Una linea aggressiva, filante, dove balza subito all'occhio la maggiore presenza del rosso e la cura maniacale di ogni dettaglio. La nuova SF71H è finalmente venuta alla luce, a poche ore di distanza da quella che con ogni probabilità sarà l'avversario più temibile anche nella prossima stagione, ovvero la Mercedes. Dopo un'annata di grande crescita, impreziosita da cinque successi, la Ferrari è ora pronta a lanciare il proprio guanto di sfida ai rivali "acchiappatutto" delle ultime stagioni. Per farlo, il team di Maranello punta su una monoposto che presenta un passo più lungo rispetto alla vettura 2017, nuove soluzioni nell'ingresso delle pance e nella zona dei bargeboards, una rinnovata forma dell'airscope ed un posteriore estremamente rastremato. Il tutto accompagnato dalle novità regolamentari rappresentate da una "pinna" di dimensioni ridotte e, soprattutto, dall'Halo, il nuovo sistema di sicurezza volto a proteggere la testa del pilota da eventuali impatti. Proprio su questo particolare i tecnici di Maranello si sono già concentrati, mostrando subito un mini-profilo nella parte superiore, insieme a tutta una serie di raffinatezze aerodinamiche quali la particolare conformazione degli specchietti retrovisori e la T-Wing posizionata all'estremità della shark fin.

Venendo alle dichiarazioni di rito, un Maurizio Arrivabene visibilmente emozionato ha voluto sottolineare il grande lavoro realizzato dagli uomini in rosso durante l'inverno: "Vedere la nuova macchina rappresenta sempre un feeling speciale, ma ci terrei a sottolineare come essa sia nata qui, a Maranello, grazie al lavoro incessante di questa squadra. Un lavoro manuale e intellettuale, dove tutti sono stati consapevoli dell'importanza di una cosa: il fatto di stare costruendo una Ferrari".

Il direttore tecnico Mattia Binotto ha poi confermato le voci riguardanti un allungamento del passo: "Non vi sono state modifiche regolamentari importanti, dunque abbiamo potuto concentrarci sull'obiettivo di migliorare la buona base di partenza che già avevamo con la monoposto dell'anno scorso. Un progetto che vantava già un buon carico aerodinamico e capace di esprimersi positivamente soprattutto sui circuiti da bassa velocità. Per quest'anno abbiamo cercato di migliorare tutte le aree, con l'obiettivo di crescere anche sui circuiti più veloci: per farlo abbiamo puntato su un passo leggermente più lungo, ma anche con l'obiettivo di garantire l'affidabilità, visto che quest'anno ci saranno soltanto tre motori a stagione. Inoltre, abbiamo lavorato sul perfezionamento di numerosi componenti aerodinamiche: il risultato è quello di avere fiancate più aggressive, un diverso ingresso dei radiatori ed un posteriore molto più rastremato: siamo fiduciosi sul fatto di poter garantire un costante processo di sviluppo nel corso dell'anno".

Incuriositi e impazienti di salire a bordo anche Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, quest'ultimo alla sua ottava (e probabilmente ultima) stagione in rosso: per loro l'occasione di sedersi dentro all'abitacolo della SF71H ci sarà già la prossima settimana, quando la nuova vettura del Cavallino si misurerà per la prima volta con la concorrenza nei test di Barcellona, che seguiremo minuto per minuto direttamente dal circuito catalano grazie alla presenza di due inviati.

Marco Privitera

 

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SF-71H-Fronte alta

 

 

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