Il vento è cambiato in Formula 1. Sebastian Vettel ha conquistato uno strepitoso successo nel Gran Premio Malesia, seconda prova del Mondiale 2015 di Formula 1, riportando la Rossa al successo dopo quasi due anni di digiuno. Il tedesco è riuscito nell'impresa che appariva impossibile, ovvero quella di scardinare il dominio targato Mercedes, dopo aver conquistato la prima fila al termine delle qualifiche di ieri. Il quattro volte campione del mondo ha così conquistato il suo 40° successo in carriera, centrando il bersaglio grosso alla sua seconda apparizione al volante del Cavallino. Grande festa sul podio degli uomini in Rosso, con un emozionato Vettel a dirigere l'orchestra composta da un team finalmente compatto verso un obiettivo che solo alcune settimane fa appariva impensabile.

Ma la Ferrari è riuscita nell'impresa grazie anche ad una macchina indovinata, facile da guidare, "gentile" sulle gomme e soprattutto capace di mettere in mostra un passo gara ancora più competitivo rispetto ai già positivi segnali emersi dalle qualifiche. Al punto da riuscire a mettersi alle spalle l'invincibile duo Mercedes, con Lewis Hamilton e Nico Rosberg costretti a doversi accontentare del secondo e terzo posto e mai apparsi in grado di impensierire realmente in tedesco, nemmeno dopo aver montato un set di gomme più fresco nello stint finale di gara. Ed è stata proprio la scelta strategica adottata dal team di Brackley a non aver pagato: la scelta di mandare ai box entrambi i piloti nella fase iniziale in seguito alla neutralizzazione della gara (dovuta al testacoda della Sauber di Ericsson) ha posto le basi per una tattica basata sulle tre soste, contro le due effettuate da Vettel, capace di gestire le gomme alla perfezione senza mai mostrare segnali di crisi.

E per la Ferrari la giornata avrebbe potuto riservare soddisfazioni ancora maggiori se la sfortuna non avesse colpito nuovamente Kimi Raikkonen, costretto a rimontare dal fondo del gruppo dopo essere stato toccato da Nasr al termine del primo giro ed aver accusato una foratura. Il finlandese si è poi reso protagonista di una grande rimonta, risalendo fino alla quarta posizione a suon di giri veloci, e riuscendo a mettersi alle spalle le due Williams di Bottas e Massa, con il primo che ha avuto la meglio del compagno dopo un sorpasso nel corso dell'ultimo giro. Grande gara anche da parte dei due giovanissimi piloti Toro Rosso: Verstappen e Sainz hanno chiuso rispettivamente in settima e ottava posizione, con l'olandese nuovamente nella storia della Formula 1 per essere diventato il più giovane pilota della storia ad essere entrato in zona punti, all'età di 17 anni e 5 mesi. A chiudere le top ten le desolanti e desolate Red Bull di Kvyat e Ricciardo, doppiate nei giri finali da Vettel per un passaggio di consegne altamente simbolico. Fuori dalla zona punti Grosjean, Nasr, le due Force India di Perez e Hulkenberg e la Manor di Roberto Merhi, al traguardo nella propria gara d'esordio in Formula 1. Ritirati Maldonado, Ericsson e le due McLaren di Alonso e Button per noie tecniche.

Successo Ferrari a parte, la gara si è rivelata vivace e con diverse battaglie andate in scena lungo i 56 giri: detto del contatto Nasr-Raikkonen nel corso del primo giro, grande bagarre a centro gruppo con i contatti tra Hulkenberg e Kvyat (con il primo penalizzato dalla Direzione Gara) e quello tra Grosjean e Perez, con il francese autore di un 360° ad alta velocità che lo ha visto comunque ripartire senza danni alla vettura. Molto interessanti, infine, i duelli in famiglia verificatisi in casa Williams, Red Bull e Toro Rosso, per una gara che sicuramente non ha lesinato spettacolo ed emozioni. Ferrari is back, e per l'intera Formula 1 questa non può che essere una notizia positiva. Per i sogni c'è ancora tempo.

Marco Privitera

Gran Premio Malesia - Classifica finale

1. Sebastian Vettel (Ferrari SF15-T) - 56 giri
2. Lewis Hamilton (Mercedes W06) - 8"569
3. Nico Rosberg (Mercedes W06) - 12"310
4. Kimi Raikkonen (Ferrari SF15-T) - 53"822
5. Valtteri Bottas (Williams FW37-Mercedes) - 1'10"409
6. Felipe Massa (Williams FW37-Mercedes) - 1'13"586
7. Max Verstappen (Toro Rosso STR10-Renault) - 1'39"085
8. Carlos Sainz (Toro Rosso STR10-Renault) - 1 giro
9. Daniil Kvyat (Red Bull RB11-Renault) - 1 giro
10. Daniel Ricciardo (Red Bull RB11-Renault) - 1 giro
11. Romain Grosjean (Lotus E23-Mercedes) - 1 giro
12. Felipe Nasr (Sauber C34-Ferrari) - 1 giro
13. Sergio Perez (Force India VJM08-Mercedes) - 1 giro
14. Nico Hulkenberg (Force India VJM08-Mercedes) - 1 giro
15. Roberto Merhi (Manor-Ferrari) - 3 giri

Ritirati:
Pastor Maldonado (Lotus E23-Mercedes)
Jenson Button (McLaren MP4/30-Honda)
Fernando Alonso (McLaren MP4/30-Honda)
Marcus Ericsson (Sauber C34-Ferrari)

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