IndyCar | Bommarito 500, gara: Newgarden vince la maratona di Gateway
Dopo più di quattro ore di gara, Josef Newgarden è il vincitore della Bommarito 500. L’evento tenutosi sull’ovale alle porte di Saint Louis è stato interrotto per circa un’ora e mezza a causa di un acquazzone abbattutosi sul tracciato quando mancavano meno di 50 giri dal termine. Punti pesantissimi in ottica campionato per il pilota del Tennessee. Secondo ha chiuso il sorprendente rookie David Malukas, che nel finale ha avuto ragione di Scott McLaughlin.
Decisivi la strategia e il restart dopo la bandiera rossa
Newgarden ha maturato il successo dopo la prima caution, quando, insieme al team ha optato per una sosta anticipata e sparigliare le carte. Stessa cosa ha fatto McLaughlin, che si è trovato davanti al momento della neutralizzazione causa pioggia. Dopo più di un’ora e mezza di stop forzato, alla bandiera verde Josef non ci ha pensato due volte. Ha sferrato subito l’attacco decisivo per la vittoria. Ora sono solo tre i punti che lo separano dal leader Will Power, solo sesto sotto la bandiera a scacchi.
Seconda posizione sorprendente per David Malukas. Il giovane pilota di Dale Coyne Racing ha sfruttato al meglio la strategia impostata dal team, con un sorpasso all’ultimo respiro su McLaughlin che ha lasciato tutti senza fiato. Ottima quinta posizione per il team mate Sato, a conferma dell’ottimo lavoro svolto dalla squadra.
Chiude il podio Scott McLaughlin, che non ha resistito nel finale agli assalti del giovane leone, pur essendo stato a lungo in lotta con Newgarden per la vittoria. Il kiwi ha comunque racimolato punti importanti, che lo portano ad essere terzo in una classifica cortissima a due gare dalla fine. Da sottolineare lo strapotere Penske sugli ovali in questa stagione, interrotto solo da O’Ward in Iowa, e che si è confermato anche a Gateway.
Pato ci prova, male Ganassi
Nella prima parte di gara, chi ha dato tanto spettacolo con manovre al limite è stato Pato O’Ward. Il messicano ha infilato una serie di sorpassi capolavoro ai danni di Newgardene Ericsson, e sembrava poter essere in lizza per la vittoria. Nel finale, però, ha patito una strategia forse troppo conservativa, con le gomme troppo usurate per poter resistere agli avversari e agguantare il podio; quarta posizione per lui.
Per una volta, invece, la strategia del team Ganassi ha fatto cilecca. Tutti gli alfieri di punta della squadra in lotta per il campionato, e quindi Ericsson, Palou e Dixon, sono stati costretti ad un pit stop alla ripartenza che li ha relegati nelle parti basse della top ten, perdendo così punti preziosi nei confronti degli uomini Penske.
Da segnalare il decimo posto di Rahal. Herta non è andato oltre una undicesima posizione che fa da cartina tornasole della situazione tutt’altro che facile vissuta in queste gare da parte del team Andretti.
Qui i risultati finali. Ancora una volta, dunque, le carte si sono rimescolate, con una classifica piloti sempre più corta. La sfida nelle ultime due gare sarà incandescente, con Power che praticamente si è visto rimangiare tutto il vantaggio che aveva dopo aver conquistato la pole ed essere stato in testa per più di metà gara. A Portland ci si aspetta una riscossa del team Ganassi, ma Newgarden e McLaughlin hanno dimostrato che Penske ha tutte le carte in regola per portare a casa il titolo 2022.
Nicola Saglia