F1 | Il pagellone della stagione 2016: un Mondiale dalle mille storie
MERCEDES 10
Cominciare dal team Campione del Mondo è d'obbligo. Terza doppietta iridata dopo quella del 2014 e del 2015, a sottolineare uno strapotere in pista davvero assoluto. L'Hamilton di inizio stagione ha facilitato il compito di Toto Wolff nel corso del campionato, dove non si è mai (o quasi) dovuto ricorrere ai famigerati ordini di scuderia, anche se una strigliata ai due galletti soprattutto dopo l'Austria si è resa necessaria per facilitare quella che è stata una passerella trionfale verso il trionfo. Il 2016 si è chiuso con il fulmine a ciel sereno del ritiro di Rosberg e conseguente casting su chi lo sostituirà (con Bottas ormai seduto sulla W08), in attesa del 2017 che sarà un vero e proprio anno zero a causa dei cambiamenti regolamentari.
NICO ROSBERG 10
Meriterebbe...zero per aver abbandonato sul più bello, però farlo al culmine della sua stagione più bella è comunque sintomo di grande maturità e consapevolezza. Non ha sbagliato praticamente quasi nulla, soverchiando quei pronostici che lo vedevano per l'ennesima volta agnello sacrificale del cannibale Hamilton, dimostrando che nella vita anche quello meno talentuoso, con impegno e volontà può realizzare il suo sogno. E lui, tra parecchi anni, davanti al camino, potrà raccontare ai nipotini di aver battuto Lewis Hamilton...
LEWIS HAMILTON 9
La cocente sconfitta gli farà fare un bel bagno di umiltà, che magari fosse stato fatto all'inizio della stagione gli avrebbe consegnato il quarto titolo mondiale. Invece, specchiandosi come un moderno Narciso nel suo talento, nelle prime gare sembra un ex-pilota che vivacchia alla meno peggio, finendo puntualmente dietro al compagno di squadra. Poi ritorna ad essere lui, ma è troppo tardi per una rimonta iridata che prova comunque a portare a termine ma senza successo.
RED BULL 9
Raccogliere le briciole lasciate dalla Mercedes (2 vittorie) è il massimo che da Milton Keynes potevano pretendere all'inizio dell'anno, visto anche il deficit rispetto alla concorrenza alla voce power unit. Con la voglia di non arrendersi mai e con parecchia sagacia tattica nelle scelte ai box (anche se Montecarlo grida ancora vendetta...) da terza forza si è trovata ad essere principale antagonista delle Frecce d'Argento, mettendo in parecchie gare i bastoni tra le ruote al dominio Mercedes. E nel 2017 lo spauracchio Newey già aleggia nel paddock...
DANIEL RICCIARDO 9
Il campione del mondo dei "normali". Conquista il podio del campionato con la regolarità che lo contraddistingue e che lo porta a vincere in Malesia, sfiorando il successo sia a Barcellona che a Montecarlo. Forse dal 2016 cancellerebbe (sportivamente parlando) quel Max Verstappen che gli ha rotto...un po' le gerarchie in seno alla scuderia.
MAX VERSTAPPEN 10
Ha ravvivato un Mondiale che stava facendo concorrenza alle più rinomate marche di camomille. Con la sua spavalderia, arroganza e l'innato talento, ha demolito quell'immagine del giovane pilota politically correct, infischiandosene del rispetto e dei titoli di coloro con cui ha fatto a ruotate in pista. E' il futuro della Formula 1...
FERRARI 4,5
Partire con le più alte ambizioni e terminare con zero vittorie lo si potrebbe catalogare come il più classico degli autogol. Ed è proprio quello che è successo alla Rossa, che in quel di Melbourne ha illuso tutti e poi. come spesso capitato negli ultimi anni, è rimasta al palo mentre gli altri progredivano. E stando alle indiscrezioni, il 2017 sarà tutt'altro che rose e fiori...
SEBASTIAN VETTEL 6
Più che i podi (pochi) ricorderemo i coloriti team radio che ne hanno sottolineato il grandissimo nervosismo, manifestatosi in lui una volta realizzato che sarebbe stata una stagione difficilissima. Qualche acuto e molti errori non possono comunque offuscare un talento ed un'esperienza a cui la Ferrari in questo momento non può proprio fare a meno.
KIMI RAIKKONEN 7
L'unica nota positiva di un 2016 disgraziato per la Rossa. Sacrificato il più delle volte sull'altare delle strategie, corre con la leggerezza di chi non deve dimostrare qualcosa ad ogni costo, portando a casa punti preziosi e qualche podio ed aiutando la squadra nei momenti di maggiore difficoltà.
FORCE INDIA 7,5
Il miglior risultato nella storia del team, nonostante le risorse economiche non propriamente floride, è il frutto di una crescita tecnica costante nell'arco della stagione. Manca solo la vittoria che non è detto non possa arrivare nel 2017, grazie anche ad una delle coppie più interessanti del paddock.
NICO HULKENBERG 6
Il suo valore è fuori discussione, però dovendo tracciare il 2016 vengono subito all'occhio i quasi 30 punti di distacco dal compagno di squadra ed il podio solo sfiorato a Spa contro i due di Perez. La scelta di passare in Renault non era sembrata felice al momento dell'annuncio e lo è parsa ancora meno una volta liberatosi il posto di Rosberg in Mercedes.
SERGIO PEREZ 7,5
Il campionato appena concluso parla per lui ed il fatto di non vederlo mai (o quasi) inserito nel lotto dei possibili piloti per un top team stride parecchio. Ma siamo sicuri che una chiamata prima o poi arriverà...
