I due piloti della Haas a Spa
Credits: Haas F1 Official website

L’addio di Gunther Steiner e le tante voci relative ad una smobilitazione imminente sembravano promettere il peggio per il 2024 della Haas. Il team americano, invece, ha stupito tutti in più di un’occasione, mostrando di essere a tratti tra i più veloci del midfield, soprattutto in qualifica. In gara la VF-24 continua a mostrare diverse delle lacune che in qualche modo avevano caratterizzato le sue progenitrici, ma è indubbio che un salto di qualità importante sia stato effettuato. 

Una settima posizione che da speranza

Ayaho Komatsu e i suoi uomini possono dirsi soddisfatti della prima parte di stagione 2024, soprattutto considerando il punto di partenza. Dall’ultima posizione occupata al termine dell’ultimo campionato alla settima post Spa, il salto è stato certamente ampio. La cosa più importante, al momento, è certamente il divario che separa la scuderia di Kannapolis dagli inseguitori. Il bel più blasonato team Alpine, infatti, è fermo a quota 11 punti, contro i 27 di Haas. Non male veramente, per una compagine che sembrava essere destinata ormai ad essere ceduta. Certo, le ultime due gare (Spa e Budapest) hanno dato riscontri poco positivi con entrambi i piloti, ma la situazione in vista del proseguo della stagione è certamente più positiva e meno complicata di quanto potesse sembrare nello stesso periodo nei due campionati precedenti. Visa CashApp, davanti, è ferma a 34, e sette punti sono, con un po’ di fortuna, un divario tutt’altro che incolmabile al momento attuale, considerando anche il momento agitato in seno alla grande “casa Red Bull”. Certo, guardando al 2025 occorrerà lavorare tanto, con un deb come Bearman e un pilota “caldo” come Ocon, ma ogni cosa dovrà essere affrontata a suo tempo.

Voto: 7

Hulkenberg, quando la sicurezza è di casa

Credits: Nico Hulkenberg Official FB page

Più passa il tempo, più a Maranello si stanno pentendo di aver stracciato quel precontratto una decina di anni fa (o almeno dovrebbero farlo). Nico Hulkenberg è la certezza, la pietra angolare su cui si basano molti dei risultati portati a casa da parte del team Haas. Veloce, intelligente e pulito nella guida: caratteristiche che gli hanno fatto portare a casa ben 22 dei 27 punti totali del team. I due sesti posti di Silverstone e Spielberg rappresentano i picchi di una stagione in cui il meglio di sé lo ha forse dato in qualifica, entrando per ben sei volte in top ten e surclassando il team mate. Esserselo fatto scappare in direzione Audi a partire dalla prossima stagione rappresenta un neo, un problema non da poco, e che potrebbe portare un’emorragia di punti importante. Intanto, il buon Nico si gode questa undicesima posizione in classifica, a pari punti con Tsunoda e staccato di soli due punti da Stroll, pilota della ben più facoltosa Aston Martin.  

Voto: 8

Magnussen, un’annata poco felice

Credits: Kevin Magnussen Official FB page

Oltre ad intemperanze e comportamenti discutibili in pista vari (Miami su tutti), c’è poco da dire della stagione di Kevin Magnussen. Il danese è ormai fuori dai piani Haas per il futuro, e sembra poter fare veramente poco per essere preso in considerazione seriamente da qualche altro team, anche di fascia non elevata. Sono solo cinque i punti portati a casa fino ad ora, con un ottavo posto in Austria come miglior risultato; davvero poca roba, soprattutto se si paragona ciò con il bottino del team mate Hulkenberg. La tempra del miglior Kevin, quello magari anche sporco, ma che con grinta e coraggio riusciva a strappare prestazioni anche inaspettate, in questo 2024 è latitata, almeno fino ad ora. Urge un cambio di direzione, una svolta, anche se ormai il vichingo danese (con cui comunque risulta difficile non simpatizzare) pare essere con un piede fuori dal Circus. 

Voto: 5,5

Nicola Saglia