Per la Mercedes è stato un Gran Premio di Monaco ad alta tensione e dai risvolti amari. Con il 7° posto finale di Lewis Hamilton e il ritiro di Valtteri Bottas per un problema al pit stop, il team campione del Mondo perde la leadership in entrambe le classifiche. I due piloti, colpiti dalla sfortuna nella stessa occasione, trovano tuttavia il modo di differenziarsi nell’atteggiamento e nel modo di reagire agli errori.

BOTTAS IMPECCABILE FINO AL RITIRO

Valtteri Bottas è stato protagonista di un weekend positivo fino al 30° giro della gara, in cui un dado spanato e l’impossibilità di completare il cambio gomme hanno posto fine al tentativo del finlandese di giocarsi la vittoria.

Terzo in qualifica e davanti al compagno di squadra, Bottas nel primo stint aveva sfoggiato un’ottima condotta di gara malgrado la superiorità di Max Verstappen allo start e nella gestione della Soft. Il finnico della Mercedes era riuscito a gettare una solida base per porre il sigillo su un importante secondo posto che, con un po’ di fortuna, si sarebbe potuto trasformare in un risultato più importante.

Le dichiarazioni di Bottas

La partenza è stata buona. Max ha difeso e io ho dovuto alzare il piede. Il passo era buono ma le gomme Soft della Red Bull sono durate di più oggi, quindi Max è riuscito ad aprire un gap a fine stint” ha commentato il pilota Mercedes nel post gara.

Sono sicuro che non le Hard sarebbe andata bene, ma ovviamente sarebbe stata tosta per la vittoria. Sicuramente ci avrei provato, ma almeno avremmo lasciato Monaco con un buon podio”.

La diplomazia e la classe non hanno tuttavia abbandonato Bottas, il quale nell’affrontare il tema dell’errore al pit stop non ha lasciato che la frustrazione prendesse il sopravvento.

“Che si sia trattato di un errore umano o di un problema tecnico, non ha importanza. Dobbiamo individuare il problema e se è un errore umano dobbiamo supportare la persona che lo ha commesso. Dobbiamo imparare da questo. È la cosa più importante, ma allo stesso tempo sono assolutamente deluso”.

UN WEEKEND "NO" PER HAMILTON DALL'INIZIO ALLA FINE

Molto diverso l’atteggiamento di Lewis Hamilton, settimo al traguardo dopo aver segnato il settimo tempo in qualifica. Non esaltante il weekend dell’anglo caraibico, che lascia il Principato con quattro punti di svantaggio da Max Verstappen, il nuovo leader nel Mondiale.

Toto Wolff aveva accennato a un acceso confronto tra il team e Hamilton sabato sera in merito al set-up delle qualifiche. In gara non è andata meglio, con Lewis visibilmente irritato nei confronti del muretto per la strategia adottata.

La vera caduta di stile, però, si è verificata nelle interviste post-gara. “Una lezione da imparare? Per me personalmente, no. Per il team, sicuramente!”

Chiarimenti tra Lewis e Mercedes?

Per quanto condivisibile l’opinione sulla strategia errata, Lewis Hamilton tramite le sue stesse dichiarazioni evidenzia un’importante lezione da imparare. Dissociarsi dal team al primo insuccesso non rientra nel codice di condotta di un uomo squadra che si rispetti, non importa quanto duro sia il colpo sferrato dalla malasorte.

Archiviata la tappa di Monaco, sempre atipica e poco indicativa, ci sarà comunque del lavoro da fare a Brackley nonché dei chiarimenti tra il team e Lewis Hamilton. Mantenere i nervi saldi e rimanere uniti è necessario, ora più che mai.

Beatrice Zamuner