Credits: Red Bull KTM Factory Racing / X.com
Credits: Red Bull KTM Factory Racing / X.com

Il venerdì della MotoGP a Motegi è stato enigmatico, reso difficile da interpretare dal meteo che aleggia sopra il circuito nipponico. In queste nuvole di incertezza, però, è uscito un raggio di sole che ha illuminato Brad Binder, il sudafricano della KTM che ha chiuso la giornata col miglior tempo nelle prequalifiche e con la speranza di essere lui “l'anti-Ducati” per questo GP Giappone dopo il suo miglior venerdì della stagione.

Segnali incoraggianti in attesa di evoluzioni sul fronte meteo

Come già anticipato, il meteo è stato protagonista di questo venerdì di prove con la pioggia che è arrivata nella FP1 a metà sessione e ha rallentato i programmi dei team. Binder a quel punto era 16° nella tabella tempi e non aveva dato una buona prima impressione specialmente se comparata a quella del suo compagno di squadra Jack Miller, quinto alla fine della prima sessione di prove.

Nella seconda parte delle prequalifiche (la “Practice”), invece, Brad si è acceso su una pista asciugatasi seppur ancora non gommata. Al momento dei giri veloci (resi ancora più critici dal forte rischio pioggia per le previsioni di domani), il sudafricano si è portato al comando sia nel primo che soprattutto nel secondo tentativo, firmando un giro veloce in 1:43.436 con cui ha “beffato” Marc Marquez di soli 33 millesimi di secondo.

Un andamento incoraggiante con le gomme morbide per Binder e per la KTM che, insieme al quarto tempo firmato da Pedro Acosta con il team GasGas Tech3, testimonia una grande competitività del pacchetto RC16 sul circuito di Motegi. Peccato solo per un Jack Miller che, facendo il percorso inverso, è scivolato fuori dalla top 10 a bandiera a scacchi inoltrata e dovrà passare per lo scoglio del Q1, ma le prime sensazioni sono comunque molto positive per la casa austriaca.

Brad Binder KTM Garage GP Giappone MotoGP 2024
Credits: Red Bull KTM Factory Racing / X.com

Le dichiarazioni e aspettative di Binder

Anche Binder ha ritrovato il sorriso inquadrato dalle telecamere di Sky Sport MotoGP Italia nell'intervista di fine giornata. Il sudafricano ha cominciato con una spiegazione breve di come sono andate le prove e di come si è sentito:

Oggi è andata generalmente bene. La mattina avevamo condizioni difficili, la pista non era troppo asciutta né troppo bagnata. Al pomeriggio è andata meglio, ho avuto qualche difficoltà all'inizio che mi ha fatto perdere tempo, poi con le gomme nuove sono riuscito a spingere e guidare la moto come volevo.

Un andamento evidenziato soprattutto dai parziali suoi (e di Acosta) nei settori 3 e 4 di Motegi, dove la KTM andava forte anche l'anno scorso. Alla domanda se ci sono dei segreti della moto su quei punti della pista, Brad risponde così:

Onestamente non lo so, per qualche ragione la KTM lavora molto bene in quel tratto della pista e ora siamo molto vicini ai piloti in vetta. Se riusciremo a mantenere questo tipo di performance domani, credo che potremo convertire in un ottimo risultato in gara.

Infine, al quesito posto da Mattia Pasini se c'era la tentazione di usare la gomma Soft per la gara di domenica visto il grande passo che ha avuto, Binder ha “smorzato” gli entusiasmi:

Al momento, basandomi sull'esperienza dell'anno scorso, la mescola media rimane la scelta ideale per la gara perché le Soft hanno un drop pesante sul lato destro della gomma. Mi aspetto di correre con le medie domenica e spero di usare le Soft nella Sprint, meglio ancora se saranno condizioni Wet. 

Andrea Mattavelli