Bourdais e la sua Ford #68 hanno scavalcato Derani con la Ferrari #52, che ora occupano rispettivamente il quarto e quinto posto di classe. Continua il calvario delle Aston Martin, con la Vantage #95 al decimo posto ma mai in gara e con tempi lontani dai primi.
GTE-AM. Sempre Dempsey Proton Racing padrona della classe GTE-AM, con la #77 condotta da Andlauer salda in prima posizione. Procede invece la rimonta dei loro compagni di squadra, con Cairoli protagonista di un grandissimo stint al quale sta provando a replicare Giorgio Roda. I nostri portacolori sono terzi, dietro alla Ferrari della Jmw. Da segnalare un dritto di Fisichella con la sua Ferratri 488 #54, con cui occupa la quinta piazza, dietro anche all'altra Ferrari della Keating Motorsport.
8^ Ora. Arriva la notte in questa edizione della 24 Ore di Le Mans. La fase più delicata ed emozionante è iniziata sul circuito francese, con Matevos Isaakyan subito in difficoltà in questo momento critico. Il russo ha infatti picchiato la sua Br1 alle curve Porsche, rovinando la gara della Smp, terza fino a quel momento.
LMP1. La Toyota #7 prende circa quattro secondi di secondi di vantaggio sulla #8, con Nakajima che termina il suo stint lasciando spazio a Sebastien Buemi.
I due hanno calato leggermente il ritmo gara, mantenendo comunque un paio di secondi al giro di gap Rebellion #3 di Laurent. Il francese ha ereditato il terzo posto dalla Br1 della Smp, rimasta ferma nella via di fuga e con vai tentativi di ripartire non andati in porto. La Rebellion #13 di Lotterer sale quindi ai piedi del podio dietro ai compagni di squadra
LMP2. La fase di stallo in vetta alla classifica di classe viene minacciata da un "under investigation" nei confronti della Oreca #26 della G-Drive, rea di aver commesso un'irregolarità in un pit stop. Da seguire ovviamente con attenzione questa vicenda. Sul finale dell'ottava ora, Newey Jr. è vittima di una foratura sulla sua Dallara della Smp, in seguito alla quale è costretto a percorrere metà pista praticamente su tre ruote. Continua intanto il valzer nelle posizioni di rincalzo, con Panis Barthez seconda e l'Alpine #36 terza. Gara davvero da dimenticare invece per il team Jackie Chan, con entrambe le vetture ferme prima per una noia meccanica e poi per una toccata della Oreca #37.
GTE-PRO. Sempre e solo dominio Porsche quando siamo circa a metà gara. La 911 #92 comanda con Vanthoor, mentre Bruni ha ceduto il sedile a Makowiecki, risalito in macchina per il suo secondo stint di guida.Terza ancora un'altra Porsche, per la precisione quella #93 di Nick Tandy. Continua la buona gara della Bmw #81, con Phillip Eng stabile in quarta piazza davanti alla prima Ford #68 di Bourdais. Risale sesta invece la Ferrari #52 di Af Corse , con Pipo Derani al volante.
GTE-AM. Julien Andlauer continua in testa con la Porsche #77 della Proton Dempsey, che precede la costante Ferrari 488 della Jmw. In netta risalita invece la seconda 911 della Dempsey Proton, che con Matteo Cairoli è risalita fino alla terza posizione di classe
7^ Ora. Cala il sole sul circuito della Sarthe, e la 24 Ore entra in una delle sue fasi più suggestive ed affascinanti. Il primo a fare la spese delle primissime tenebre è Paul Dalla Lana, protagonista di un lungo con la sua Aston Martin #98.
LMP1. Continua l'alternanza al comando tra le due Toyota. In questa fase è la TS050 #7 di Kobayashi, che dopo la sosta ai box, è tallonata dalla #8 con il connazionale Nakajima al volante.
