WSBK | Il Pagellone finale della stagione 2018
Ecco dunque il pagellone finale dei protagonisti di una stagione vissuta all’insegna del dominio quasi incontrastato del binomio Rea-Kawasaki, con gli altri a fare sostanzialmente da comparse, a cominciare da Ducati.
Jonathan Rea 10 e lode: 4 volte campione del mondo, come Fogarty. Bastano queste poche parole per descrivere la stagione pazzesca del Cannibale, che eguaglia ed abbatte record con facilità disarmante grazie al suo immenso talento ed una gestione di mezzo e gomme irraggiungibile per gli altri. Attualmente per distacco il miglior pilota del Mondiale. E qualcuno lo definisce poco carismatico…
Sandro Cortese 10: nel 2019 farà il suo debutto nel Mondiale Superbike da campione in carica Supersport. Stagione incredibile per il tedesco di chiare origini italiane, che da rookie riporta il titolo in Germania 17 anni dopo il titolo firmato Teuchert nel 2001.
Toprak Razgatlioglu 9,5: il discepolo di Kenan Sofuoglu alla prima stagione nel Mondiale fa subito vedere di che pasta è fatto battagliando con tutti quelli che gli capitano a tiro e non disdegnando anche un bel sorpasso in quel di Donington a Sua Maestà Jonathan Rea. Nel 2019, con la Ninja factory 2018, sarà una bega per tutti…
Chaz Davies 9: primo degli umani dietro all’imprendibile marziano Jonathan Rea. Dove non ci arriva la moto, ci arriva lui a metterci una pezza con il suo talento soprattutto in staccata, che è la sua arma migliore. Ci mette tutto il cuore che ha per tenersi dietro Rea ma capitola in varie occasioni. Nel 2019 tornerà più agguerrito che mai grazie ad una nuova micidiale arma, la V4R.
Jules Cluzel 9: stagione incredibile quella del francese, che ha il merito di rimanere in lizza per il Mondiale fino alla gara di Losail nonostante i vari problemi del team. La sfortuna continua però a bersagliarlo facendogli perdere un altro possibile titolo. Nel 2019 sarà al via della Supersport con il team GMT94, decisamente più solido del NRT…
Jordi Torres 8: non ai livelli del buon Camier ma ci è andato molto vicino. Finchè è rimasto nel Mondiale, ha portato la MV a giocarsela costantemente per la top 10 nonostante la comprovata anzianità del progetto F4. Peccato averlo perso per la fase finale del Mondiale, perché avrebbe sicuramente fatto meglio delle ultime posizioni racimolate in MotoGP al posto di Rabat…
Xavi Fores 8: Miglior Pilota privato del 2018, viene appiedato da Barni per far posto a Rinaldi (imposto da Ducati). Stagione spettacolare quella dello spagnolo, più volte davanti ai piloti del team interno Ducati Aruba. Un peccato non vederlo al via nella prossima stagione, ma sicuramente lo rivedremo nel Mondiale.
Marco Melandri 7: parte con il botto con la doppietta in Australia e poi si perde via nei vari problemi con la moto… Torna a risplendere nel finale di stagione, quando si trova senza moto per il 2019 e per farsi notare trova prestazioni super… Back to the future nel 2019 per lui sperando in una stagione diversa da quest'ultima…
Eugene Laverty & Lorenzo Savadori 7: con una moto praticamente abbandonata al proprio destino, fanno il possibile aiutati dal loro grande talento. Per Eugene la storia un Superbike continuerà l’anno prossimo con la Ducati del team GO Eleven, mentre per Lorenzo ci sarà la MotoE di Gresini…
Loris Baz 6,5: positivo il rientro in Superbike per lo spilungone francese. Non facile domare la cavalleria della BMW S1000RR, ma Loris ci riesce dando anche parecchio fastidio ai piani alti della classifica. Un peccato non vederlo l’anno prossimo sulla griglia…
Roman Ramos 6,5: ancora una buonissima stagione per lo spagnolo del team GO Eleven. Qualche problema in più rispetto allo scorso anno, dovuto anche ad una moto non perfetta, ma Roman ci mette sempre del suo per portare più punti possibili al team. L’anno prossimo lo rivedremo in griglia con altri colori…
Tom Sykes 6: stagione decisamente sottotono quella del barbuto inglese, che l’anno prossimo cambierà costruttore per ripartire con una nuova sfida. Rimane sempre il Superman delle pole position ma, Donington a parte, non disturba mai il suo scomodo compagno di box Jonathan Rea.
Leon Camier 5,5: si imbarca nella sfida Honda pensando di replicare quanto fatto vedere negli anni con MV, ma non va per il verso giusto anche a causa di un paio di brutti infortuni. Leon fa del suo meglio con una moto molto lontana ancora da un livello accettabile di competitività…
PJ Jacobsen 5: più problemi del previsto per l’americano nell’adattarsi alla Superbike, venendo dalla Supersport ed anche a causa di una moto non a livello delle moto gemelle del team Red Bull. Licenziato prima del finale di stagione, l’anno prossimo non lo vedremo più sulla griglia di partenza.
Yonny Hernandez 5: il classico esempio di un pilota che non prende con molta voglia il passaggio da MotoGP a Superbike. Poche le prestazioni degne di nota del colombiano, licenziato in tronco da Pedercini per non essersi presentato in Francia.
Per questo pagellone finale è tutto. Anche per il Mondiale Superbike le pagelle torneranno nel post gara del primo round del campionato 2019, in programma a fine febbraio in quel di Phillip Island.
Marco Pezzoni - @marcopezz2387