F1 | GP Singapore: alla Ferrari sfugge un podio a portata di mano
Il pilota finlandese non può di certo essere pienamente soddisfatto al temine di questo weekend, in cui sia lui che la SF16-H si sono dimostrati molto competitivi. Il mancato podio sembrerebbe dimostrare il contrario, ma se si considerano i soli dieci secondi che hanno separato la rossa numero sette dal vincitore, allora non si può di certo parlare di una prestazione negativa.
Peccato però che la posizione su Hamilton non sia stata persa in pista, bensì ai box, quando al britannico hanno improvvisamente cambiato strategia ed al muretto Ferrari hanno deciso di seguirla, subendo dunque l’undercut. Queste le dichiarazioni di Kimi Raikkonen, che comunque ha espresso un po' di rammarico: “E’ stata una bella gara, la macchina si è comportata bene ed eravamo veloci. Ovviamente era molto difficile sorpassare qui, ma Hamilton ha commesso un errore e sono riuscito a passarlo, anche se poi dopo la sosta si è ripreso la terza posizione. Ancora non so come e perché siano riusciti a passarci e non so cosa sarebbe successo se non fossimo rientrati. Ora dobbiamo analizzare tutto, capire come è andata e cosa avremmo potuto fare meglio. Oggi abbiamo guadagnato una posizione rispetto a quella di partenza, ma naturalmente questo non è il risultato che stiamo cercando perché vogliamo essere in grado di vincere. Per questo ci serve migliorare la prestazione.”
Nonostante tutto si è detto molto soddisfatto, invece, il team principal Maurizio Arrivabene, esprimendosi anche in modo fiducioso in merito a proposito di quanto sarà ancora possibile raccogliere nei prossimi appuntamenti: “Si può dire che quella di oggi è stata una gara tutta all’attacco! Il sorpasso di Kimi su Hamilton in pista dimostra che non è certo un campione del mondo per niente. Considerando la distanza che ancora ci separava dal traguardo, e il degrado delle gomme, aveva senso fermarlo ancora ai box per coprire la strategia della Mercedes. Quanto a Seb, è un peccato che la posizione di partenza lo penalizzasse tanto, ma la sua è stata una gara fantastica, sostenuta da una strategia perfetta. Abbiamo ancora sei gare prima di finire la stagione, e saranno tutte importanti.”
Diversa invece la situazione di Sebastian Vettel, che dopo il problema avuto in qualifica, non può che essere soddisfatto del quinto posto conquistato: “Oggi di sicuro avevamo una buona strategia, e anche la possibilità di guadagnare molte posizioni, nel caso fosse uscita una safety car. Non è successo, quindi il quinto posto è un buon risultato. Ringrazio il team, perché dopo la qualifica mi ero sentito un pò giù: era successo quello che nessuno voleva che accadesse, così abbiamo dovuto farcene una ragione e darci da fare. La partenza non è stata buona, poi c’è stato l’incidente, per cui non ho forzato. L’importante è che la macchina fosse ancora intatta, ma alla ripartenza è stato difficile mandare le gomme in temperatura. Avevo le più dure e ho perso parecchio tempo dietro alla Sauber. E’ stato difficile passarla, ma dopo era solo questione di far durare le gomme fino al momento di montare l’ultimo set di Ultrasoft: lì ho potuto davvero scatenarmi. Negli ultimi giri avevo spazio davanti e dietro, quindi me la sono presa comoda. So che la pazienza non è una qualità dei ferraristi, ma neanche mia: siamo qui per vincere e non saremo contenti finché non riusciremo, ma miglioriamo un passo alla volta e so che un giorno il lavoro pagherà. Credo nel team e so che il futuro sarà migliore.”
Senza l’intoppo in qualifica, la gara del tedesco sarebbe stata sicuramente diversa. Peccato per la strategia adottata nel caso di Raikkonen, il quale senza quell’ultima sosta "discussa" avrebbe potuto regalare quel tanto sperato podio che ad un certo punto sembrava poter essere a portata di mano.
Carlo Luciani