Sempre terza la Br1 #17, con la Rebellion #3 di Menezes che si sta facendo sotto ad una quindicina di secondi di distacco. Si ferma ai box invece la Dragonspeed di Renger van der Zande, finito lungo alla prima curva e con qualche danno di troppo da sistemare.
LMP2. Roman Rusinov cede il volante della sua Oreca #26 a Jean-Eric Vergne, che conduce sempre agevolmente con quasi un giro di vantaggio sulla Ligier #48 della Idec, risalita fino alla seconda piazza con il bravo Chatin al volante.
Terza l'Alpine #36 che grazie al veloce Nicolas Lapierre sta rimontando dopo l'errore di Thiriet nello stint precedente.
GTE PRO. Christensen continua imperterrito al volante della sua Porsche #92, in testa alla classifica di classe già da qualche ora. Non è andata meglio alla 911 #94, che nello stint di Romain Dumas, è stata costretta a rientrare ai box per un presunto problema ad una sospensione. La stessa sorte ha colpito anche la Bmw #82 di Da Costa, protagonista di un'entrata troppo violenta su un cordolo. Una manovra che ha provocato danni all'ammortizzatore anteriore sinistro, in seguito al quale la vettura tedesca ha perso 6-7 minuti ai box. Quasi un giro dietro alla Porsche #92, Patrick Pilet si è sbarazzato della Bmw #81, retrocessa alle spalle anche dell'altra 911 #91 di Gianmaria Bruni. Il pilota tricolore completa il momentaneo podio tutto tedesco. Sempre quinta la prima Ford #68 di Muller, che precede la Corvette #63. Ottava invece la prima Ferrari di Af Corse, quella #52 condotta da Vilander.
GTE-AM. Detto dell'uscita di Dalla Lana, la Porsche #77 è sempre al comando, mentre la Ferrari della Jmw è riuscita a risalire fino alla piazza d'onore provvisoria grazie a Jeffrey Segal. La 488 del team britannico ha scavalcato la Porsche del team Project 1, che con il gentleman Egidio Perfetti, ha avuto qualche difficoltà di troppo sul suo passo gara-
6^ Ora. Il primo quarto di gara si conclude con una slow zone ad Indianapolis provocata dall'uscita della Ligier #32 di Juan Pablo Montoya, finito lungo contro le barriere.
LMP1. Alonso cede il volante a Nakajima, che dopo la pole di giovedì' fa il suo esordio in gara in questa 24 Ore.
La Toyota #8 continua a comandare con circa quattro secondi sulla vettura gemella condotta in questo stint di guida da Jose Maria Lopez.
L'argentino si ferma proprio a ridosso dello scadere della sesta ora, cedendo il sedile a Kamui Kobayashi.
Prosegue anche la buona gara della Br della Smp, terza con Isaakyan al volante ma staccata di due giri. La seconda vettura del team russo sembra essere risuscita finalmente ad impostare un buon ritmo gara, dopo un inizio a dir poco complicato.
LMP2. Continua senza particolare impedimenti la supremazia dell'Oreca del team G-Drive, sesta assoluta con Rusinov.
La Ligier #23 della Panis Barthez si riprende la seconda piazza ai danni dell'Alpine #36, finita in testacoda ad Arnage in seguito ad un errore di Thiriet.
GTE-PRO. Nella fase confusionaria della slow zone, la testa della classifica è sempre nelle mani di Michael Christensen e la sua Porsche #92. Dietro prosegue la bella bagarre tra la sorprendente Bmw #81 con Tomczyk e la 911 #93 di Pilet.
Gianmaria Bruni è quarto nei suoi pochi minuti del primo stint, mentre ad infiammare il pubblico sulle tribune ci ha pensato Antonio Giovinazzi. Il pugliese ha innescato dei bei duelli con la Ford #67 prima e la Bmw #81 poi, lasciando la sua Ferrari 488 #51 nelle mani di Vilander in nona posizione di classe. Continua invece la gara incolore delle Aston Martin, mentre la prima Ford è quella #68 di Dirk Muller.
