F1 | Minardi: "Senna voleva correre con noi nel '93, ma gli consigliai l'accordo con Ron Dennis"
Sono da pochi giorni trascorsi ben trent'anni da un episodio assai controverso e avvolto ancora oggi da un fitto alone di mistero: il "famoso" test di Ayrton Senna in IndyCar. Una vicenda che all'epoca fece molto discutere, ma poi destinata a risolversi in un nulla di fatto per l'asso brasiliano, il quale rimase anche per l'anno successivo alla corte di Ron Dennis in McLaren con la formula del contratto "a gettone". A svelarci alcuni particolari inediti su quel periodo è stato Gian Carlo Minardi, intervenuto ai nostri microfoni nel corso della puntata 406 di 'Circus!'.
SENNA E MINARDI, UNA PROFONDA AMICIZIA
Il rapporto di grande fiducia e stima reciproca che legava il campione paulista ed il costruttore faentino è cosa nota. Molto spesso, specialmente nei momenti più difficili, Senna si recava di nascosto nel paddock da Minardi per ricevere un consiglio, un supporto, o anche semplicemente per mangiare un piatto di pasta. Perché la Formula 1 di un tempo era anche questa, fatta di rapporti umani che oggi (nell'epoca dei social) difficilmente potrebbero conservare la loro dose di genuinità.
Al punto che tra i due vi era una sorta di accordo "segreto", ovvero quello secondo cui un giorno il grande Ayrton avrebbe guidato proprio per il team romagnolo. Una promessa che il destino impedì potesse concretizzarsi: "Con Senna ne avevamo parlato più volte - confida Minardi a LiveGP.it - ed in particolar modo nel periodo in cui i suoi rapporti con Ron Dennis erano ormai ridotti ai minimi termini. La possibilità che lui potesse disputare la stagione 1993 con noi non era poi così remota: lui lo avrebbe fatto pur di tenersi in allenamento, ma fui io a sconsigliarlo. Non avrebbe avuto senso che un campione del suo calibro potesse unirsi nel momento forse più alto della sua carriera ad un team piccolo come il nostro".
IL TEST IN INDYCAR
Nel corso dell'inverno tra le stagioni 1992 e 1993, Ayrton Senna si trovava di fatto senza un volante per la stagione successiva. Complice il veto posto da Alain Prost nei suoi confronti in merito ad un possibile approdo in Williams, il brasiliano iniziò a guardarsi intorno per sondare il terreno. E così, grazie all'amicizia con Emerson Fittipaldi ed al comune sponsor con il team Penske, si concretizzò quello che sarebbe passato alla storia come uno dei test più "misteriosi" nella storia moderna. Tutto si svolse a Phoenix, in Arizona, il 20 Dicembre 1992, come raccontato dal nostro Luca Colombo in questo episodio di Formula Amarcord.
IL CONTRATTO A GETTONE
"Era un momento molto particolare della vita di Ayrton - racconta Minardi - io gli feci spesso da fratello maggiore e da consigliere disinteressato. Prima della stagione '93 lui non voleva correre con la McLaren né stare con Ron Dennis, visto che i loro rapporti si erano ormai molto deteriorati. Lui fece questo test in America, poiché era effettivamente interessato a vagliare questa opportunità, ma anche per dare un segnale. Fino a quando, su mio consiglio, realizzò con Ron Dennis un contratto gara per gara, basato sui punti conquistati e sui risultati. Per lui fu un anno comunque straordinario, visto che riuscì a portare una McLaren non certo al top della competitività più volte sul gradino del podio, mettendo a segno anche la celebre impresa di Donington nel primo giro sul bagnato".
Un vero e proprio tira e molla che si protrasse sino alla vigilia dell'appuntamento estivo a Magny Cours, quando Senna poi firmò il contratto che lo avrebbe legato a McLaren sino al termine della stagione. "Quella McLaren - prosegue Minardi - aveva un motore clienti Ford non troppo lontano dalla specifica di cui potevamo usufruire anche noi. Eppure, lui riuscì a fare delle cose straordinarie, in attesa di poter passare alla Williams l'anno successivo. Se non fosse stato per quella maledetta curva a Imola il 1° Maggio 1994, credo che avrebbe riscritto lui i record come pilota più vincente della storia".
Marco Privitera