WILLIAMS 5
Una delle nobili decadute della Formula 1. Dopo un 2015 tutto sommato positivo, nessuno si sarebbe aspettato una stagione come quella disputata dal team di Grove. La partenza verso altri lidi di Bottas e l'ingaggio (con tanto di risorse finanziare fresche) di Stroll hanno costretto Sir Frank Williams a richiamare alle "armi" Felipe Massa, ma il futuro è tutt'altro che roseo.
FELIPE MASSA 6
Per quando si ritirerà davvero dalla Formula 1 abbiamo già un mestiere per lui: l'attore melodrammatico. Scherzi a parte, la passeggiata in lacrime nella pitlane di San Paolo dovrà essere ripetuta, in quanto il buon Felipe sarà ancora una volta ai nastri di partenza nel 2017, nel corso del quale dovrà più che altro fare da tutor al giovanissimo collega di box Lance Stroll.
VALTTERI BOTTAS 6,5
Fa il più classico dei 6 al Super Enalotto, trovando sotto l'Albero di Natale l'occasione della vita, sotto forma di volante Mercedes. Quest'ultimo guadagnato più per le stagioni passate che per quella appena trascorsa, dove non ha potuto nulla contro la pochezza della Williams. Pagherà da bere sicuramente qualcosa a Nico Rosberg...
MCLAREN 6
Va dato atto al team di Woking di aver migliorato, e di parecchio pure, le prestazioni scandalose del 2015 con qualche piazzamento in zona punti. Ma con il reset dei regolamenti è lecito aspettarsi molto di più da un team del calibro della McLaren.
FERNANDO ALONSO 7
L'ancora di salvezza a cui si è aggrappata la McLaren. Con la grinta di un ragazzino agli esordi e con il suo talento ha portato 2/3 dei punti nel Mondiale Costruttori con gare epiche come quella di Austin. ma... che spavento a Melbourne!
JENSON BUTTON 6
Da un pilota a fine carriera e con il ritiro in canna non ci si poteva aspettare molto di più di quanto fatto dal buon Jenson, il quale verrà ricordato nel paddock per la correttezza e per quel titolo Mondiale con la Brawn GP.
STOFFEL VANDOORNE 7
Chiamato a sostituire Alonso in Bahrain va subito a punti, presentandosi con largo anticipo per la stagione 2017.
TORO ROSSO 6
Parte bene la sorella minore della Red Bull, ma poi si perde strada facendo non riuscendo a progredire tanto quanto la concorrenza.
CARLOS SAINZ JR. 7
Un altro che un'occasione in un top team la meriterebbe eccome. Nel piattume che è la Toro Rosso 2016 riesce nell'impresa di racimolare qualche buon piazzamento, vedendo però vanificato il più delle volte il suo talento dalla fragilità della sua vettura.
DANIIL KVYAT 6
Inaugura la sequenza di podi della Red Bull ma poi, improvvisamente, si spegne la luce e con degli errori madornali accelera quello che in Red Bull, forse, già volevano fare. Silurato in favore di Verstappen e retrocesso in Toro Rosso, disputa una stagione più di ombre che di luci, con un unico acuto a Singapore che gli vale la riconferma.
HAAS 7,5
Esordisce con il botto, andando a punti in tre gare su quattro all'inizio dell'anno. Poi paga l'inevitabile dazio della stagione del debutto, ma tutto sommato rimane una prima esperienza positiva.
ROMAIN GROSJEAN 7
Punti pesanti con una vettura all'esordio non fanno che confermare la sua completa maturazione dopo esordi decisamente difficili. Il 2017 potrebbe essere l'anno buono per guadagnarsi un volante di prestigio.
ESTEBAN GUTIERREZ 4
C'è poco da dire quando il compagno porta punti alla squadra e la tua casellina recita zero. Conferma quanto di non buono si diceva di lui.
RENAULT 4
Nemmeno nei peggiori incubi ad Enstone si sarebbero immaginati un ritorno così horror, tanto da dover ringraziare Sauber e Manor di essere presenti nello schieramento.
KEVIN MAGNUSSEN 5
Non una stagione da tramandare ai posteri, con il settimo posto di Sochi come miglior risultato. Silurato dalla Renault, trova un'ancora di salvezza nella Haas dove potrà riscattare una stagione davvero amara.
JOLYON PALMER 4,5
L'unica nota lieta del suo 2016 è la riconferma in Renault. Per il resto, durante la stagione, non dimostra di meritarla, conquistando solamente un punto in Malesia.
SAUBER 4
I bei tempi sono andati, visto che per il team elvetico sono davvero poche le gioie nel 2016 eccetto il piazzamento a punti di Nasr in Brasile che dà un pò di ossigeno alle finanze disastrate della scuderia.
FELIPE NASR 6
Sufficienza piena che si guadagna a casa sua con il nono posto che, oltre a portare punti al team, salva una stagione tutt'altro che esaltante.
MARCUS ERICSSON 5
Costantemente nell'anonimato, non si ricorda un suo acuto. Riconfermato a furor di... sponsor!
MANOR 4
Un solo punto conquistato da Wehrlein in Austria ma, nel complesso, non si capisce cosa ci faccia una scuderia del genere in Formula 1.
PASCAL WEHRLEIN 7,5
In cuor suo sperava nel volante Mercedes. E, invece, dovrà aspettare ancora la sua occasione e continuare l'apprendistato che lo ha portato a conquistare i suoi primi punti iridati.
RIO HARYANTO 5
Rispetto a parecchi piloti paganti non fa danni e questo è già qualcosa. Sostituito intorno alla metà della stagione, non manca a nessuno.
ESTEBAN OCON 6
Pur non facendo sfracelli, dimostra che le qualità le possiede eccome. Ma il 2017, con la Force India, sarà il vero e proprio banco di prova.
Vincenzo Buonpane
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