GTE-AM. Supremazia Porsche anche in questa classe, con la 911 #77 della Dempsey Proton, che precede la vettura gemella del team Project 1 e la Ferrari della Spirit of Race. Problemi invece per la Porsche #88 di Cairoli e Roda, relegati in fondo alla classifica dopo un inizio da protagonisti.
5^ Ora. Nuova Safety Car in pista causata dall'uscita di pista della ENSO CLM ByKolles guidata da Kraihamer, pilota illeso ma vettura distrutta.
LMP1. Finalmente Button riesce ad entrare in pista ma la BR1 accusa addirittura 49 giri di distacco.
L'incidente causato dalla ENSO #4 ha causato numerosi detriti in pista: la vettura è andata completamente distrutta con un principio d'incendio al motore, fortunatamente il pilota è uscito illeso.
La vettura prima ha colpito la Porsche #80 e poi è sbattuta contro le barriere, obbligatorio l'ingresso della vettura di sicurezza per riposizionarle.
Ad approfittarne entrambe le Toyota che hanno rifornito; rientrata nei box anche la Rebellion #1 con i meccanici che hanno "operato" nel retrotreno prima di rispedirla in pista.
Fase confusionaria nella ripartenza ma le due Toyota escono indenni nei doppiaggi, con Alonso che prova ad infilare Lopez riprendendosi la vetta.
LMP2. Situazione di stallo nella categoria cadetta dei prototipi: a dominare è l'Oreca del G Drive con Pizzitola, mentre la Alpine, complice la sosta ai box, scende in terza posizione a vantaggio di Canal su Ligier #23.
GTE Pro. Continua la lotta tra Bamber e Miller i due piloti Porsche quasi si toccano, dopo aver fatto passare Alonso.
Uno scatenato Giovinazzi sfrutta la scia della Ford di Dixon e lo supera, ma poi deve difendersi a causa della scarsa velocità in rettilineo della Ferrari 488.
Johnson fa "volare" sul cordolo la Ford GT #66 che, ritornando a terra, subisce la rottura della sospensione costringendo il pilota a tornare ai box con la vettura sbilenca.
Stop and Go di tre minuti per la Ferrari #71 per essere uscita dai box, in regime di Safety Car, quando il semaforo era rosso.
Sosta ai box per il leader Estre sulla Porsche #92, così come per le Ford GT #67 e #69.
Dopo una dura lotta, con annessa sosta i box, Lietz, su Porsche, riesce a tenere dietro la Ford #68 di Hand.
Giovinazzi, quinto, cerca di attaccare la Porsche #91, staccatissime le Aston Martin decisamente non competitive.
GTE Am. Esordio per l'unica donna impegnata a Le Mans Christina Nielsen su Porsche dell'Ebimotors.
Leader di classe la Porsche #77 di Campbell seguito dalla Ferrari di Griffin e la Porsche #56 di Bergmeister.
4^ Ora. Caratterizzata dal primo ingresso della Safety Car, a causa dei detriti sparsi sulla pista dall'Oreca #38, a rimescolare la gara nella categoria GTE Pro.
LMP1. Alonso prende il comando della corsa agevolato nel sorpasso da Lopez sulla Toyota #7, dopo la prima sosta ai box.
L'argentino entra ai box e sostituisce solamente la posteriore sinistra, oltre al rabbocco di benzina, molto probabilmente per una foratura lenta.
Il pilota della Toyota #7 dopo la Safety Car riesce a riprendersi la leadership, distaccati gli altri la SMP di Orudzhev, terzo, ad un giro.
LMP2. L'ora inizia con un colpo di scena: la Dallara di Felipe Nasr ferma nella ghiaia per una foratura causata dai molti detriti presenti in pista.
