Il punto di vista Pirelli sul Gp Malesia
Dopo i positivi riscontri raccolti a Melbourne, si temeva un calo prestazionale delle nuove mescole Pirelli in Malesia, ma nonostante le temperature elevate la casa milanese è riuscita a ripetersi anche a Sepang. Una delle prove più difficili del campionato quindi, che ha visto raggiungere l'impressionante temperatura dell'asfalto di 46 gradi centigradi. Di sicuro però non è stata una gara facile per alcuni piloti, i quali per diversi motivi non sono riusciti a passare sotto la bandiera a scacchi. I quindici superstiti hanno potuto utilizzare per tutto il Gp le gomme P Zero Orange hard e P Zero White medium, con una differenza prestazionale di oltre un secondo in favore dello pneumatico più duro: 1'44"165 il tempo più veloce ottenuto in gara da Alonso su gomma media contro 1'43"066 di Hamilton con gomma dura. Per quanto riguarda invece le strategie, si è rivelata vincente quella adottata da entrambe le Mercedes. Tre soste per Lewis Hamilton, esattamente come il suo compagno di scuderia Nico Rosberg, secondo al traguardo dietro all'inglese. Buona anche la tattica adottata dalla Force India per Nico Hulkenberg, che, partito con gomme medie, ha finito la corsa al quinto posto dopo un lungo stint su gomma dura. Carlo Luciani
Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha dichiarato: “E’ stata una gara dura, con temperature della pista che hanno raggiunto i 46 gradi centigradi e con una delle superfici più abrasive della stagione. Nonostante ciò gli pneumatici hanno mostrato un buon equilibrio di prestazioni, consentendo una battaglia serrata per il podio. Non ci sono stati nè blistering nè graining, ma i piloti hanno dovuto gestire il degrado termico. Una gara a 3 soste è in linea con le richieste che gli organizzatori hanno fatto a Pirelli”.
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