In occasione della puntata 269 di Motorbike Circus è intervenuto il bi-Campione del Mondo Manuel Poggiali, nel 2021 tornato nelle vesti di Riders Coach in Gresini Racing. Poggiali segue l'operato di Jeremy Alcoba, Gabriel Rodrigo, Nicolò Bulega e Fabio Di Giannantonio direttamente dalla pista, con lo scopo di alzare il livello prestazionale dei piloti che rappresentano la squadra faentina in Moto3 e Moto2. Insieme a Poggiali, la nostra redazione ha affrontato il quanto mai caldo tema scie, spostandosi poi verso la fantastica vittoria di Fabio Di Giannantonio a Jerez.

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MOTO3 E LA QUESTIONE SCIE: CHE NE PENSI?

"Effettivamente la Moto3 è una classe che nel corso degli anni ha estremizzato il concetto della scia e questo è dovuto in parte ai regolamenti tecnici. Una volta, nella vecchia 125cc 2 tempi, si poteva lavorare su molti più aspetti, a partire dal cambio, dove c'era la possibilità di operare su più ingranaggi. Oggi il lavoro è molto più limitato in questo senso, dunque una scia in più assicura un vantaggio molto importante."

"Comunque anche in 125cc si verificava questo fenomeno: ricordo una qualifica al Mugello in cui uscendo e rientrando ai box ritrovai quattro o cinque piloti dietro, pronti a seguirmi appena mi sarei rilanciato. Questo è un problema che difficilmente verrà almeno limitato. La Direzione Gara sta provando a sanzionare senza né successo né senso. In Portogallo alcune squadre hanno subito una multa per aver lasciato moto e piloti fermi sull'avviatore in attesa di un traino, scelta non vietata dal regolamento. Sono state avanzate diverse proposte ma non c'è nulla di concreto. Giovedì scorso, a Jerez, c'è stata una riunione che tuttavia non sembra aver posto Dorna nella condizione di poter cambiare il format di qualifica.

"Si tratta di una categoria molto bella, divertente da vedere ma davvero difficile nel caso in cui si cerchi di fare la differenza. Basta un sorpasso, un po' di confusione e le performance del pilota vengono meno in percorrenza curva, con i tempi che di conseguenza si alzano. Per gestire il gioco delle scie è importante capire la direzione e l'intensità del vento, lavorando già dalle Prove Libere sui rapporti. Quest'ultimi vanno impostati in funzione di una gara lenta e di gruppo, che naturalmente non permette a nessuno di scappare."

LA VITTORIA DI FABIO DI GIANNANTONIO: IL RACCONTO DEL GP DI SPAGNA

"Fabio ha fatto un grandissimo weekend. Venivamo da un inizio di stagione discontinuo a causa di problemi tecnici ma a Jerez siamo riusciti a consegnare a Diggia un mezzo competitivo, con il quale potesse esprimersi nel migliore dei modi. La stessa cosa è stata fatta con Bulega, con il quale tutt'ora stiamo attraversando qualche difficoltà in più. Tuttavia sono certo che continuando a lavorare in maniera intensa anche Nicolò possa far bene nel weekend di gara."

"Tornando a Fabio, il fine settimana di Jerez è partito bene. Siamo sempre stati molto veloci lavorando ottimamente sin dalle Prove Libere per costruire un ottimo ritmo. Ci siamo concentrati sulle gomme poi utilizzate in gara con un carico di carburante abbastanza elevato. Questa scelta ci ha portato ad essere già molto veloci in ogni condizione ad inizio weekend, tant'è che Fabio è partito 2° ed ha condotto una gara incredibile Tra il giro più lento e quello più veloce credo ci fosse mezzo secondo, tralasciando l'ultimo passaggio in cui Diggia ha iniziato a festeggiare ancora prima dell'ultima curva, cosa che non dovrà più fare (ride, ndr). Ha davvero fatto una gara incredibile, è stato un martello pneumatico."

"Fabio è assolutamente in lotta per la conquista del titolo ma dobbiamo lavorare gara per gara. È importante festeggiare fino alla domenica sera ma da lunedì bisogna concentrarsi per la gara successiva. Ogni GP è importante per costruire la stagione e ciascun evento va affrontato senza fare calcoli e prendendo più punti possibili."

"Nicolò Bulega è uscito di gara molto presto. Inoltre abbiamo perso tante posizioni al primo giro e questo sarà un dettaglio su cui dovremo lavorare. Oggi non ci sono i presupposti per vincere, ma Nicolò ha tutte le potenzialità per potersi piazzare in Top 10 ogni domenica. Una volta raggiunto questo obiettivo allora si potrà pensare alle posizioni di vertice."

IMOLA O MISANO? QUALE PISTA PREFERISCE MANUEL POGGIALI?

"Ad Imola debuttai nel mondiale 1998 fratturandomi la clavicola dopo aver registrato il 4° tempo nelle qualifiche del venerdì. Nel '99, invece, conclusi la gara in 8^ posizione. Purtroppo non ho mai corso un GP a Misano e mi dispiace considerando quanto la pista sia vicina a casa. Forse Imola per layout mi emoziona maggiormente ma è altrettanto vero che gli standard di sicurezza forse non siano più adatti ad un mondiale di velocità. Già a Jerez, per esempio, abbiamo visto che le cadute in curva 7 di MotoGP e Moto2 abbiano portato le moto oltre gli airfence."

Ringraziamo Manuel Poggiali per aver accolto il nostro invito e gli auguriamo un grandioso prosieguo di stagione nel ruolo di Riders Coach in Gresini Racing.

Matteo Pittaccio

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