MotoGP | Assen, vince l'incredibile Miller. Italiani dall'altare alla polvere
Sul podio anche Marc Marquez, il quale allunga in classifica generale, e Scott Redding, splendido protagonista in sella alla Ducati del team Pramac. Jorge Lorenzo chiude soltanto al decimo posto una gara che lo ha visto in perenne difficoltà, mentre a terra sono finiti praticamente tutti gli altri grandi protagonisti di una gara ad eliminazione: a partire da Valentino Rossi, il quale era solitario al comando dopo il re-start facente seguito all'interruzione per pioggia dopo 14 dei 26 giri in programma. A fare compagnia al pesarese in questo festival di cadute anche Andrea Dovizioso, scattato dalla pole e per buona parte della gara in testa, ma anche Danilo Petrucci, rientrato come una furia sul gruppo di testa prima di dover abbandonare i propri sogni di gloria.
A pagare le insidie dell'asfalto anche Dani Pedrosa (il quale comunque è giunto 12°), mentre ottima è stata la "doppia" rimonta di Andrea Iannone, capace di concludere quinto sotto la bandiera a scacchi dopo una prima caduta che ne aveva vanificato il gran recupero messo in atto prima della bandiera rossa. A sorridere anche Pol Espargarò (quarto dopo aver subito l'attacco di Redding nel finale) e l'Aprilia, la quale ha colto con Bradl (8° sul traguardo) il migliore piazzamento stagionale. Grazie a questi risultati, Marquez s'invola in classifica, prendendo il largo nei confronti di Lorenzo e soprattutto di Rossi, scivolato a -42 e che oggi può recriminare per i punti preziosi persi in chiave iridata.
La gara. La pista si presenta in condizioni umide per i 26 giri in programma sul circuito di Assen. Scelta di gomme che vede Hernandez puntare su una Soft al posteriore, esattamente come Redding e le due Aprilia, mentre tutti i big puntano su una scelta più conservativa in caso di progressivo asciugamento della pista. Al via scatta bene dalla terza casella Redding, il quale si presenta davanti a tutti nella staccata di curva 1, ma finisce largo e viene scavalcato da Rossi e Dovizioso. Prudente la partenza di Lorenzo, mentre Iannone compie un gran balzo dal fondo e al termine del primo giro è già decimo. Ma il vero protagonista di queste prime battute è Yonny Hernandez, il quale si porta subito a ridosso del duo di testa, scavalcando prima Dovizioso e poco dopo anche Rossi. Il colombiano sembra volare, anche se potrebbe pagare la propria scelta di gomme su una pista che va via via asciugandosi. Grande inizio gara anche per Petrucci, il quale sale in quarta posizione scavalcando Marquez, il quale deve difendersi anche dagli attacchi di un arrembante Iannone.
Hernandez continua a guidare il gruppo davanti a Rossi, Dovizioso e Petrucci, quando la pioggia inizia a scendere sul tracciato olandese. A farne le spese è subito il leader della gara, il quale scivola nel corso del decimo giro lasciando la testa a Dovizioso, con il ducatista bravo ad approfittare di un Rossi guardingo. Cade anche Iannone, mentre Petrucci si mangia Rossi e poco dopo ha la meglio anche nei confronti di Dovizioso, portandosi in testa alla gara. La pioggia diventa torrenziale e la Direzione Gara è costretta ad esporre bandiera rossa nel corso del giro 15. Dopo quasi 20' di sosta, il miglioramento del clima consente di riaprire la pista e di dare il via ad un secondo spezzone con le posizioni scaturite in base alla classifica del giro 14.
Il nuovo via vede Dovizioso scattare davanti a tutti, ma ben presto è Rossi a prendere il comando delle operazioni, mentre dietro cadono prima Pedrosa e poi Crutchlow. Petrucci è costretto ad alzare bandiera bianca e pochi secondi dopo la gara perde un altro protagonista, con Dovizioso che termina la propria corsa nella ghiaia. Scivola anche Bradley Smith, poco prima che Rossi, solitario in testa alla gara, perda anch'egli l'anteriore alla curva 10 dovendo abbandonare i propri sogni di gloria. A ritrovarsi così al comando è così Marc Marquez, il quale deve però cedere all'incredibile rimonta di Jack Miller, il quale scavalca lo spagnolo a otto giri dal termine andando ad involarsi verso la sua prima vittoria in MotoGP. Il 93 può comunque esultare per i punti guadagnati sui diretti rivali in classifica, così come Scott Redding, il quale nel finale soffia il terzo gradino del podio a Pol Espargarò. Gara pazza, come spesso accade ad Assen: appuntamento tra due settimane al Sachsenring, con tanti piloti in cerca di riscatto.
MotoGP - Gran Premio d'Olanda:
1. Jack Miller - Marc VDS (Honda) - 12 giri in 22'17.447
2. Marc Marquez - Honda (Honda) - 1"991
3. Scott Redding - Pramac (Ducati) - 5"906
4. Pol Espargaro - Tech 3 (Yamaha) - 9"812
5. Andrea Iannone - Ducati (Ducati) - 17"835
6. Hector Barbera - Avintia (Ducati) - 18"692
7. Eugene Laverty - Aspar (Ducati) - 22"605
8. Stefan Bradl - Gresini (Aprilia) - 23"603
9. Maverick Viñales - Suzuki (Suzuki) - 26"148
10. Jorge Lorenzo - Yamaha (Yamaha) - 27"604
11. Tito Rabat - Marc VDS (Honda) - 1'21"830
12. Dani Pedrosa - Honda (Honda) - 1'54"369
13. Bradley Smith - Tech 3 (Yamaha) - 3 giri
Ritirati:
12° giro - Alvaro Bautista
6° giro - Michele Pirro
3° giro - Valentino Rossi
3° giro - Aleix Espargaro
2° giro - Andrea Dovizioso
2° giro - Danilo Petrucci
Marco Privitera
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