Pierre Gasly emigra in Super Formula, in attesa di una chiamata Red Bull
Esattamente come era avvenuto lo scorso anno per l’attuale pilota McLaren Stoffel Vandoorne, anche i vertici di Milton Keynes hanno pensato di non far “perdere” un anno di attività al loro protetto, mantenendolo attivo in una categoria comunque molto competitiva. Gasly (nella foto LiveGP.it dopo il trionfo di Abu Dhabi) potrà dunque tenersi allenato in vista di un probabile ingaggio in Formula 1 per il 2018, magari con la Toro Rosso, scuderia di approdo nel Circus per la maggior parte dei piloti del Red Bull Junior Team.
Per quanto riguarda la sua prossima avventura giapponese, però, non è ancora chiaro il team con cui il talento transalpino correrà, ma al momento la squadra più indiziata è il Nakajima Racing. Soddisfazione espressa nelle sue prime parole: "Questa è un grande nuova sfida per me ed è esattamente ciò che amo. Tutto sarà molto diverso, non ho alcuna esperienza con l'auto o i tracciati e so che la cultura giapponese, la loro filosofia, il loro modo di lavorare, sono molto diversi. In un certo senso sto seguendo quello che Stoffel Vandoorne fatto l'anno scorso prima di arrivare in F1”.
Il terzo pilota Red Bull si è poi soffermato anche sul suo impegno attuale nella massima serie: "Sono anche molto contento di essere terzo pilota Red Bull Racing per un'altra stagione, per lavorare a stretto contatto con Max e Daniel, guadagnando più esperienza su come funziona la squadra, come ci si approccia ai Gran Premi. La Super Formula mi aiuterà in questo. Le monoposto hanno meno potenza di una macchina di GP2 sul rettilineo, ma con più aerodinamica e quindi sono più veloci nelle curve, più vicine quindi alle Formula 1 di quest’anno. Sarà una bella stagione”.
Con tutti, o quasi, i sedili occupati già in Formula 1 per il 2017, la scelta di Pierre Gasly è stata quasi forzata, ma in ogni caso il francese avrà modo di dimostrare ancora il suo talento nella speranza di meritarsi un posto tra i grandi.
Carlo Luciani
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