F1 | Caos Red Bull, possibile sospensione per Helmut Marko
L’investigazione che ha messo nel mirino Helmut Marko è solo l’ultimo aggiornamento del caos che regna in Red Bull.
Nuovo capitolo del caso che nell’ultimo mese ha messo nel mirino la Red Bull. Dopo l’indiscrezione giunta ieri legata alla possibile sospensione della dipendente che ha accusato il team principal Christian Horner (ne abbiamo parlato qui), oggi Helmut Marko ha annunciato che potrebbe non essere presente in Australia a ricoprire il suo ruolo.
MARKO SOTTO INVESTIGAZIONE DELLA RED BULL
Secondo quanto riportano diversi media, l’80enne consulente austriaco potrebbe essere vittima di azioni disciplinari a seguito di una nuova investigazione, sempre interna a Red Bull, aperta nei suoi confronti. Investigazione che, secondo quanto riporta Motorsport, sarebbe legata alle fughe di notizie che si sono verificate nell’ultimo mese, da quando Christian Horner è stato messo sotto investigazione per “comportamenti inappropriati”. Tra tutte, sicuramente la fuga di notizie più incredibile è quella che si è verificata giovedì scorso nel corso delle FP2 del Bahrain, quando media, team principal e alte cariche di FIA e FOM hanno ricevuto una mail anonima contenente screen di chat che Horner si sarebbe scambiato con una persona. Mail anonima i cui contenuti sono in fase di verifica.
SOSPENSIONE IN ARRIVO?
C’è quindi lo zampino di Marko in questo caso che sta assumendo le sembianze di una lotta di potere senza esclusione di colpi tra Marko stesso, Horner e le due fazioni interne a Red Bull, quella thailandese e quella austriaca? L’impressione è che questo sia solo l’ultimo capitolo di un libro tutto da scrivere. Quello che sembra certo è che, data l’investigazione che lo vede coinvolto, Marko potrebbe non essere presente in Australia tra due settimane a causa di una possibile sospensione da lunedì, indiscrezione anticipata dal De Telegraaf e commentata dall’austriaco alla ORF.
“È difficile da giudicare, alla fine deciderò da solo cosa fare. Una possibilità teorica esiste sempre. Penso che sia una questione complessa. Vogliamo pace nel team. Questo campionato sarà difficile con 24 gare in programma e dobbiamo concentrarci su questo”.
ANCHE HONDA HA CHIESTO CHIARIMENTI
Sempre alla ORF, Marko ha confermato che anche Honda – come ha fatto Ford nelle scorse settimane – ha chiesto risposte in merito agli ultimi sviluppi all’interno del team, considerando le notizie diventate di dominio pubblico.
“È una questione interna, ma vogliono una dichiarazione chiara su quanto successo. La cosa più importante è che torniamo a parlare della pista e che il team si concentri su quella. Ma le cose al momento stanno andando abbastanza bene”.
INTIMATO IL SILENZIO STAMPA A MARKO
Queste sono le ultime dichiarazioni che Marko ha lasciato alla stampa prima che Red Bull comunicasse all’austriaco di non rilasciare più dichiarazioni ai media. Una situazione molto intricata e che può decidere il futuro a breve e lungo termine di uno dei team più vincenti della storia dello sport. Futuro dove, forse, potrebbe non esserci più Verstappen: più media riportano come ci sia, nel contratto di Verstappen, valido fino al 2028 e firmato dopo Abu Dhabi 2021, ci sarebbe una clausola che gli permetterebbe di lasciare se anche Marko dovesse lasciare. Una perdita che secondo Marko sarebbe “enorme”, un’apertura che per Mercedes e Toto Wolff sarebbe da non lasciarsi sfuggire.
LA REAZIONE DI VERSTAPPEN: “MARKO IMPORTANTE PER IL TEAM”
Non si è fatta attendere la reazione di Max Verstappen, che dopo la qualifica ha commentato gli ultimi sviluppi sul caso interno a Red Bull confermando come l’austriaco sia, per il tre volte campione del mondo, “fondamentale”.
“Il team sa che è una parte importante per il team stesso e anche per me. Se guardiamo a quello che ha ottenuto qui sin dal primo giorno, con Dietrich, con la sua benedizione, è una parte fondamentale. Specialmente dopo la scomparsa di Dietrich, è importante come collante, come legame per tenere insieme tutta la squadra. Il team sa cosa ne penso e quanto sia importante per me la sua presenza. 2025? Vedremo cosa succederà settimana prossima”.
Mattia Fundarò