Per affrontare l'impegnativo tracciato cittadino di Singapore, Pirelli ha scelto di mettere a disposizione delle scuderie il P Zero Red supersoft – lo pneumatico più morbido della gamma – e il P Zero White medium. Una soluzione che consentirà alle vetture di affrontare quella che è la gara più lunga dell'anno (in genere si sfiora il limite delle due ore), quindi partendo con il carico di carburante più pesante della stagione. E’ anche una delle gare più umide dell’anno e, statisticamente, è molto elevata la probabilità di safety car: tutti questi elementi influenzano l’usura e il degrado degli pneumatici, oltre alla strategia. Dal punto di vista degli pneumatici, la trazione a Singapore riveste un ruolo fondamentale, essendo il secondo circuito con il maggior numero di curve in calendario (ben 23). L’asfalto tende ad essere sconnesso e scivoloso, e l’aderenza è compromessa dalla segnaletica dipinta sulla strada e dai tombini. Nonostante la mancanza di grip, le monoposto possono generare 4.3g in frenata. Inoltre, i livelli di umidità a Singapore oscillano tra il 75% e il 90%, il che significa che vi è una elevata probabilità di pioggia e, di conseguenza, di vedere in pista gli pneumatici da bagnato Cinturato Blue wet e Cinturato Green intermediate. Altro aspetto da considerare a Singapore riguarda i tempi per il pit stop: essi sono i più lunghi dell’anno, a causa del limite di velocità, ridotto a 60km/h, e della lunghezza della pit lane (404 metri). Oltre ad essere una gara lunga, il consumo di carburante per chilometro è uno dei più alti dell’anno a causa della natura stop-start del circuito. Circa la metà del giro è speso a tutto gas, ma ci sono anche diversi punti di frenata. Lo scorso anno, tutti i piloti andati a podio hanno usato una strategia di due soste. Sebastian Vettel ha vinto la gara, partendo dalla terza posizione in griglia con i P Zero Red supersoft e poi completando due stint con i P Zero Yellow soft. Jenson Button è arrivato secondo utilizzando esattamente la stessa strategia, mentre tutti i primi 10 piloti in griglia hanno iniziato la gara con la mescola più morbida. Paul Hembery: “Le gomme che stiamo portando a Singapore rappresentano una scelta diversa rispetto allo scorso anno, dove avevamo optato per le supersoft e le soft. Questo cambiamento deriva dal fatto che le gomme 2013 sono generalmente più morbide, al fine di massimizzare prestazioni e grip. Singapore è una pista piuttosto irregolare, caratteristica tipica dei circuiti cittadini: vi sono ad esempio strisce bianche o tombini che ne compromettono l’aderenza e la trazione. Essendo una gara notturna, le gomme dovranno far fronte ad una serie di parametri inediti, man mano che la temperatura ambientale e di pista evolverà. Le vetture correranno con il carico di carburante più pesante dell’anno, e questo avrà un effetto diretto sul consumo e sul degrado delle gomme. Sarà una gara lunga che darà ai Team l’opportunità di provare alcune strategie interessanti. Siamo stati sempre accolti benissimo a Singapore, che è probabilmente l’evento più spettacolare dell’anno per il pubblico. Il nostro obiettivo è da sempre quello di contribuire a questo show, fornendo pneumatici con il giusto compromesso tra prestazioni e degrado”. Di seguito, la consueta introduzione alla gara curata da Mario Isola, racing manager Pirelli.

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