Foratura anche per Aubry su Jacky Chan DC Racing con conseguente passaruota anteriore distrutto, per pulire la pista i commissari mandano in pista la Safety Car.
Nonostante la Safety Car le prime tre posizioni restano invariate con il G Drive saldamente al comando.
GTE Pro. Continua la lotta tra Farfus e Pla con il pilota BMW che guadagna la quinta posizione ai danni della Ford che perde subito terreno.
Lotta nelle posizioni di vertice con Bourdais che si avvicina alle due Porsche di testa, in pochi istanti succede di tutto: Vanthoor sorpassa Makowiecki che cerca di resistere alla pressione del pilota Ford #68.
Sosta ai box per la Porsche #92 e Bourdais che riesce ad infilare Makowiecki e acciuffare la leadership ma, complice l'ingresso della Safety Car entrambi i piloti entrano ai box per rifornire e cambiare coequiper.
Alla ripartenza ottimo scatto della BMW #81 di Catsburg che sale in seconda posizione, così come Giovinazzi, su Ferrari #52, che guadagna la quarta posizione.
GTE Am. L'ingresso della Safety Car ha rimescolato le carte, a comandare è sempre la Porsche #77 di Campbell ma dietro è risalita la Ferrari del JMW Motorsport di Griffin, ottimo terzo Lauda con la vetusta Aston Martin Vantage, la Ferrari #54 è scesa in quinta posizione addirittura solamente sesta la Porsche #88.
3^ Ora.
LMP1. Primo cambio di piloti e debutto assoluto di Alonso che cerca subito di districarsi fra i doppiati, dopo aver sfiorato un meccanico Porsche in pitlane.
Dopo l'ultima sosta ai box effettuata da Buemi e Conway, quest'ultimo, sulla Toyota #7 prende la leadership della corsa, a causa di un leggero, e momentaneo, calo di potenza del propulsore risolto durante la Slow Zone esposta per riparare le barriere.
Continua il calvario per Petrov e la sua BR1 che ritorna ai box per problemi di pescaggio della benzina, molto probabilmente Button non riuscirà a prendere la via della pista.
Incredibile il recupero di Lotterer, che sta mantendendo un ritmo indiavolato, tanto da lasciare la Rebellion #1 a Senna al quarto posto assoluto; procede ancora lentamente la Ginetta #6 attualmente in diciottesima posizione.
LMP2. Il comando resta saldamente nelle mani della G Drive che sta dettando il ritmo, segue la Alpine che, pur di mantenere il contatto, si prende numerosi rischi con Lapierre e Negrão; Drive Through per la Ligier #44 di Jonsson per aver superato ripetutamente i limiti della pista.
Continua il recupero forsennato di Nasr che porta la Dallara #47 al decimo posto di classe.
GTE Pro. È senza dubbio la classe dove ci si diverte di più: a comandare sono sempre le Porsche #91 con Makowiecky e la #92 di Vanthoor, ma alle loro spalle si combatte alla grande.
Lotta anche in famiglia in casa Ford con Westbrook che infila Pla e si mette all'inseguimento di Bourdais terzo.
La Ferrari #51 di Pier Guidi è sprofondata in sedicesima posizione di classe, in seguito al pneumatico perso da Calado.
Bella lotta fra la BMW di Farfus e la Ford #69 di Westbrook con il primo, che dopo una fase di studio, riesce a salire in sesta posizione.
Anche se sempre nel rispetto delle regole la lotta fra i due galletti Porsche è sempre aperta: per ora a suon di giri veloci con un distacco che resta davvero esiguo dopo tre ore di gara.
GTE Am. Situazione più regolare nell'ultima classe che, complice la sostituzione dei piloti, e l'ingresso dei Getleman Driver ha visto l'equipaggio Ferrari #54 scendere in quarta posizione, stesso discorso per la Porsche #88 che con Roda scende dal secondo al terzo posto. Leader della graduatoria la Porsche #77 di Andlauer.
