Qualche recente episodio "sopra le righe" di troppo non sarà più tollerato dai vertici dell'IndyCar. La serie americana ha infatti deciso di apportare una modifica al regolamento e precisamente alla regola 9.3.8, quella riguardante un'eventuale condotta dannosa dei piloti della categoria.

Sintetizzando, la norma testualmente recita: "I concorrenti devono essere rispettosi degli altri, professionali, leali e cortesi. I piloti non devono avere i seguenti comportamenti:

  • Minacciare o denigrare qualsiasi concorrente ufficiale, i compagni o il marchio IndyCar.
  • Mettere in discussione l'integrità o la legittimità delle regole o della loro applicazione, costruzione o interpretazione.
  • Denigrare la IndyCar o un evento organizzato dalla serie stessa.
  • Minacciare o denigrare qualsiasi rapporto di affari della IndyCar, compresi quelli con sponsor o emittenti televisive.
  • Non minacciare l'integrità, la reputazione o la fiducia che il pubblico ha nello sport, nella IndyCar e nelle IndyCar Series

A tal proposito sono arrivate anche le parole di Mark Miles, responsabile della serie, il quale ha tenuto a precisare che la norma non intende limitare la libertà di pensiero e parola ai piloti, specificando successivamente il motivo per cui non fossero stati presi provvedimenti per la discussione avvenuta allo Iowa Speedway tra Sage Karam ed Ed Carpenter: "Riconosciamo che le polemiche, la tensione e il dramma, oggi hanno tutte un posto nel motorsport. I nostri piloti sono concorrenti e non abbiamo alcun interesse a eliminare l’emozione e la passione che è parte integrante del nostro sport, o limitare i contenuti per i media che garantiscono una copertura alla IndyCar. A titolo di esempio, alcuni hanno ipotizzato che lo scambio di opinioni tra Ed Carpenter e Sage Karam, avvenuto sabato scorso all’Iowa Speedway, si sarebbe dovuto tradurre in una penalità secondo questa nuova regola. Ma questo non è il caso. Riteniamo che discussioni di quel tipo non siano oltre le righe, ma evidenzino invece l’intensità della concorrenza nel contesto della Verizon IndyCar Series. Crediamo che sia nostra responsabilità distinguere tra le dichiarazioni irresponsabili che danneggiano lo sport o suoi concorrenti e la natura della competitività della serie. Questa regola nasce per assicurarci di avere l’autorità di agire nel momento in cui sentiamo che è necessario farlo".

Sicuramente lasciare il potere discrezionale ai vertici della serie non potrà che provocare ulteriori polemiche nel caso di decisioni discutibili o diverse prese in seguito ad episodi identici. La prossima gara del 2 agosto a Mid-Ohio potrebbe dare effettivi riscontri sull'applicazione della norma e sulle sanzioni per chi la trasgredirà.

Vincenzo Buonpane

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