Gp Italia, è Vettel il re di Monza
Un week-end da autentico dominatore. Sebastian Vettel vince il Gran Premio d'Italia e sentenzia, con ogni probabilità, la parola fine sul Mondiale Piloti. Il tedesco ha confermato la superiorità già messa in mostra durante la prove, risultando imprendibile per tutti gli avversari. Tra di essi, l'ultimo ad arrendersi è stato Fernando Alonso, secondo sul traguardo con la Ferrari. Lo spagnolo ha compiuto l'ennesima gara in rimonta, impreziosita da uno splendido sorpasso su Webber alla Roggia, ma nemmeno la grande spinta del pubblico ferrarista è riuscito ad arginare lo strapotere del binomio Red Bull-Vettel. Per Alonso, ora distante ben 53 punti dal rivale in classifica, è arrivato anche lo schiaffo morale derivante dal vedersi appaiato proprio da Vettel nella graduatoria dei piloti più vincenti di tutti i tempi, con entrambi i contendenti ora al quarto posto con 32 successi. Terzo gradino del podio per Mark Webber, alla sua ultima presenza in carriera a Monza, il quale ha preceduto l'altra Ferrari di Felipe Massa. Sul circuito brianzolo, il brasiliano ha probabilmente disputato la propria migliore prestazione stagionale, anche se è ormai difficile ipotizzare una sua riconferma in chiave 2014. La sorpresa del week-end è però stato Nico Hulkenberg: il tedesco ha condotto la Sauber ad un eccellente quinto posto finale, dopo aver ottenuto la terza prestazione in qualifica. Gara da dimenticare per Mercedes e Lotus, apparse decisamente involute sulla pista lombarda: le Frecce d'Argento hanno chiuso al 6° posto con Rosberg e al 9° con Hamilton, mentre le E21 hanno visto il solo Grosjean (8° al traguardo) a punti, mentre Raikkonen è giunto 11° dopo aver danneggiato l'ala anteriore nel corso del primo giro. Buona gara per Ricciardo con la Toro Rosso, 7° sotto la bandiera a scacchi, mentre la Mclaren ha raccolto un misero punticino con Jenson Button. La gara non ha regalato un numero elevato di sorpassi, nonostante le due zone Drs posizionate sul rettifilo principale e su quello prima della variante Ascari. Al via le due Ferrari scattavano alla grande, con Massa che riusciva ad inserirsi in seconda posizione ed Alonso in quarta. A centro gruppo si verificava un contatto alla Prima Variante, con Raikkonen che finiva per tamponare Button, mentre alla Roggia finiva con un contatto la gara di Di Resta. Al terzo passaggio Alonso attaccava in frenata Webber, superandolo di forza con una bella manovra all'esterno della Seconda Variante. Davanti, Vettel prendeva ben presto il largo, con Massa che al settimo giro cedeva il passo ad Alonso: il tedesco arrivava ad accumulare un margine di 6"5 sullo spagnolo, mentre dal fondo Raikkonen tentava la rimonta a suon di giri veloci. Alonso ritardava la prima sosta mantenendo il comando per quattro giri, ma dopo il pit-stop rientrava per poco davanti a Webber, il quale nel frattempo aveva soffiato la terza posizione a Massa. Nel frattempo, Raikkonen ed Hamilton riuscivano a risalire fino alle prime posizioni, prima di dover effettuare la seconda sosta che li costringeva ad un disperato forcing finale. Vettel alzava il piede nel finale conquistando la vittoria con 5"4 di margine su Alonso, con i primi sei giunti nello spazio di soli dieci secondi. Un dato comunque poco indicativo rispetto all'inarrestabile cavalcata di Vettel verso la vittoria e (forse) verso il Titolo.
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