2^ Ora.
LMP1. In testa sempre le due Toyota che si alternano durante le rispettive soste ai box: a comandare ora è la #7 di Conway; gli inseguitori faticano a tenere il passo dei prototipi nipponici, tanto che la SMP #17 si trova già ad un giro di distacco.
Ottimo recupero di Lotterer, che dopo l'incidente del via, è risalito in ottava posizione, mentre Petrov torna lentamente ai box con la sua SMP #11 per poi riprendere la pista con tredici giri di svantaggio, molto probabilmente problemi al motore.
LMP2. A dettare il passo ci pensa Vergne che, complice anche una Slow Zone, mantiene la leadership su Duval (TDS Racing) e l'Alpine di #36.
Sfortunato Berthon che, sul rettilineo dell' Hunaudieres, perde una ruota e cerca di tornare lentamente ai box; Nasr sulla Dallara Villorba Corse risale al tredicesimo posto di classe.
GTE Pro. Ancora lotta al vertice con la Ford GT di Muller che si porta fra le due Porsche di vertice con Bruni terzo per colpa di un pitstop lento; bel sorpasso di Calado ai danni di Pilet sfruttando una LMP2.
Dopo il giro di soste ai box la BMW di Sims è quarta ma non riesce a tenere il passo dei primi; sfortunato Calado che fora la posteriore sinistra e cerca di portare la Ferrari lentamente ai box.
Dopo due ore a condurre è la Porsche di Vanthoor davanti alla Ford GT #68 di Boudais.
GTE Am. I due italiani si mettono in mostre con Fisichella, su Ferrari, che precede la Porsche di Cairoli.
Brutto incidente per la Porsche #86 che si è girata in piena velocità nella curva Indianapolis dapprima strisciando sulle barriere e poi andando a sbattere nelle protezioni poste nelle vie di fuga il pilota Michael Wainwhrigt è incolume ma, per spostare la vettura, è stato esposto il segnale di Slow Zone.
1^ Ora. 24 Ore che si preannuncia già molto entusiasmante e senza esclusione di colpi soprattutto nella GTE Pro, con una minaccia pioggia sempre consistente.
LMP1. Ottima partenza delle due Toyota che prendono subito il largo, ma dietro c'è subito il primo contatto alla curva Dunlop fra la DragonSpeed e la Rebellion di Lotterer, vetture danneggiate e gara in salita per entrambi gli equipaggi che rientrano ai box lentamente.
Le Toyota prendono il largo inanellando giri veloci e tirandosi a vicenda la volata, oltre a scambiarsi le posizioni, basti pensare che Sarrazin, sulla BR1 della SMP Racing, è già a 20 secondi quando Buemi effettua la prima sosta.
LMP2. Partenza regolare nella categoria minore con la #37 del DC Racing che si ferma ai box, ma la lotta di vertice è tutta fra le Oreca che stanno dominando nelle prime fasi con Il DragonSpeed che beffa il TDS Racing autore della pole di classe, ma alle spalle Vergne sulla Oreca del G-Drive attende il momento propizio e per sferrare l'attacco.
GTE Pro. Come nella Categoria regina, anche in GT c'è un dominio netto delle due Porsche di Bruni ed Estre seguite dalle due Ford, la Ferrari #51 di Calado fatica a tenere il passo delle prime quattro vetture, più attardate le Aston Martin e le BMW.
Il duo di testa si scambia le posizioni più volte e, nonostante la bagarre, riesce a guadagnare un buon margine sui diretti inseguitori.
GTE Am. A stupire è la Ferrari dello Spirit of Race di Fisichella che riesce ad infilare ben tre Porsche e guadagnare la leadership momentanea, il poleman Matteo Cairoli, su Porsche, è sceso in seconda posizione ma segue da vicino il pilota romano.
Alessio Sambruna-Michele Montesano